Turismo risorsa economica del trentino, un modello da ripensare


13 Novembre 2020|4 Minuti

Sì è tenuto giovedì 12 novembre nell’ambito dalla XXI edizione delle Giornate del Turismo Montano il convegno “Turismo risorsa economica del trentino, un modello da ripensare” organizzato dal Consiglio Regionale Unipol Trento.
Una delle voci più importanti dell’economia del Trentino, il turismo, pur mantenendo livelli di vitalità in altre parti del Paese impensabili, sta attraversando un periodo in cui è necessario un ripensamento ed un rimodellamento delle proprie caratteristiche strutturali.
Gli eventi epocali e il cambiamento climatico degli ultimi anni hanno evidenziato in maniera molto chiara la necessità di rivedere il modo di pensare alla risorsa turismo come qualcosa di stabile e definito nelle sue modalità di proposta e di fruizione. Sono emersi in tutta la loro reale dimensione i limiti di un modello legato alla stagionalità delle iniziative e delle proposte. Il consumo di territorio, talvolta incontrollato in nome della produzione di una ricchezza e di uno sviluppo legati alla realizzazione di nuovi e sempre più accattivanti insediamenti “immersi nella natura”, va inevitabilmente in contrasto con la natura. Stanno crescendo nuove platee di fruitori del bene “montagna” che non sono sensibili ai chilometri di piste innevate a qualunque costo, che cercano un più diretto contatto con il territorio, la sua storia, le sue tradizioni e le sue capacità di rigenerarsi. Strettamente connessi a queste sollecitazioni ci sono i nuovi modelli di organizzazione del lavoro e le nuove opportunità di lavoro che vanno pensate, strutturate ed organizzate.
Tutta questa nuova fase di sviluppo deve però essere accompagnata da un confronto ed una volontà comune tra tutti gli attori economici e sociali. Deve attivarsi un percorso di programmazione che veda coinvolte le rappresentanze del mondo imprenditoriale, quelle del lavoro dipendente e le Istituzioni a tutti i livelli di competenza. Elemento di successo di una proposta turistica che vuole cogliere tutte le occasioni della domanda delle nuove platee di fruitori saranno la qualità e la formazione professionale che, unite al valore dell’occupazione ed alla valorizzazione anche delle aree finora meno coinvolte nei processi di sviluppo, costituiranno gli elementi fondativi del nuovo modello.
Su questi argomenti si è tenuto il convegno che ha visto la partecipazione di relatori in rappresentanza delle categorie imprenditoriali, quelle dei lavoratori, che costituiscono la rete di relazioni del Gruppo Unipol sul territorio, e delle’Istituzioni.
Con la moderazione di Linda Pisani giornalista, sono intervenuti Walter Alotti presidente del Cru – Comitato Regionale Unipol del Trentino, il vice sindaco di Trento Roberto Stanchina, Umberto Martini docente presso l’Università degli Studi di Trento (qui il pdf con le slide presentate), Massimo Tomasi direttore della CIA – Agricoltori Italiani del Trentino, Andrea Grosselli segretario generale della Cgil del Trentino, Andrea Benoni presidente di CNA – Confederazione Nazionale Artigianato del Trentino, Michele Bezzi segretario generale della Cisl del Trentino, Aldi Cekrezi direttore di Confesercenti del Trentino, Piergiorgio Forti presidente di ENBIT – Ente Bilaterale di Confesercenti e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, Roberto Failoni assessore all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo della Provincia autonoma di Trento, Aleardo Benuzzi responsabile funzione stakeholder engagement di Unipolsai.
Di seguito il video del convegno.


Turismo risorsa economica del trentino, un modello da ripensare


CRU unipol|13 Novembre 2020|4 Minuti

Sì è tenuto giovedì 12 novembre nell’ambito dalla XXI edizione delle Giornate del Turismo Montano il convegno “Turismo risorsa economica del trentino, un modello da ripensare” organizzato dal Consiglio Regionale Unipol Trento.
Una delle voci più importanti dell’economia del Trentino, il turismo, pur mantenendo livelli di vitalità in altre parti del Paese impensabili, sta attraversando un periodo in cui è necessario un ripensamento ed un rimodellamento delle proprie caratteristiche strutturali.
Gli eventi epocali e il cambiamento climatico degli ultimi anni hanno evidenziato in maniera molto chiara la necessità di rivedere il modo di pensare alla risorsa turismo come qualcosa di stabile e definito nelle sue modalità di proposta e di fruizione. Sono emersi in tutta la loro reale dimensione i limiti di un modello legato alla stagionalità delle iniziative e delle proposte. Il consumo di territorio, talvolta incontrollato in nome della produzione di una ricchezza e di uno sviluppo legati alla realizzazione di nuovi e sempre più accattivanti insediamenti “immersi nella natura”, va inevitabilmente in contrasto con la natura. Stanno crescendo nuove platee di fruitori del bene “montagna” che non sono sensibili ai chilometri di piste innevate a qualunque costo, che cercano un più diretto contatto con il territorio, la sua storia, le sue tradizioni e le sue capacità di rigenerarsi. Strettamente connessi a queste sollecitazioni ci sono i nuovi modelli di organizzazione del lavoro e le nuove opportunità di lavoro che vanno pensate, strutturate ed organizzate.
Tutta questa nuova fase di sviluppo deve però essere accompagnata da un confronto ed una volontà comune tra tutti gli attori economici e sociali. Deve attivarsi un percorso di programmazione che veda coinvolte le rappresentanze del mondo imprenditoriale, quelle del lavoro dipendente e le Istituzioni a tutti i livelli di competenza. Elemento di successo di una proposta turistica che vuole cogliere tutte le occasioni della domanda delle nuove platee di fruitori saranno la qualità e la formazione professionale che, unite al valore dell’occupazione ed alla valorizzazione anche delle aree finora meno coinvolte nei processi di sviluppo, costituiranno gli elementi fondativi del nuovo modello.
Su questi argomenti si è tenuto il convegno che ha visto la partecipazione di relatori in rappresentanza delle categorie imprenditoriali, quelle dei lavoratori, che costituiscono la rete di relazioni del Gruppo Unipol sul territorio, e delle’Istituzioni.
Con la moderazione di Linda Pisani giornalista, sono intervenuti Walter Alotti presidente del Cru – Comitato Regionale Unipol del Trentino, il vice sindaco di Trento Roberto Stanchina, Umberto Martini docente presso l’Università degli Studi di Trento (qui il pdf con le slide presentate), Massimo Tomasi direttore della CIA – Agricoltori Italiani del Trentino, Andrea Grosselli segretario generale della Cgil del Trentino, Andrea Benoni presidente di CNA – Confederazione Nazionale Artigianato del Trentino, Michele Bezzi segretario generale della Cisl del Trentino, Aldi Cekrezi direttore di Confesercenti del Trentino, Piergiorgio Forti presidente di ENBIT – Ente Bilaterale di Confesercenti e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, Roberto Failoni assessore all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo della Provincia autonoma di Trento, Aleardo Benuzzi responsabile funzione stakeholder engagement di Unipolsai.
Di seguito il video del convegno.