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Per gioco, non per azzardo
Appuntamento il 3 maggio al CUBO di Bologna per la prima mostra delle opere di studenti, selezionate dall’Accademia di belle arti di Napoli per il concorso Art For U per promuovere una cultura di consapevolezza e implicazioni del gambling nella società e definirne i rischi economici e sociali.
I partecipanti al concorso, attraverso lavori di pittura, grafica, decorazione, video, fotografia, design o scultura, hanno interpretato il rischio della pratica del gioco d’azzardo con un’attenzione particolare alle persone e alle comunità più fragili e vulnerabili. Gli ambiti in cui gli studenti si sono cimentati nelle loro proposte artistiche sono:
- L’impatto della pratica dell’azzardo sugli anziani
- L’impatto della pratica dell’azzardo sull’accesso ai beni
- L’impatto della pratica dell’azzardo sulla salute
- L’impatto della cultura dell’azzardo sul rapporto tra rete/tecnologia e giovani
- L’impatto della cultura dell’azzardo sugli esercizi commerciali
Ai cinque migliori elaborati sarà riconosciuta una somma del valore di 1.000,00 euro ciascuno, assegnati dalla giuria al miglior elaborato per singola tematica.
La campagna di Unipol “Per gioco non per azzardo” – sostiene Pierluigi Stefanini, Presidente del Gruppo Unipol – ha l’obiettivo di promuovere, in coerenza con i valori di solidarietà, lungimiranza e responsabilità e attingendo all’esperienza propria di un’impresa assicurativa nella gestione dei rischi e degli eventi aleatori, un percorso di conoscenza rivolto in particolare alle persone più vulnerabili e alle loro famiglie, sostenendole nel prevedere, prevenire, collaborare e aiutarsi vicendevolmente, per accrescere la consapevolezza del rischio da parte di ogni cittadino maturo. In particolare, l’approccio adottato dal Gruppo vuole essere innanzitutto di approfondimento culturale teso a costruire percorsi di sensibilizzazione e di consapevolezza rispetto alle motivazioni, ai desideri delle persone che giocano compulsivamente e agli elementi che favoriscono la ludopatia.
Il ministero della Sanità stima che una percentuale compresa tra lo 0,5% e l’1% della popolazione italiana abbia sviluppato forme di gioco problematico, l’anticamera della “Sindrome da gioco patologico”, elencata dall’OMS tra le forme di dipendenza. In particolare con questo bando si vogliono coinvolgere i giovani perché si tratta di una popolazione particolarmente esposta al tema, come si evince dalla rilevazione “Young Millennials Monitor”di Nomisma che ha coinvolto oltre 10mila studenti tra i 14 e 19 anni, secondo cui il 10% dei giovani gioca almeno una volta a settimana. Ogni giorno, nello svolgimento delle proprie attività, il Gruppo Unipol si impegna a contrastare i rischi da gioco d’azzardo fornendo informazioni trasparenti, complete e tempestive con un obiettivo chiaro, semplice e intimamente connesso con la dimensione professionale e culturale del mondo assicurativo e bancario: contenere e gestire il rischio.
Con grande entusiasmo l’Accademia di Belle Arti di Napoli si è resa subito disponibile a collaborare all’iniziativa di UNIPOL. Il progetto – sostiene Paolo Ricci, Presidente dell’Accademia – ha un valore rilevante per allievi e docenti, collocandosi perfettamente tra le diverse attività di sensibilizzazione che la nostra istituzione di alta formazione artistica supporta o svolge direttamente in campo sociale.
La mostra approderà poi in diverse città d’Italia, tra cui Bologna, Milano, Firenze, Torino, Napoli, Roma.
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I partecipanti al concorso, attraverso lavori di pittura, grafica, decorazione, video, fotografia, design o scultura, hanno interpretato il rischio della pratica del gioco d’azzardo con un’attenzione particolare alle persone e alle comunità più fragili e vulnerabili. Gli ambiti in cui gli studenti si sono cimentati nelle loro proposte artistiche sono:
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Ai cinque migliori elaborati sarà riconosciuta una somma del valore di 1.000,00 euro ciascuno, assegnati dalla giuria al miglior elaborato per singola tematica.
La campagna di Unipol “Per gioco non per azzardo” – sostiene Pierluigi Stefanini, Presidente del Gruppo Unipol – ha l’obiettivo di promuovere, in coerenza con i valori di solidarietà, lungimiranza e responsabilità e attingendo all’esperienza propria di un’impresa assicurativa nella gestione dei rischi e degli eventi aleatori, un percorso di conoscenza rivolto in particolare alle persone più vulnerabili e alle loro famiglie, sostenendole nel prevedere, prevenire, collaborare e aiutarsi vicendevolmente, per accrescere la consapevolezza del rischio da parte di ogni cittadino maturo. In particolare, l’approccio adottato dal Gruppo vuole essere innanzitutto di approfondimento culturale teso a costruire percorsi di sensibilizzazione e di consapevolezza rispetto alle motivazioni, ai desideri delle persone che giocano compulsivamente e agli elementi che favoriscono la ludopatia.
Il ministero della Sanità stima che una percentuale compresa tra lo 0,5% e l’1% della popolazione italiana abbia sviluppato forme di gioco problematico, l’anticamera della “Sindrome da gioco patologico”, elencata dall’OMS tra le forme di dipendenza. In particolare con questo bando si vogliono coinvolgere i giovani perché si tratta di una popolazione particolarmente esposta al tema, come si evince dalla rilevazione “Young Millennials Monitor”di Nomisma che ha coinvolto oltre 10mila studenti tra i 14 e 19 anni, secondo cui il 10% dei giovani gioca almeno una volta a settimana. Ogni giorno, nello svolgimento delle proprie attività, il Gruppo Unipol si impegna a contrastare i rischi da gioco d’azzardo fornendo informazioni trasparenti, complete e tempestive con un obiettivo chiaro, semplice e intimamente connesso con la dimensione professionale e culturale del mondo assicurativo e bancario: contenere e gestire il rischio.
Con grande entusiasmo l’Accademia di Belle Arti di Napoli si è resa subito disponibile a collaborare all’iniziativa di UNIPOL. Il progetto – sostiene Paolo Ricci, Presidente dell’Accademia – ha un valore rilevante per allievi e docenti, collocandosi perfettamente tra le diverse attività di sensibilizzazione che la nostra istituzione di alta formazione artistica supporta o svolge direttamente in campo sociale.
La mostra approderà poi in diverse città d’Italia, tra cui Bologna, Milano, Firenze, Torino, Napoli, Roma.
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