Il ruolo attivo del CRU Lazio nel dibattito sulle strategie di sviluppo economico e sociale della regione
Da alcuni anni il CRU del Lazio ha dato vita ad un laboratorio di analisi e confronto multistakeholder sulla realtà economica e sociale del Lazio.
Senza sovrapporsi agli ambiti di competenza delle parti sociali (la concertazione e la contrattazione, la sottoscrizione di patti e programmi con le Istituzioni Regionali, metropolitane e territoriali) il CRU del Lazio intende svolgere un’attività di individuazione e di approfondimento di possibili strategie e politiche regionali per lo sviluppo sostenibile, di monitoraggio delle scelte pubbliche nei diversi campi che riguardano la vita delle persone, dei lavoratori e delle imprese. Un luogo, quindi, di ricerca, di analisi unitaria, di individuazione di temi per lo sviluppo economico e per l’innovazione sociale.
A questo insieme di attività abbiamo dato il nome di ECOSLAB, che significa, appunto, laboratorio economico-sociale. Con cadenza biennale il CRU ha realizzato momenti di presentazione pubblica dei propri lavori, di incontro e di discussione fra le Istituzioni e le parti sociali.
Questi lavori e questi momenti hanno l’ambizione di contribuire ad arricchire il dibattito regionale, in rapporto a singoli comparti dell’attività di governo (come il welfare, che vede proprio nelle regioni uno dei principali livelli di governo di questa problematica) o momenti complessivi della stessa, come il Patto per il lavoro sottoscritto dalle parti sociali nel 2014 e di cui si propone oggi un rinnovo ed un adeguamento, a maggior ragione alla luce delle scelte progettuali da compiere per sostanziare di contenuti il PNRR.”
Muove da questa consapevolezza, esplicitata in premessa, la scelta del CRU Lazio di elaborare un documento preliminare finalizzato alla realizzazione di un “Patto per il lavoro e la sostenibilita’” della regione Lazio. Questo patto assumerebbe un’importanza ancora maggiore alla luce delle scelte da compiere con il PNR.R
L’occasione della stesura di quest’ultimo documento, elaborato con il contributo qualidficato del Prof. Giuseppe Roma, ha messo in evidenza la peculiarità del CRU Lazio.
E’ anche importante rilevare l’accresciuta rappresentatività del CRU in questa regione che ha allargato la partecipazione oltre che delle organizzazioni storiche (CGIL, CISL, CNA, Confesercenti, CIA, Legacoop, UIL) anche di Confcooperative, AGCI, Unindustria Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo. Ai lavori partecipa inoltre la Camera di Commercio di Roma.
Questa ampia composizione rende il CRU del Lazio un unicum perché non c’è un altro luogo in cui una così ampia rappresentanza delle parti sociali può incontrarsi e dialogare, dibattere sui temi economici e sociali che riguardano il territorio della nostra Regione. Questa condizione ha permesso, attraverso un processo di forte condivisione, di produrre, per la prima volta, un documento programmatico per lo sviluppo del Lazio, in particolare dopo la pandemia, che le associazioni datoriali e i sindacati confederali presenti nel CRU Lazio offrono alla discussione con la Regione.
Si apre quindi una prospettiva nuova per i CRU che non potendo e non volendo sostituirsi o aggiungersi alle parti sociali che lo compongono può diventare però il luogo nel quale realizzare momenti di sintesi non soltanto su singoli argomenti come già avviene in altri luoghi ma sulla costruzione di una visione comune su come il nostro Paese e soprattutto il nostro territorio deve cambiare se vuole rispondere alle sollecitazioni che l’Europa ci fa, se vogliamo stare al passo con gli altri paesi europei, se vogliamo diminuire le diseguaglianze per realizzare quella giustizia sociale a cui tutti aspiriamo.
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Senza sovrapporsi agli ambiti di competenza delle parti sociali (la concertazione e la contrattazione, la sottoscrizione di patti e programmi con le Istituzioni Regionali, metropolitane e territoriali) il CRU del Lazio intende svolgere un’attività di individuazione e di approfondimento di possibili strategie e politiche regionali per lo sviluppo sostenibile, di monitoraggio delle scelte pubbliche nei diversi campi che riguardano la vita delle persone, dei lavoratori e delle imprese. Un luogo, quindi, di ricerca, di analisi unitaria, di individuazione di temi per lo sviluppo economico e per l’innovazione sociale.
A questo insieme di attività abbiamo dato il nome di ECOSLAB, che significa, appunto, laboratorio economico-sociale. Con cadenza biennale il CRU ha realizzato momenti di presentazione pubblica dei propri lavori, di incontro e di discussione fra le Istituzioni e le parti sociali.
Questi lavori e questi momenti hanno l’ambizione di contribuire ad arricchire il dibattito regionale, in rapporto a singoli comparti dell’attività di governo (come il welfare, che vede proprio nelle regioni uno dei principali livelli di governo di questa problematica) o momenti complessivi della stessa, come il Patto per il lavoro sottoscritto dalle parti sociali nel 2014 e di cui si propone oggi un rinnovo ed un adeguamento, a maggior ragione alla luce delle scelte progettuali da compiere per sostanziare di contenuti il PNRR.”
Muove da questa consapevolezza, esplicitata in premessa, la scelta del CRU Lazio di elaborare un documento preliminare finalizzato alla realizzazione di un “Patto per il lavoro e la sostenibilita’” della regione Lazio. Questo patto assumerebbe un’importanza ancora maggiore alla luce delle scelte da compiere con il PNR.R
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E’ anche importante rilevare l’accresciuta rappresentatività del CRU in questa regione che ha allargato la partecipazione oltre che delle organizzazioni storiche (CGIL, CISL, CNA, Confesercenti, CIA, Legacoop, UIL) anche di Confcooperative, AGCI, Unindustria Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo. Ai lavori partecipa inoltre la Camera di Commercio di Roma.
Questa ampia composizione rende il CRU del Lazio un unicum perché non c’è un altro luogo in cui una così ampia rappresentanza delle parti sociali può incontrarsi e dialogare, dibattere sui temi economici e sociali che riguardano il territorio della nostra Regione. Questa condizione ha permesso, attraverso un processo di forte condivisione, di produrre, per la prima volta, un documento programmatico per lo sviluppo del Lazio, in particolare dopo la pandemia, che le associazioni datoriali e i sindacati confederali presenti nel CRU Lazio offrono alla discussione con la Regione.
Si apre quindi una prospettiva nuova per i CRU che non potendo e non volendo sostituirsi o aggiungersi alle parti sociali che lo compongono può diventare però il luogo nel quale realizzare momenti di sintesi non soltanto su singoli argomenti come già avviene in altri luoghi ma sulla costruzione di una visione comune su come il nostro Paese e soprattutto il nostro territorio deve cambiare se vuole rispondere alle sollecitazioni che l’Europa ci fa, se vogliamo stare al passo con gli altri paesi europei, se vogliamo diminuire le diseguaglianze per realizzare quella giustizia sociale a cui tutti aspiriamo.
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