Torna dal 4 al 20 ottobre 2022 con la sesta edizione il Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da Asvis
Dopo il successo delle precedenti edizioni, si rinnova l’appuntamento annuale con il Festival dello Sviluppo Sostenibile, che si terrà dal 4 al 20 ottobre 2022 sull’intero territorio nazionale, online e all’estero. Anche quest’anno per il Festival è stata scelta la collocazione autunnale, per mantenere la continuità con le precedenti edizioni e includere la presentazione del Rapporto annuale dell’ASviS “L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”.
Il Festival sensibilizza ogni anno fasce sempre più ampie della popolazione sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale. Con il coinvolgimento di centinaia di organizzazioni in tutta Italia, della rete di ambasciate e di istituti di cultura italiani all’estero, il ruolo attivo giocato dalle Università e la collaborazione dei territori, l’iniziativa raggiunge milioni di persone e registra ogni edizione ottimi risultati, confermandosi unica nel panorama internazionale e stimolando una riflessione senza precedenti sul futuro del nostro Paese, dell’Europa e del mondo.
Con migliaia di iniziative registrate nelle sue prime cinque edizioni, il Festival dello Sviluppo Sostenibile testimonia la crescente attenzione della società italiana verso i temi dell’Agenda 2030. Nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia, il Festival nel 2021 ha registrato ottimi risultati:
- oltre 770 eventi in cartellone organizzati dalla società civile e dalla rete diplomatica del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale;
- tre eventi principali a cura del Segretariato dell’ASviS di cui uno dedicato a tematiche internazionali;
- 18 incontri nazionali organizzati dai Gruppi di lavoro dell’Alleanza (di cui due parte dell’iniziativa All4Climate del ministero della Transizione ecologica e uno della Conferenza sul futuro dell’Europa).
- 22 milioni di persone raggiunte in diretta streaming
- 1,4 milioni di visualizzazioni
- 50 milioni di impression per l’hashtag #FestivalSviluppoSostenibile e il claim #stiamoagendo
- 110 milioni di contatti ottenuti con lo spot del Festival “Mettilo in Agenda. Stiamo agendo” attraverso la diffusione sulle reti radio e tv della Rai e grazie al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Festival, inoltre, grazie a una collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, si è arricchito di 48 eventi in 33 Paesi, in 5 continenti organizzati dalle sedi della rete diplomatica e dagli istituti di cultura italiana all’estero, contribuendo a rafforzare la consapevolezza dell’urgenza di una trasformazione per rilanciare e rendere più sostenibili tutti i Paesi. Qui è disponibile il link al best of del Festival 20211.
L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), che riunisce oltre 300 organizzazioni del mondo economico e sociale, organizza il Festival insieme ai suoi Aderenti e con il supporto dei Partner e dei Tutor, su un arco di 17 giorni, tanti quanti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 20302dell’ONU.
Il prossimo Festival dello Sviluppo Sostenibile rappresenterà una tappa importante nel percorso verso la realizzazione dell’Agenda 2030 a soli 8 anni dalla sua scadenza. Il 2022 ha visto il conseguimento di uno degli obiettivi storici dell’Alleanza, l’inserimento in Costituzione del principio di sviluppo sostenibile, con la riforma degli Articoli 9 e 41 della Carta approvata definitivamente a febbraio con una maggioranza politica trasversale. La riforma ha visto l’inserimento della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, tra i diritti costituzionali, in ottica di giustizia intergenerazionale. L’ASviS ritiene che questo sia stato un cambiamento fondamentale e un passo in avanti con cui il Paese ha superato un traguardo storico e si incammina in modo ancora più diretto verso l’orizzonte della sostenibilità indicato dall’Agenda 2030.
Tuttavia, se la riforma della Costituzione è stato un passo in avanti importante per l’Agenda 2030, la guerra in Ucraina ha rappresentato una drammatica battuta di arresto. L’aggressione della Russia all’Ucraina ha portato la guerra anche in Europa, con terribili perdite umane, movimenti di milioni di profughi e conseguenze economiche gravissime, dovute tanto all’effetto delle sanzioni contro Mosca – decretate dai Paesi che hanno voluto rispondere così alla violazione del diritto internazionale – quanto allo sconvolgimento di molte linee di produzione e interscambio del commercio internazionale. L’impatto è terribile per la popolazione ucraina, ma è grave per molti altri Paesi, e rischia di colpire soprattutto le fasce più deboli, aumentando ad esempio la fame nel mondo per l’interruzione dei rifornimenti di prodotti alimentari provenienti da Ucraina e Russia.
La soluzione a questa guerra, la risoluzione degli altri conflitti in tutto il mondo, e la prevenzione di nuove crisi deve passare dalla rivitalizzazione del multilateralismo, delle istituzioni internazionali, puntando alla difesa dei diritti delle minoranze ovunque siano violati. Inoltre, questa crisi deve diventare uno stimolo per accelerare la giusta transizione ecologica, anche con il supporto della ricerca scientifica e tecnologica, in grado di fornire soluzioni per contribuire a mitigare la crisi climatica.
Come di consueto, tra le iniziative principali saranno tre gli appuntamenti direttamente a cura del Segretariato ASviS, che approfondiranno temi di importanza trasversale per lo sviluppo sostenibile, anche con una prospettiva internazionale: l’evento inaugurale il 4 ottobre (nel quale sarà presentato il nuovo Rapporto ASviS “L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile), l’evento centrale il 12 e la chiusura del Festival il 20 ottobre.
Inoltre, di particolare rilievo saranno gli eventi nazionali tematici a cura dei Gruppi di lavoro dell’Alleanza, che vedranno approfondimenti dedicati alle molteplici tematiche legate all’Agenda 2030 e ai relativi Obiettivi di sviluppo sostenibile. A queste iniziative si aggiungono le centinaia di voci dal territorio che animeranno il cartellone con un ricco palinsesto di iniziative tra conferenze, workshop, seminari, presentazioni di libri, spettacoli e molto altro, oltre a nuovi percorsi di contaminazione di diversi mondi, dalla cultura, alla tecnologia, dall’informazione all’istruzione.
Tutti questi eventi tratteranno gli Obiettivi dell’Agenda 2030, e altre grandi tematiche della sostenibilità connesse alla ripresa dalle crisi pandemica e geopolitica, le disuguaglianze tra Paesi e nei Paesi, con l’obiettivo di renderle vicine e interessanti per il grande pubblico, grazie al coinvolgimento di esperti da tutti i settori e collaborazioni con stakeholder chiave.
Il Festival sarà, inoltre, sempre più arricchito da una serie di “nuovi percorsi”: dibattiti sul futuro, corsi di formazione online, illuminazioni artistiche di monumenti, concerti, presentazioni di documenti e molto altro, con l’obiettivo di diffondere i messaggi dell’Agenda 2030 anche attraverso le contaminazioni con i linguaggi dell’arte, della cultura e della multimedialità.
Tutte le info per inserire il proprio eventi all’interno del festival sul sito dell’iniziativa
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Dopo il successo delle precedenti edizioni, si rinnova l’appuntamento annuale con il Festival dello Sviluppo Sostenibile, che si terrà dal 4 al 20 ottobre 2022 sull’intero territorio nazionale, online e all’estero. Anche quest’anno per il Festival è stata scelta la collocazione autunnale, per mantenere la continuità con le precedenti edizioni e includere la presentazione del Rapporto annuale dell’ASviS “L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”.
Il Festival sensibilizza ogni anno fasce sempre più ampie della popolazione sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale. Con il coinvolgimento di centinaia di organizzazioni in tutta Italia, della rete di ambasciate e di istituti di cultura italiani all’estero, il ruolo attivo giocato dalle Università e la collaborazione dei territori, l’iniziativa raggiunge milioni di persone e registra ogni edizione ottimi risultati, confermandosi unica nel panorama internazionale e stimolando una riflessione senza precedenti sul futuro del nostro Paese, dell’Europa e del mondo.
Con migliaia di iniziative registrate nelle sue prime cinque edizioni, il Festival dello Sviluppo Sostenibile testimonia la crescente attenzione della società italiana verso i temi dell’Agenda 2030. Nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia, il Festival nel 2021 ha registrato ottimi risultati:
- oltre 770 eventi in cartellone organizzati dalla società civile e dalla rete diplomatica del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale;
- tre eventi principali a cura del Segretariato dell’ASviS di cui uno dedicato a tematiche internazionali;
- 18 incontri nazionali organizzati dai Gruppi di lavoro dell’Alleanza (di cui due parte dell’iniziativa All4Climate del ministero della Transizione ecologica e uno della Conferenza sul futuro dell’Europa).
- 22 milioni di persone raggiunte in diretta streaming
- 1,4 milioni di visualizzazioni
- 50 milioni di impression per l’hashtag #FestivalSviluppoSostenibile e il claim #stiamoagendo
- 110 milioni di contatti ottenuti con lo spot del Festival “Mettilo in Agenda. Stiamo agendo” attraverso la diffusione sulle reti radio e tv della Rai e grazie al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Festival, inoltre, grazie a una collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, si è arricchito di 48 eventi in 33 Paesi, in 5 continenti organizzati dalle sedi della rete diplomatica e dagli istituti di cultura italiana all’estero, contribuendo a rafforzare la consapevolezza dell’urgenza di una trasformazione per rilanciare e rendere più sostenibili tutti i Paesi. Qui è disponibile il link al best of del Festival 20211.
L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), che riunisce oltre 300 organizzazioni del mondo economico e sociale, organizza il Festival insieme ai suoi Aderenti e con il supporto dei Partner e dei Tutor, su un arco di 17 giorni, tanti quanti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 20302dell’ONU.
Il prossimo Festival dello Sviluppo Sostenibile rappresenterà una tappa importante nel percorso verso la realizzazione dell’Agenda 2030 a soli 8 anni dalla sua scadenza. Il 2022 ha visto il conseguimento di uno degli obiettivi storici dell’Alleanza, l’inserimento in Costituzione del principio di sviluppo sostenibile, con la riforma degli Articoli 9 e 41 della Carta approvata definitivamente a febbraio con una maggioranza politica trasversale. La riforma ha visto l’inserimento della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, tra i diritti costituzionali, in ottica di giustizia intergenerazionale. L’ASviS ritiene che questo sia stato un cambiamento fondamentale e un passo in avanti con cui il Paese ha superato un traguardo storico e si incammina in modo ancora più diretto verso l’orizzonte della sostenibilità indicato dall’Agenda 2030.
Tuttavia, se la riforma della Costituzione è stato un passo in avanti importante per l’Agenda 2030, la guerra in Ucraina ha rappresentato una drammatica battuta di arresto. L’aggressione della Russia all’Ucraina ha portato la guerra anche in Europa, con terribili perdite umane, movimenti di milioni di profughi e conseguenze economiche gravissime, dovute tanto all’effetto delle sanzioni contro Mosca – decretate dai Paesi che hanno voluto rispondere così alla violazione del diritto internazionale – quanto allo sconvolgimento di molte linee di produzione e interscambio del commercio internazionale. L’impatto è terribile per la popolazione ucraina, ma è grave per molti altri Paesi, e rischia di colpire soprattutto le fasce più deboli, aumentando ad esempio la fame nel mondo per l’interruzione dei rifornimenti di prodotti alimentari provenienti da Ucraina e Russia.
La soluzione a questa guerra, la risoluzione degli altri conflitti in tutto il mondo, e la prevenzione di nuove crisi deve passare dalla rivitalizzazione del multilateralismo, delle istituzioni internazionali, puntando alla difesa dei diritti delle minoranze ovunque siano violati. Inoltre, questa crisi deve diventare uno stimolo per accelerare la giusta transizione ecologica, anche con il supporto della ricerca scientifica e tecnologica, in grado di fornire soluzioni per contribuire a mitigare la crisi climatica.
Come di consueto, tra le iniziative principali saranno tre gli appuntamenti direttamente a cura del Segretariato ASviS, che approfondiranno temi di importanza trasversale per lo sviluppo sostenibile, anche con una prospettiva internazionale: l’evento inaugurale il 4 ottobre (nel quale sarà presentato il nuovo Rapporto ASviS “L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile), l’evento centrale il 12 e la chiusura del Festival il 20 ottobre.
Inoltre, di particolare rilievo saranno gli eventi nazionali tematici a cura dei Gruppi di lavoro dell’Alleanza, che vedranno approfondimenti dedicati alle molteplici tematiche legate all’Agenda 2030 e ai relativi Obiettivi di sviluppo sostenibile. A queste iniziative si aggiungono le centinaia di voci dal territorio che animeranno il cartellone con un ricco palinsesto di iniziative tra conferenze, workshop, seminari, presentazioni di libri, spettacoli e molto altro, oltre a nuovi percorsi di contaminazione di diversi mondi, dalla cultura, alla tecnologia, dall’informazione all’istruzione.
Tutti questi eventi tratteranno gli Obiettivi dell’Agenda 2030, e altre grandi tematiche della sostenibilità connesse alla ripresa dalle crisi pandemica e geopolitica, le disuguaglianze tra Paesi e nei Paesi, con l’obiettivo di renderle vicine e interessanti per il grande pubblico, grazie al coinvolgimento di esperti da tutti i settori e collaborazioni con stakeholder chiave.
Il Festival sarà, inoltre, sempre più arricchito da una serie di “nuovi percorsi”: dibattiti sul futuro, corsi di formazione online, illuminazioni artistiche di monumenti, concerti, presentazioni di documenti e molto altro, con l’obiettivo di diffondere i messaggi dell’Agenda 2030 anche attraverso le contaminazioni con i linguaggi dell’arte, della cultura e della multimedialità.
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