“Le Comunità Rigeneranti”, innovazione ed economia sociale. Il 30 maggio a Trebisacce
Sta per partire un percorso virtuoso nell’alto Jonio calabrese. Giovedì, 30 maggio, a Trebisacce infatti ci sarà un importante momento di discussione collettiva dal tema “Le Comunità Rigeneranti – Coesione e sviluppo sostenibile, condiviso e partecipato”, voluto dal Comune di Trebisacce, dal CRU Unipol e da Officine delle Idee che si terrà a partire dalle ore 10.00 nell’Istituto Aletti e che sarà parte del Festival nazionale dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASVIS. Qualcosa di più che un semplice convegno, perché si tratta del punto di inizio per un progetto che coinvolge le comunità del territorio e che consente loro un balzo in avanti nel panorama dello sviluppo sostenibile. Un progetto che incomincia da Trebisacce, ma che punta ad espandersi nei comuni vicini. 20 territori hanno già infatti collaborato insieme per il bando Magna Grecia del Mibact, inserito tra i progetti finanziati, “Sibari e la costa dei tre miti”, per una destinazione turistica accessibile universale. Ora la lente si sposta sulla necessità di creare “Comunità Rigeneranti” che permettano la rinascita economica, storica e culturale dei territori con uno sguardo attento al golfo di Taranto in modo da creare una vera e propria cabina di regia fra Calabria, Puglia e Basilicata per promuovere e sostenere progetti di sviluppo condivisi e partecipati.
«La condivisione è nel DNA dei Consigli Regionali Unipol – ha detto Vincenzo Farina presidente di Confesercenti Calabria e Presidente CRU Calabria nella conferenza stampa di presentazione – La mission è proprio quella di condividere strategie di sviluppo fra le parti sociali senza padroni da una parte e lavoratori dall’altra. O lo sviluppo è sano e c’è per tutti o non si può attuare. Il modello di sviluppo non può avere squilibrio. È essenziale la sostenibilità ambientale in un discorso del genere perché crea sviluppo turistico; serve sostenibilità sociale perché tutti i protagonisti devono sentirsi gratificati e si deve portare avanti la sostenibilità economica dei soggetti che partecipano a questa condivisione».
«Il Consiglio Regionale Unipol Calabria – ha dichiarato Alessandro Cicitta Area Sostenibilità e Relazioni organizzazioni territoriali del CRU Calabria. – ha l’obiettivo di creare partenariati di sviluppo locale a prescindere da quali siano le fonti di finanziamento esterne. Noi ascolteremo questo territorio nella giornata del 30 maggio per parlarne ai nostri vertici nazionali. Vogliamo far nascere progetti che siano sostenibili e che si autogenerino sul territorio, che abbiano ricadute sulle comunità da cui partono e che durino nel tempo».
All’alto Jonio calabrese tocca un ruolo molto importante per lo sviluppo della Calabria come conferma il sindaco di Trebisacce Franco Mundo. «L’importanza della condivisione e della partecipazione la disponibilità a lavorare insieme con altri territori è essenziale; è importante lavorare insieme e non da soli. Tutti i territori assieme, senza sterili campanilismi. Siamo ricchi di arte, storia, tradizione e bellezze naturali ma dobbiamo fare sistema e coinvolgere dal basso le comunità locali in tutte le loro espressioni e nei vari segmenti sociali se vogliamo veramente competere e creare sviluppo ed economia.»
«Siamo una piccola realtà che sogna e nell’alto Jonio calabrese abbiamo trovato un territorio in cui costruire uno sviluppo condiviso – racconta Antonio Blandi di Officine delle Idee– È un fatto importante per questa regione; è una opportunità per l’intera Calabria. Il 30 maggio alle istituzioni chiediamo di costruire insieme un progetto pilota che guardi alle comunità di quel territorio nonchè all’area del golfo di Taranto. Lo facciamo non chiedendo finanziamenti, ma programmazione. Le peculiarità turistiche, produttive, culturali e sociali dei nostri territori hanno bisogno, innanzitutto, di tracciare percorsi con obiettivi e risultati reali e di lavorare sul patrimonio esistente, sulle comunità e sulle risorse umane locali.»
Da questi presupposti che partiranno due progetti pilota di “Comunità Rigeneranti” uno nel borgo di San Lorenzo Bellizzi e uno sui pescatori dell’alto Jonio calabrese che saranno illustrati nel corso dell’incontro del 30 maggio.
Maggiori informazioni sull’evento sono disponibili visitando questo link
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Sta per partire un percorso virtuoso nell’alto Jonio calabrese. Giovedì, 30 maggio, a Trebisacce infatti ci sarà un importante momento di discussione collettiva dal tema “Le Comunità Rigeneranti – Coesione e sviluppo sostenibile, condiviso e partecipato”, voluto dal Comune di Trebisacce, dal CRU Unipol e da Officine delle Idee che si terrà a partire dalle ore 10.00 nell’Istituto Aletti e che sarà parte del Festival nazionale dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASVIS. Qualcosa di più che un semplice convegno, perché si tratta del punto di inizio per un progetto che coinvolge le comunità del territorio e che consente loro un balzo in avanti nel panorama dello sviluppo sostenibile. Un progetto che incomincia da Trebisacce, ma che punta ad espandersi nei comuni vicini. 20 territori hanno già infatti collaborato insieme per il bando Magna Grecia del Mibact, inserito tra i progetti finanziati, “Sibari e la costa dei tre miti”, per una destinazione turistica accessibile universale. Ora la lente si sposta sulla necessità di creare “Comunità Rigeneranti” che permettano la rinascita economica, storica e culturale dei territori con uno sguardo attento al golfo di Taranto in modo da creare una vera e propria cabina di regia fra Calabria, Puglia e Basilicata per promuovere e sostenere progetti di sviluppo condivisi e partecipati.
«La condivisione è nel DNA dei Consigli Regionali Unipol – ha detto Vincenzo Farina presidente di Confesercenti Calabria e Presidente CRU Calabria nella conferenza stampa di presentazione – La mission è proprio quella di condividere strategie di sviluppo fra le parti sociali senza padroni da una parte e lavoratori dall’altra. O lo sviluppo è sano e c’è per tutti o non si può attuare. Il modello di sviluppo non può avere squilibrio. È essenziale la sostenibilità ambientale in un discorso del genere perché crea sviluppo turistico; serve sostenibilità sociale perché tutti i protagonisti devono sentirsi gratificati e si deve portare avanti la sostenibilità economica dei soggetti che partecipano a questa condivisione».
«Il Consiglio Regionale Unipol Calabria – ha dichiarato Alessandro Cicitta Area Sostenibilità e Relazioni organizzazioni territoriali del CRU Calabria. – ha l’obiettivo di creare partenariati di sviluppo locale a prescindere da quali siano le fonti di finanziamento esterne. Noi ascolteremo questo territorio nella giornata del 30 maggio per parlarne ai nostri vertici nazionali. Vogliamo far nascere progetti che siano sostenibili e che si autogenerino sul territorio, che abbiano ricadute sulle comunità da cui partono e che durino nel tempo».
All’alto Jonio calabrese tocca un ruolo molto importante per lo sviluppo della Calabria come conferma il sindaco di Trebisacce Franco Mundo. «L’importanza della condivisione e della partecipazione la disponibilità a lavorare insieme con altri territori è essenziale; è importante lavorare insieme e non da soli. Tutti i territori assieme, senza sterili campanilismi. Siamo ricchi di arte, storia, tradizione e bellezze naturali ma dobbiamo fare sistema e coinvolgere dal basso le comunità locali in tutte le loro espressioni e nei vari segmenti sociali se vogliamo veramente competere e creare sviluppo ed economia.»
«Siamo una piccola realtà che sogna e nell’alto Jonio calabrese abbiamo trovato un territorio in cui costruire uno sviluppo condiviso – racconta Antonio Blandi di Officine delle Idee– È un fatto importante per questa regione; è una opportunità per l’intera Calabria. Il 30 maggio alle istituzioni chiediamo di costruire insieme un progetto pilota che guardi alle comunità di quel territorio nonchè all’area del golfo di Taranto. Lo facciamo non chiedendo finanziamenti, ma programmazione. Le peculiarità turistiche, produttive, culturali e sociali dei nostri territori hanno bisogno, innanzitutto, di tracciare percorsi con obiettivi e risultati reali e di lavorare sul patrimonio esistente, sulle comunità e sulle risorse umane locali.»
Da questi presupposti che partiranno due progetti pilota di “Comunità Rigeneranti” uno nel borgo di San Lorenzo Bellizzi e uno sui pescatori dell’alto Jonio calabrese che saranno illustrati nel corso dell’incontro del 30 maggio.
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