Presentato il rapporto sulla sicurezza 2019
È stato presentato questa mattina a Milano l’undicesima edizione del Rapporto sulla sicurezza e l’insicurezza sociale in Italia e in Europa realizzato da Fondazione Unipolis e Demos&Pi.
Il Rapporto analizza la percezione sociale della sicurezza, nelle sue diverse dimensioni, a partire da un’inchiesta campionaria realizzata e in Italia e in alcuni Paesi europei. Quest’anno lo studio si concentra in particolare sullo scenario economico e occupazionale sulla base di due rilevazioni demoscopiche. La prima, realizzata in Italia, si propone di ricostruire i trend di lungo periodo della sicurezza tra i cittadini. La seconda – che coinvolge oltre al nostro Paese, Francia, Germania, Regno Unito, Olanda e Ungheria – costituisce un approfondimento sul tema del lavoro con una comparazione internazionale.
La ricerca è stata illustrata da Fabio Bordignon – responsabile ricerca Demos&Pi e commentata da Ilvo Diamanti – Università di Urbino e direttore scientifico Demos&Pi. All’incontro sono intervenuti Luca Bernareggi – presidente CRU Lombardia, Marisa Parmigiani – direttrice Fondazione Unipolis, Pierfrancesco Majorino – assessore Politiche sociali, Salute e Diritti Comune di Milano, Angelo Colombini – segretario confederale CISL, Alessandro Rosina – docente Università Cattolica di Milano, Francesco Seghezzi – direttore Fondazione ADAPT, Pierluigi Stefanini – presidente Gruppo Unipol e Fondazione Unipolis. L’iniziativa è stato condotta da Corrado Formigli, giornalista de La7.
Il Rapporto 2019 evidenzia l’esistenza di una linea Nord-Sud che attraversa il mercato del lavoro europeo e vede i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo esibire, nelle risposte dei propri cittadini, un quadro più grigio per quanto riguarda lo scenario economico e occupazionale. I dati raccontano anche una seconda linea, tutta interna al mercato del lavoro, che separa le posizioni stabili da quelle atipiche, a tempo determinato, vissute e definite dai lavoratori in maniera diversa (precarie oppure flessibili) a seconda delle coordinate geografiche.
Ecco gli highlight:
- L’incertezza economica inquieta il 62% dei cittadini
- Il 37% ha paura di non avere o perdere la pensione
- Il 36% è preoccupato di non avere abbastanza soldi per vivere
- Il 73% degli italiani ritiene debbano essere rafforzati i servizi per collocare i lavoratori disoccupati o in fase di licenziamento
Sul sito della fondazione Unipolis è possibile scaricare la versione completa del Rapporto.
(Foto fonte canale Twitter Gruppo Unipol)
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È stato presentato questa mattina a Milano l’undicesima edizione del Rapporto sulla sicurezza e l’insicurezza sociale in Italia e in Europa realizzato da Fondazione Unipolis e Demos&Pi.
Il Rapporto analizza la percezione sociale della sicurezza, nelle sue diverse dimensioni, a partire da un’inchiesta campionaria realizzata e in Italia e in alcuni Paesi europei. Quest’anno lo studio si concentra in particolare sullo scenario economico e occupazionale sulla base di due rilevazioni demoscopiche. La prima, realizzata in Italia, si propone di ricostruire i trend di lungo periodo della sicurezza tra i cittadini. La seconda – che coinvolge oltre al nostro Paese, Francia, Germania, Regno Unito, Olanda e Ungheria – costituisce un approfondimento sul tema del lavoro con una comparazione internazionale.
La ricerca è stata illustrata da Fabio Bordignon – responsabile ricerca Demos&Pi e commentata da Ilvo Diamanti – Università di Urbino e direttore scientifico Demos&Pi. All’incontro sono intervenuti Luca Bernareggi – presidente CRU Lombardia, Marisa Parmigiani – direttrice Fondazione Unipolis, Pierfrancesco Majorino – assessore Politiche sociali, Salute e Diritti Comune di Milano, Angelo Colombini – segretario confederale CISL, Alessandro Rosina – docente Università Cattolica di Milano, Francesco Seghezzi – direttore Fondazione ADAPT, Pierluigi Stefanini – presidente Gruppo Unipol e Fondazione Unipolis. L’iniziativa è stato condotta da Corrado Formigli, giornalista de La7.
Il Rapporto 2019 evidenzia l’esistenza di una linea Nord-Sud che attraversa il mercato del lavoro europeo e vede i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo esibire, nelle risposte dei propri cittadini, un quadro più grigio per quanto riguarda lo scenario economico e occupazionale. I dati raccontano anche una seconda linea, tutta interna al mercato del lavoro, che separa le posizioni stabili da quelle atipiche, a tempo determinato, vissute e definite dai lavoratori in maniera diversa (precarie oppure flessibili) a seconda delle coordinate geografiche.
Ecco gli highlight:
- L’incertezza economica inquieta il 62% dei cittadini
- Il 37% ha paura di non avere o perdere la pensione
- Il 36% è preoccupato di non avere abbastanza soldi per vivere
- Il 73% degli italiani ritiene debbano essere rafforzati i servizi per collocare i lavoratori disoccupati o in fase di licenziamento
Sul sito della fondazione Unipolis è possibile scaricare la versione completa del Rapporto.
(Foto fonte canale Twitter Gruppo Unipol)
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