Presentato il Rapporto 2024 del Think Tank “Welfare, Italia”


16 Ottobre 2024|7 Minuti

Si è tenuto ieri a Roma, presso le Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia, il Forum “Welfare, Italia” dal titolo “Quali opportunità per creare valore nel sistema di Welfare”.

Durante l’evento, aperto dal messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stato presentato il Rapporto 2024 del Think Tank “Welfare, Italia”, supportato da Unipol Gruppo con la collaborazione di The European House – Ambrosetti (TEHA), e con il sostegno di un comitato scientifico composto da Veronica De Romanis, Giuseppe Curigliano, Giuseppe Guzzetti e Stefano Scarpetta.

Temi e obiettivi del Forum

Il ruolo trasversale della prevenzione per rispondere alle sfide evolutive del sistema di welfare, la sostenibilità di medio-lungo termine, il ruolo del privato e degli investimenti sociali sono stati i temi centrali del dibattito nell’appuntamento annuale del Welfare Italia Forum.

Il Think Tank “Welfare, Italia”, attivo da oltre un decennio, si propone come luogo di analisi, studio e confronto tra i principali stakeholder del settore pubblico e privato, inclusi decisori, esponenti governativi, parti sociali, casse e fondi previdenziali, rappresentanti di imprese, lavoratori, università e terzo settore.

Sfide economiche e finanziarie del sistema di Welfare

Dal punto di vista della finanza pubblica, entro il 2030 sarà necessario reperire 176 miliardi di euro addizionali per garantire la sostenibilità del sistema di welfare del Paese. Il sistema di welfare italiano deve affrontare crescenti bisogni di protezione in un contesto economico limitato da poche risorse fiscali, e dalle nuove regole di governance economica europea.

La correzione di bilancio per l’Italia si aggira intorno ai 13 miliardi di euro l’anno per i prossimi sette anni. A questa correzione si aggiungono gli incrementi della spesa nelle voci di welfare, portando alla necessità di trovare ulteriori 176 miliardi di euro entro il 2030.

Welfare italiano a confronto con l’Europa

L’Italia risulta il primo Paese tra i Big-4 europei per l’incidenza della spesa previdenziale sul PIL (16,2% contro il 12,3% della media europea). Al contrario, il Paese è agli ultimi posti per spesa in istruzione (4,1% del PIL) e politiche sociali (5,7% del PIL), rispetto a una media dell’Eurozona di 4,6% e 7,3%, rispettivamente. Anche la spesa sanitariarisulta inferiore alla media europea (7,1% del PIL italiano contro il 7,9% della media Eurozona).

La prevenzione come leva per la sostenibilità

Un punto chiave del Rapporto 2024 è l’importanza della prevenzione come strumento per contrastare la dinamica crescente dei costi di welfare. Secondo il Think Tank Welfare, Italia, 1 euro investito in prevenzione genera un ritorno di 14 euro sull’intera filiera socio-assistenziale del Paese.

L’analisi di TEHA mostra come la spesa in welfare sia troppo sbilanciata sulla gestione del presente (78,9% del totale) e solo il 21,1% è destinato alla costruzione del futuro, ovvero agli investimenti nelle nuove generazioni e nella prevenzione. Questi dati pongono l’Italia al di sotto della media europea (27,2%) e dietro a Paesi come Francia e Germania.

Dimensioni e impatto della filiera del welfare italiano

Il Think Tank “Welfare, Italia” ha quantificato per la prima volta in Italia la filiera estesa del welfare, composta da oltre 425.000 enti e più di 4,3 milioni di lavoratori, con un valore della produzione superiore a 200 miliardi di euro. Questa filiera è sostenuta da una pluralità di attori: enti regolatori, istituti assicurativi e bancari, strutture ospedaliere e di formazione, e una vasta rete di professionisti del welfare.

Formazione e competenze

Il settore del welfare richiede investimenti in formazione e valorizzazione delle competenze. L’Italia deve reclutare tra 250.000 e 440.000 tra infermieri, medici e docenti per allinearsi ai benchmark europei. Tuttavia, rimangono diversi gapda colmare: nel 2023, il 10,5% dei giovani tra i 18 e 24 anni ha ottenuto solo la licenza media e non ha seguito percorsi formativi superiori, e solo il 19,2% della popolazione possiede un titolo di studio terziario.

Welfare Italia Index 2024

Nel Welfare Italia Index 2024, lo strumento di monitoraggio basato su 22 KPI sviluppato dal Think Tank, emerge una crescente divisione tra le Regioni italiane. Le amministrazioni territoriali con il punteggio più elevato sono la P.A. di Trento (79,7 punti), seguita dall’Emilia Romagna (79,5 punti) e dalla P.A. di Bolzano (78,5 punti). All’opposto, si trovano la Basilicata (59,5 punti), la Campania (58,6 punti) e la Calabria (56,1 punti). Il divario tra la Regione con la performance migliore e quella peggiore è aumentato a 23,6 punti rispetto al 2023.

Le tre priorità d’azione per il sistema di Welfare

Il Think Tank “Welfare, Italia” ha individuato tre priorità su cui il Paese dovrebbe agire per sostenere l’evoluzione del sistema di welfare:

  1. Promuovere il contributo della Long-Term Care: introdurre una polizza obbligatoria di LTC, agevolazioni fiscali e schemi di incentivazione per le imprese.
  2. Piano di sviluppo delle competenze del welfare: realizzare un piano strategico coinvolgendo istituzioni e stakeholder per rispondere ai bisogni futuri del welfare, anche attraverso l’introduzione di Conti individuali di apprendimento.
  3. Creare un punto di accesso unico digitale per i servizi di welfare: integrato nelle piattaforme digitali esistenti (App IO, It Wallet), per semplificare l’accesso ai servizi di formazione, sanità, politiche sociali e previdenza.

 


Presentato il Rapporto 2024 del Think Tank “Welfare, Italia”


CRU unipol|16 Ottobre 2024|7 Minuti

Si è tenuto ieri a Roma, presso le Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia, il Forum “Welfare, Italia” dal titolo “Quali opportunità per creare valore nel sistema di Welfare”.

Durante l’evento, aperto dal messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stato presentato il Rapporto 2024 del Think Tank “Welfare, Italia”, supportato da Unipol Gruppo con la collaborazione di The European House – Ambrosetti (TEHA), e con il sostegno di un comitato scientifico composto da Veronica De Romanis, Giuseppe Curigliano, Giuseppe Guzzetti e Stefano Scarpetta.

Temi e obiettivi del Forum

Il ruolo trasversale della prevenzione per rispondere alle sfide evolutive del sistema di welfare, la sostenibilità di medio-lungo termine, il ruolo del privato e degli investimenti sociali sono stati i temi centrali del dibattito nell’appuntamento annuale del Welfare Italia Forum.

Il Think Tank “Welfare, Italia”, attivo da oltre un decennio, si propone come luogo di analisi, studio e confronto tra i principali stakeholder del settore pubblico e privato, inclusi decisori, esponenti governativi, parti sociali, casse e fondi previdenziali, rappresentanti di imprese, lavoratori, università e terzo settore.

Sfide economiche e finanziarie del sistema di Welfare

Dal punto di vista della finanza pubblica, entro il 2030 sarà necessario reperire 176 miliardi di euro addizionali per garantire la sostenibilità del sistema di welfare del Paese. Il sistema di welfare italiano deve affrontare crescenti bisogni di protezione in un contesto economico limitato da poche risorse fiscali, e dalle nuove regole di governance economica europea.

La correzione di bilancio per l’Italia si aggira intorno ai 13 miliardi di euro l’anno per i prossimi sette anni. A questa correzione si aggiungono gli incrementi della spesa nelle voci di welfare, portando alla necessità di trovare ulteriori 176 miliardi di euro entro il 2030.

Welfare italiano a confronto con l’Europa

L’Italia risulta il primo Paese tra i Big-4 europei per l’incidenza della spesa previdenziale sul PIL (16,2% contro il 12,3% della media europea). Al contrario, il Paese è agli ultimi posti per spesa in istruzione (4,1% del PIL) e politiche sociali (5,7% del PIL), rispetto a una media dell’Eurozona di 4,6% e 7,3%, rispettivamente. Anche la spesa sanitariarisulta inferiore alla media europea (7,1% del PIL italiano contro il 7,9% della media Eurozona).

La prevenzione come leva per la sostenibilità

Un punto chiave del Rapporto 2024 è l’importanza della prevenzione come strumento per contrastare la dinamica crescente dei costi di welfare. Secondo il Think Tank Welfare, Italia, 1 euro investito in prevenzione genera un ritorno di 14 euro sull’intera filiera socio-assistenziale del Paese.

L’analisi di TEHA mostra come la spesa in welfare sia troppo sbilanciata sulla gestione del presente (78,9% del totale) e solo il 21,1% è destinato alla costruzione del futuro, ovvero agli investimenti nelle nuove generazioni e nella prevenzione. Questi dati pongono l’Italia al di sotto della media europea (27,2%) e dietro a Paesi come Francia e Germania.

Dimensioni e impatto della filiera del welfare italiano

Il Think Tank “Welfare, Italia” ha quantificato per la prima volta in Italia la filiera estesa del welfare, composta da oltre 425.000 enti e più di 4,3 milioni di lavoratori, con un valore della produzione superiore a 200 miliardi di euro. Questa filiera è sostenuta da una pluralità di attori: enti regolatori, istituti assicurativi e bancari, strutture ospedaliere e di formazione, e una vasta rete di professionisti del welfare.

Formazione e competenze

Il settore del welfare richiede investimenti in formazione e valorizzazione delle competenze. L’Italia deve reclutare tra 250.000 e 440.000 tra infermieri, medici e docenti per allinearsi ai benchmark europei. Tuttavia, rimangono diversi gapda colmare: nel 2023, il 10,5% dei giovani tra i 18 e 24 anni ha ottenuto solo la licenza media e non ha seguito percorsi formativi superiori, e solo il 19,2% della popolazione possiede un titolo di studio terziario.

Welfare Italia Index 2024

Nel Welfare Italia Index 2024, lo strumento di monitoraggio basato su 22 KPI sviluppato dal Think Tank, emerge una crescente divisione tra le Regioni italiane. Le amministrazioni territoriali con il punteggio più elevato sono la P.A. di Trento (79,7 punti), seguita dall’Emilia Romagna (79,5 punti) e dalla P.A. di Bolzano (78,5 punti). All’opposto, si trovano la Basilicata (59,5 punti), la Campania (58,6 punti) e la Calabria (56,1 punti). Il divario tra la Regione con la performance migliore e quella peggiore è aumentato a 23,6 punti rispetto al 2023.

Le tre priorità d’azione per il sistema di Welfare

Il Think Tank “Welfare, Italia” ha individuato tre priorità su cui il Paese dovrebbe agire per sostenere l’evoluzione del sistema di welfare:

  1. Promuovere il contributo della Long-Term Care: introdurre una polizza obbligatoria di LTC, agevolazioni fiscali e schemi di incentivazione per le imprese.
  2. Piano di sviluppo delle competenze del welfare: realizzare un piano strategico coinvolgendo istituzioni e stakeholder per rispondere ai bisogni futuri del welfare, anche attraverso l’introduzione di Conti individuali di apprendimento.
  3. Creare un punto di accesso unico digitale per i servizi di welfare: integrato nelle piattaforme digitali esistenti (App IO, It Wallet), per semplificare l’accesso ai servizi di formazione, sanità, politiche sociali e previdenza.