Le aree interne e la montagna per lo sviluppo sostenibile


13 Ottobre 2021|2 Minuti

Lo sviluppo sostenibile non riguarda solo le città ma tutto il territorio nazionale, con la necessaria attenzione per le aree più fragili e lontane dai centri urbani. La Strategia nazionale per le aree interne (Snai), che comprende il territorio montano italiano, è un esempio positivo di cui vanno verificati i risultati e l’efficacia in vista del nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei 2021-2027.

Lo sviluppo sostenibile delle aree interne e della montagna è essenziale per una strategia complessiva di promozione e valorizzazione territoriale di un Paese come l’Italia, costruendo relazioni virtuose con le aree urbane e periurbane come dimostrano buone pratiche di diffusione di servizi e opportunità abitative nei borghi a rischio di abbandono.

Per questo è da cogliere l’opportunità fornita dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che prevede investimenti anche per i borghi e le aree interne, e l’indicazione che vi è contenuta di una legge sul consumo di suolo e la rigenerazione urbana che potrebbe diventare la legge di principi sul governo del territorio attesa ormai da venti anni quando fu approvato il nuovo Titolo V della Costituzione.

Sono stati questi i temi sviluppati nell’evento online che si è svolto ieri dal titolo “Le aree interne e la montagna per lo sviluppo sostenibile” nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile.

Per i CRU Unipol è intervenuta Elena Torri, coordinatrice del sottogruppo aree interne e montagna del gruppo di lavoro ASviS sul Goal 11 e Project Manager di CreAree, (min 27 del video, qui il pdf delle presentazione)

 

 


Le aree interne e la montagna per lo sviluppo sostenibile


CRU unipol|13 Ottobre 2021|2 Minuti

Lo sviluppo sostenibile non riguarda solo le città ma tutto il territorio nazionale, con la necessaria attenzione per le aree più fragili e lontane dai centri urbani. La Strategia nazionale per le aree interne (Snai), che comprende il territorio montano italiano, è un esempio positivo di cui vanno verificati i risultati e l’efficacia in vista del nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei 2021-2027.

Lo sviluppo sostenibile delle aree interne e della montagna è essenziale per una strategia complessiva di promozione e valorizzazione territoriale di un Paese come l’Italia, costruendo relazioni virtuose con le aree urbane e periurbane come dimostrano buone pratiche di diffusione di servizi e opportunità abitative nei borghi a rischio di abbandono.

Per questo è da cogliere l’opportunità fornita dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che prevede investimenti anche per i borghi e le aree interne, e l’indicazione che vi è contenuta di una legge sul consumo di suolo e la rigenerazione urbana che potrebbe diventare la legge di principi sul governo del territorio attesa ormai da venti anni quando fu approvato il nuovo Titolo V della Costituzione.

Sono stati questi i temi sviluppati nell’evento online che si è svolto ieri dal titolo “Le aree interne e la montagna per lo sviluppo sostenibile” nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile.

Per i CRU Unipol è intervenuta Elena Torri, coordinatrice del sottogruppo aree interne e montagna del gruppo di lavoro ASviS sul Goal 11 e Project Manager di CreAree, (min 27 del video, qui il pdf delle presentazione)