Ecoslab 2023. Presentata la ricerca “Turismo a Roma e nel Lazio: rilevanza economica e convivenza sociale”

Nell’ambito della Sesta edizione di EcosLab – Laboratorio biennale dello sviluppo economico e sociale del Lazio, il Consiglio Regionale Unipol del Lazio ha presentato presso Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Roma la ricerca “Turismo a Roma e nel Lazio: rilevanza economica e convivenza sociale” realizzata da RUR (Urban Research Institute).

La ricerca è stata illustrata dal prof. Giuseppe Roma, Presidente della RuR, Vice Presidente Touring Club Italiano (la ricerca è scaricabile qui, le slide della presentazione qui) alla presenza della consigliera delegata dal Sindaco di Roma, assessore Monica Lucarelli.

Sono intervenuti Lorenzo Tagliavanti, Presidente CCIAA Roma e Alberto Civica, Presidente CRU Lazio. 

Un primo approfondimento tematico ha riguardato La ripresa del turismo: Roma e Lazio nel contesto generale con Monica Lucarelli, Assessore politiche di sicurezza, attività produttive, pari opportunità del Comune di Roma, Enrico Coppotelli, Segretario Generale Cisl Lazio e Valter Giammaria, Vice Presidente Ente Bilaterale Turismo del Lazio. 

Successivamente è stato analizzato Il sovraccarico di domande e l’impatto sui residenti da parte di Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda del Comune di Roma, Natale Di Cola, Segretario Generale CGIL di Roma e Lazio e Giorgio Marchegiani, Amministratore Delegato Gruppo UNAHOTELS.

I lavori si sono conclusi con l’intervento di Marisa Parmigiani, Responsabile Sustainability Gruppo Unipol e Direttrice Fondazione Unipolis.

La mattinata è stata coordinata da Emanuele Nuccitelli, Vice capo redattore agenzia Dire.

 


Non ballo da sola 2023

La panchina rossa è un simbolo che Gruppo Unipol ha adottato per evocare l’impegno a diffondere la cultura della difesa delle donne da una violenza di genere odiosa e purtroppo ancora molto ricorrente. Questa mattina, alla presenza di Benedetta Albanese, Assessora ai diritti e pari opportunità, sicurezza urbana del Comune di Firenze e di Enrico San Pietro, Group Insurance General Manager Unipol Gruppo, una nuova panchina rossa è stata collocata nei pressi della sede fiorentina della compagnia assicurativa, in Piazza della Libertà.

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, CUBO, il museo d’impresa del Gruppo Unipol, con il patrocinio del Comune di Firenze ha organizzato per il quinto anno Non ballo da sola, una rassegna di iniziative e eventi per sensibilizzare il pubblico a riflettere su questo tema molto sentito.

La giornata, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999, nasce dall’assunto che la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani. Ancora oggi, in Italia il numero delle donne vittime di violenza continua ad essere molto esteso così come anche il fenomeno della violenza contro le donne nei luoghi di lavoro. Secondo gli ultimi dati del Ministero degli Interni, nei primi nove mesi del 2023, sono 80 i femminicidi avvenuti in Italia, di cui 65 sono state uccise in contesti familiari o affettivi e di queste 41 dai partner o ex compagni.

La panchina, rossa come il colore del sangue, reca la frase “L’amore genera amore e non violenza” e 1522, il numero verde che accoglie le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di abusi e stalking. Questa panchina segue la prima inaugurata nel 2019 nei giardini di Porta Europa a Bologna, la seconda installata nel 2020 nella piazza della Torre Unipol a Bologna e la terza collocata nel 2021 presso THE DAP - Dei Missaglia Art Park a Milano, la quarta nel 2022 a Torino in Galleria San Federico, tutte realizzate in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità del comparto assicurativo del Gruppo Unipol e la Fondazione Libellula.

Questo il programma di tutte le iniziative promosse dal Gruppo Unipol per questa occasione.


Inaugurato Porto e Città: con la realtà virtuale alla scoperta del porto di Genova

Inaugurata l’installazione permanente presso il Galata Museo del Mare del progetto Porto e Città, promosso dal CRU Liguria.Attraverso un simulatore è possibile vivere in maniera virtuale le attività del Porto. 

Porto e Città si sono incontrati nella realtà virtuale di un simulatore digitale. Nel corso della mattinata odierna è stato presentato al Galata Museo del Mare di Genova il progetto “Porto e Città”, promosso dal Consiglio Regionale Unipol – CRU della Liguria, e inaugurata l’installazione permanente che consente di vivere un’esperienza unica alla scoperta del Porto merci del Capoluogo ligure. A partire da giovedì 23 novembre, l’installazione è accessibile al pubblico, che potrà scoprire in prima persona tutte le attività che si svolgono nel Porto attraverso l’utilizzo di un visore di realtà virtuale.

Il progetto interattivo, che ha coinvolto le associazioni aderenti al CRU della Liguria, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, la Camera di Commercio di Genova e il Mu.MA Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, ha l’obiettivo di restituire ai genovesi e a tutti i visitatori interessati all’economia del mare una rappresentazione realistica del dinamismo e della vivacità dell’attività portuale.   

L’installazione è collocata in uno spazio dedicato presso il piano terra del Galata Museo del Mare, ed è stata realizzata con il prezioso supporto del Dipartimento Information Technology di SIAT, società assicurativa del Gruppo Unipol specializzata nelle assicurazioni trasporti, partner e membro anch’essa del CRU Liguria.

“Grazie alla collaborazione con il Galata Museo del Mare e delle Migrazioni, il simulatore viene ora installato presso la sede del Museo, una location che permette di sottolineare la grande connessione tra la storia della nostra regione, delle migrazioni, del lavoro e della globalizzazione e la contemporaneità.” – spiega Mattia Rossi, Presidente CRU Liguria – “Vogliamo ringraziare le Istituzioni coinvolte e tutte le Associazioni del CRU Unipol della Liguria che hanno creduto in questo progetto e SIAT che ha reso concretamente possibile la sua realizzazione.”

“SIAT, quale Compagnia genovese parte del Gruppo Unipol e specializzata nell’assicurazione trasporti ha aderito da subito e con entusiasmo al progetto Porto e Città.” – sottolinea Vittorio Pini, Amministratore Delegato di SIAT Società Italiana di Assicurazioni e Riassicurazioni P.A. “Questo perché all’interno del progetto sono racchiusi vari contenuti che rappresentano la nostra storia, il nostro business e i nostri valori. Parliamo di mare, navi, banchine, containers, lavoro, persone, sicurezza, ambiente, sostenibilità, digitalizzazione, futuro e Genova. Porto e Città è un progetto che parla di tutto questo e che lo presenta in modo innovativo ai visitatori del Galata Museo del Mare. Esso inoltre rappresenta un’ulteriore spinta verso la valorizzazione del Museo, di Genova e di tutti i partner che hanno creduto in questo progetto e hanno lavorato insieme per contribuire ad unire il primo porto italiano con la città che lo ospita, un percorso non semplice ma che passa anche attraverso la conoscenza di quanto accade proprio nel porto di Genova”.

“La storia del Porto di Genova” – commenta Nicoletta Viziano, Presidentessa del Mu.MA “è uno dei soggetti principali del nostro Museo. A partire dal pian terreno dove è situata la sala dedicata al Porto di Genova tra Medioevo ed età moderna, fino ad arrivare al terzo piano dove è allestita la Sala degli Armatori, dove il porto in età contemporanea rappresenta il contesto dove le diverse compagnie hanno operato. Da segnalare infine il simulatore di pilotaggio dove è possibile cimentarsi ai comandi e provare le manovre di guida. Questa nuova postazione” – conclude la Presidente Viziano aggiunge un’ulteriore opportunità per i nostri visitatori di andare alla scoperta del Porto di Genova nei giorni nostri. Ringrazio quindi CRU Liguria per aver scelto di accrescere il percorso museale del Galata Museo del Mare”.

“Ringraziamo il CRU e gli altri enti coinvolti per aver creduto in questa iniziativa che ha visto l’AdSP partecipare come partner attivo fornendo materiali storici e indicazioni tecniche per lo sviluppo del simulatore.” – ha dichiarato Paolo Piacenza, Commissario straordinario dell’AdSP del Mar Ligure Occidentale – “Il porto è il motore socio-economico della città e l’AdSP sta investendo molto negli ultimi anni non solo nelle opere infrastrutturali ma anche in interventi mitigativi e di riqualificazione delle strutture esistenti in accordo con le sfide della sostenibilità. Questo progetto rappresenta un tassello importante in questa direzione contribuendo ad avvicinare il porto alle comunità che lo ospitano.”

“Le ragioni per cui la Camera ha voluto condividere questo progetto sono tante.” – spiega Luigi Attanasio, Presidente della Camera di Commercio di Genova “Prima di tutto perché arricchisce il già vasto del patrimonio del Galata Museo del Mare con una nuova attrazione interattiva; poi perché propone ai visitatori un’esperienza di realtà virtuale davvero unica, che qualifica ulteriormente la nostra città come una destinazione turistica “smart”; infine, perché valorizza il ruolo storico del nostro porto e al tempo stesso offre una rappresentazione molto realistica di quello che significa oggi entrare in un terminal contenitori”.

“Il progetto Porto e Città è una declinazione virtuosa di quello che i Consigli Regionali Unipol fanno.” – sottolinea Maria Luisa Parmigiani, Responsabile Sustainability per il Gruppo Unipol e Direttrice della Fondazione Unipolis – “Si tratta di azioni di promozione territoriale che creano valore condiviso a beneficio della comunità, all’interno di un quadro complessivo di sviluppo sostenibile. Attraverso l’impegno dei nostri stakeholder presenti nel CRU Liguria, da un lato, e il decisivo coinvolgimento di importanti protagonisti economici, sociali e culturali della città, insieme alle istituzioni locali, è stato possibile realizzare uno strumento di conoscenza a disposizione dei genovesi e di tutti i visitatori del bellissimo Museo Galata.  Come Gruppo Unipol, siamo soddisfatti di aver messo a disposizione risorse mirate che hanno permesso, insieme ad altre, di realizzare tutto questo.”

“Un progetto che vuole restituire un’immagine realistica e dinamica dell’attività portuale avvicinando Genova alla realtà di quello che è uno dei principali asset locali e nazionali.” – commenta Francesco Maresca, Assessore al Patrimonio, Porto, Mare e Pesca del Comune di Genova “Desidero ringraziare tutte le istituzioni e le associazioni coinvolte, nonché la società SIAT, per aver reso possibile questa iniziativa, che dimostra il grande impegno nel promuovere la comprensione e la valorizzazione di un elemento fondamentale per la nostra comunità come il porto di Genova.”

“Il progetto che si inaugura oggi è a tutti gli effetti una operazione di storia, e il visore voluto dal CRU Unipol ce lo farà vedere. E Interagiremo con il porto nel passato e nel presente, e ci prepareremo a farlo anche in futuro.” – dichiara Giovanni Toti, Presidente Regione Liguria in un messaggio recapitato – “Per questo va il plauso all’iniziativa del Consiglio Regionale Unipol Liguria, che raccoglie soggetti fondamentali  per il tessuto socioeconomico ligure, ed al partenariato di enti quali la Camera di Commercio di Genova e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, che da sempre operano a favore della compartecipazione tra imprese e istituzioni per l’armonico sviluppo delle relazioni tra porto e città.”

 


Complimenti a Simone Gamberini, nuovo presidente di Legacoop Nazionale

È Simone Gamberini il nuovo Presidente di Legacoop Nazionale. Lo ha eletto per acclamazione la Direzione nominata dal 41° Congresso dell’organizzazione cooperativa. Gamberini succede a Mauro Lusetti.

Bolognese, 49 anni, dal 2020 Direttore generale di Coopfond, il Fondo mutualistico di Legacoop, Gamberini negli anni precedenti è stato Direttore di Legacoop Bologna e, dal 2004 al 2014, Sindaco di Casalecchio di Reno.

Su proposta di Gamberini, la Direzione ha eletto vicepresidenti Attilio Dadda, presidente di Legacoop Lombardia e membro del board dell’International Cooperative Alliance e Eleonora Vanni, presidente Legacoopsociali. La Direzione ha inoltre approvato la proposta di Gamberini di affidare a Gianluigi Granero, già direttore Area promozione e Workers Buyout di Coopfond, l’incarico di direttore LegacoopFranco Mognato è stato confermato nell’incarico di amministratore.

“La sfida decisiva per la cooperativa”, ha detto Gamberini nel suo intervento, “riguarda la propria identità distintiva, la vocazione a tenere insieme interessi individuali di socie e soci e quelli collettivi delle cooperative e delle comunità, per rispondere a bisogni di uguaglianza e di tutela delle persone più deboli. Con la scommessa di sempre: generare quotidianamente efficienza e solidarietà, continuare l’esercizio della funzione sociale che ci è stata affidata dalla Costituzione e contribuire a ricostruire un nuovo ascensore sociale, che deve garantire un altro rapporto tra qualità della vita e qualità del lavoro, ridurre gli attuali gap di genere e generazione e favorire pari opportunità di partecipazione e crescita per tutti. In questi termini, il movimento cooperativo può partecipare da vero protagonista e da attore dell’economia sociale di stampo europeo. Rimettendo la cooperazione al centro dell’agenda politica ed economica del Paese, candidandoci a rappresentare un’opportunità per la sua crescita inclusiva e sostenibile”.

“In concreto”, ha sottolineato Gamberini, “questo significa candidarsi ad essere attori della transizione ecologica e della sostenibilità, con le nostre filiere dell’agroalimentare, i processi di economia circolare cooperativa, le eccellenze in tema di riuso e riciclo, i processi di rigenerazione urbana, sociale e culturale. Attori della transizione energetica, con una decisa azione di promozione di comunità energetiche rinnovabili in forma cooperativa; di riduzione dei consumi energetici; di organizzazione in cooperativa dei consumatori e dei produttori di energie rinnovabili.  Come attori della transizione digitale, che vogliamo democratica e mutualistica, valorizzando le sperimentazioni di piattaforme digitali cooperative per diffonderle su larga scala e dimensione, proponendo il mutualismo digitale, essenziale per il futuro della cooperazione, ma anche per la società nel suo complesso”.

Altro tema centrale dell’impegno dell’organizzazione nei prossimi anni, quello del lavoro. “Vogliamo garantire a chi lavora nelle nostre cooperative”, ha sottolineato Gamberini, “un lavoro dignitoso, ben pagato, nel pieno rispetto dei CCNL. E questo chiama direttamente in causa la responsabilità del settore pubblico, con il quale molte nostre cooperative lavorano: è inaccettabile che questo generi lavoro povero, ricorrendo ad appalti al massimo ribasso più o meno mascherato. Se l’inflazione si stabilizzerà su tassi superiori al passato, va messo un limite invalicabile. Un servizio non può diminuire in valore reale, ma dovrà essere adeguato all’inflazione e agli aumenti contrattuali. Solo così si potrà competere veramente sulla qualità del servizio e non più sul ribasso dei costi, scaricandolo sui lavoratori. Noi non possiamo limitarci a dire che il mercato non consente condizioni migliori; vogliamo invece impegnarci per promuovere un nuovo partenariato tra pubblico, privato e privato sociale. Un partenariato ‘solidale‘ che non veda nella concorrenza l’unica pietra angolare nei rapporti tra pubblica amministrazione e imprese, ma che assegni un valore essenziale alla fiducia reciproca, alla legalità, alla correttezza, alla trasparenza. Occorre, insomma, affermare una prassi di co-programmazione e di co-progettazione che consenta di garantire servizi di qualità senza comprimere i diritti dei lavoratori.

Tanti complimenti e auguri di buon lavoro a Simone Gamberini da tutti i componenti dei CRU Unipol.

Fonte foto: Account Twitter Legacoop Nazionale

 


SI CAMPUS: i giovani protagonisti della transizione green digitale

Le transizioni green e digitali sono in corso e non si fermeranno. L'esito in termini di impatto sociale però non è scontato e dipenderà principalmente da quanto riusciranno ad essere pervasive e inclusive.

Per questo Fondazione Triulza ha dedicato il Social Innovation Campus 2023 che si è svolto l'1 e 2 marzo scorso a Milano con il supporto tra gli altri di UnipolSai, al tema "Transition4All", mettendo insieme giovani, studenti delle scuole superiori, universitari, stakeholder MIND, imprese tech, finanza, startup a impatto, terzo settore, cooperazione, ricerca e istituzioni a confrontarsi e progettare insieme, tenendo come riferimento il quadro europeo dell'Action Plan for the Social Economy.

Obiettivo dell'UE, definire e promuovere un'economia sociale di nuova generazione che vada oltre il perimetro del terzo settore e che riguardi tutto il sistema economico. "Oggi le istituzioni Europee richiamano quotidianamente al paradigma della 'twin transition', che unisce green e digitale, riconoscendo un enorme spazio di opportunità a tecnologia, dati e innovazione nella risposta alle sfide sociali ed ambientali - ha detto Mario Calderini, professore ordinario del Politecnico di Milano e presidente del comitato scientifico della Social Innovation Academy in Mind aprendo i lavori della quarta edizione del Campus - La costruzione di un nuovo modello di economia sociale, protagonista dell'innovazione sociale e tecnologica è centrale per rendere questa 'twin transition' più giusta ed inclusiva."

Il digitale per l'inclusione scolastica, il virtuale per il benessere di tutti e per la cura della depressione, la tele riabilitazione in aree interne, il counseling genetico virtuale, la misurazione e l'abbattimento della CO2 in settori quale il digitale e la logistica, il riuso innovativo delle plastiche e degli scarti agroalimentari e industriali. Sono alcuni dei progetti innovativi ad impatto sociale e ambientale illustrati durante i lavori  da studenti, giovani imprenditori e ricercatori che hanno anche posto le loro questioni sulle competenze professionali per il futuro e sulla transizione inclusiva ai partner del Campus: dagli stakeholder di Mind - Università degli Studi di Milano, Politecnico di Milano, Human Technopole, Gruppo San Donato, Arexpo e Lendlease - ai main partner Umana, UniCredit, UnipolSai e i tre fondi mutualistici Cooopfond, Fondo Sviluppo e General Fond.

Tecnologie inclusive per la salute, energia, smart cities e cultura sono ambiti che confermano la trasversalità e multidisciplinarietà delle transizioni su cui si sono concentrati i workshop del pomeriggio  della prima giornata che hanno trattato diversi temi. Digital health integrato e medicina territoriale è stato promosso da AstraZeneca, e il tema è stato approfondito anche dal Consorzio SCC Innovation Hub & Living Lab, mentre il Gruppo San Donato ha proposto laboratori per le scuole sull'intelligenza artificiale in medicina.

Il rapporto tra tecnologia, arte e smart city è stato oggetto di due webinar promossi nell'ambito della Federated Innovation @Mind da Valore Italia, Cisco, Schneider Electric e WindTre.  Anche il tema della finanza, che ha un ruolo fondamentale nelle transizioni, è stato affrontato al Campus nel workshop di Azimut sulla democratizzazione degli investimenti e in quello di Fondazione Social Venture Giordano Dell'Amore sugli investimenti ad impatto.  "Le transizioni e le trasformazioni che stiamo vivendo mettono in luce la diversificazione degli ambiti di sviluppo e di applicazione e l'importanza della collaborazione tra mondi diversi - ha sottolineato Massimo Minelli, presidente di Fondazione Triulza -  Al Campus ci sono tutti: profit, no profit, pubblico e privato ma soprattutto le nuove generazioni a cui chiediamo di proporre le soluzioni. A tutti noi il compito di dare ai giovani gli strumenti e di ascoltare le loro soluzioni. Quello che si progetta e si sperimenta in Mind diventa patrimonio per lo sviluppo sostenibile del paese".

Mind - il distretto dell'innovazione a Milano -  è infatti il laboratorio in cui sperimentare il nuovo modello di economia sociale con al centro le startup ad impatto, le cooperative e le imprese sociali innovative, stimolando la domanda di tecnologia per accelerare i processi di innovazione e capacity building di queste realtà. Se ne è parlato tra l'altro in diversi incontri tra cui quello su Cooperazione Digitale, dell'Alleanza Cooperative Italiana in collaborazione con Google; quello sulle novità del percorso UniCredit Start Lab e il progetto pilota Matchis che mette assieme Fondazione Triulza, Plusvalue e Finlombarda.

Le sfide e opportunità delle transizioni energetiche e green per le città e i territori, sono state affrontate negli incontri di UnipolSai, del Gruppo Cap, di Avis e in diversi laboratori per gli studenti.  Il tema della transizione delle giovani generazioni tra studio e lavoro è stato al centro dell'incontro di Umana "Presente Futuro: una generazione in transito" e dell'incontro internazionale di Arexpo sul ruolo dei giovani nei processi di innovazione, partendo dal modello sviluppato nel Québec. Da questo Stato del Canada anche un supporto e un riconoscimento concreto al Social Innovation Campus di Fondazione Triulza, che è stato sostenuto dalla Delegazione del Québec a Roma per promuovere lo scambio e la collaborazione tra le due realtà.  Su tutte queste tematiche stanno ora lavorando 18 team di scuole superiori di tutt'Italia impegnati in due Hackathon, uno in presenza e uno a distanza, i cui risultati sono stati presentati nella seconda giornata del campus.

Nel secondo giorno di lavori  inoltre è proseguito il programma culturale, con i laboratori dedicati alle scuole superiori di II grado e universitari, e alla presentazione dei progetti selezionati del Contest Social Tech per cooperative e startup innovative ad impatto. A chiudere il Campus il secondo pomeriggio è stata la premiazione dei progetti vincitori dei 2 Hackathon e del Contest Social Tech.

Alla prima giornata di lavori del Social Innovation Campus 2023 hanno partecipato oltre 700 persone.  Il Social Innovation Campus è un'iniziativa lanciata nel 2019 dal comitato scientifico della Social Innovation Academy di Fondazione Triulza in Mind presieduto dal professore del Politecnico di Milano - Tiresia Mario Calderini. Il Campus è organizzato dalla prima edizione in collaborazione con le ancore di Mind: Arexpo, Lendlease, Human Technopole, Gruppo San Donato, Università degli Studi di Milano e Politecnico di Milano. L'edizione 2023 è realizzata con il supporto di UnipolSai e in partnership con Coopfond, Fondosviluppo, General Fond, Umana, UniCredit, - come main sponsor -; AstraZeneca, Azimut, Gruppo CAP, Cisco, CVing, Planet Smart City, Schneider Electric, Valore Italia, WINDTRE - come sponsor. Ha ottenuto il contributo e il patrocinio della Regione Lombardia, e il patrocinio di ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano.  Il programma culturale è promosso in collaborazione con numerosi content partner: ACRA, AIL, AVIS Regionale Lombardia, Cariplo Factory, CDO Milano, Cesvip Lombardia, Consorzio Nazionale CGM, CSVnet Lombardia, CSV Milano, Delegazione del Québec a Roma, Salone della CSR e dell'Innovazione Sociale,  Diesis Network, Distretto33, Enaip Lombardia, European Commission's Joint Research Centre, Finlombarda, Fondazione Cariplo, Fondazione Social Venture GDA, IreCoop Lombardia, Legambiente Lombardia, Manager Italia, Net, SCC Innovation Hub & Living Lab Network. Con il supporto tecnico di Epson, Grana Padano, Mimesi - Media Intelligence, Zero Impack.


CreAree: Culturmedia premia la Cooperativa Risguardi di Campobasso

Doppio premio per il Molise cooperativo che al 2° Congresso Nazionale di CulTurMedia del 22 febbraio si è distinto con il lavoro e la presenza della cooperativa Risguardi di Campobasso, la prima ad aprire una libreria indipendente in collaborazione con Librerie Coop e con il sostegno dei CRU Unipol  tramite il progetto CreAree.

Durante l’evento rivolto alle cooperative del settore Cultura, Turismo e Comunicazione, infatti, i tre giovani intraprendenti e coraggiosi che hanno deciso di investire sulla cultura sono stati premiati dalla Presidente di Culturmedia, Giovanna Barni, e dalla Presidente della commissione Pari Opportunità Annalisa Casino, come cooperativa più giovane del comparto Culturmedia. E non solo: per i tre giovani si sono aperte le porte del Salone del libro di Torino. A ritirare il premio per la cooperativa Risguardi c’era Ilaria Gallace.

Grazie alla loro idea a Campobasso, in pieno centro, esiste ora uno spazio vivo dove incontrarsi, scambiare opinioni, partecipare a laboratori e trovare libri per tutti e per ogni gusto. Accanto ai libri dei grandi editori si possono trovare cataloghi proposti da case minori. Inoltre, con il supporto del CRU Molise, nell'ambito di CreAree e in collaborazione con Just.Mo., è in fase di sviluppo un progetto per portare attenzione alla lettura e servizio consegna libri anche su alcuni comuni del Fortore.

Grande soddisfazione per i tre ragazzi che, con il supporto di Legacoop Molise che ha messo a disposizione la rete degli stakeholder e ogni strumento utile per supportare la loro iniziativa, hanno partecipato ad un bando pubblico, hanno ottenuto un finanziamento e puntato coraggiosamente sulla cultura.

La loro esperienza, con quella di altre realtà locali del territorio italiano, è stata spunto di riflessione e confronto su ruolo e valori del modello cooperativo oggi, con uno sguardo alle esigenze e alle prospettive del futuro. Al Congresso nazionale di CulTurMedia per il Molise era presente Chiara Iosue, presidente regionale Legacoop e Nella Rescigno della cooperativa Just.Mo.

Guarda il video della premiazione

https://youtu.be/27-efQ9hxdw?t=11785


Il CRU dell'Umbria rinnova la presidenza e guarda all'Europa

Il 15 febbraio scorso, nella sede di Perugia della Cisl, si è riunito il Consiglio Regionale Unipol dell'Umbria, con la presenza della referente del Centro Italia Elena Torri e del Responsabile Nazionale Fausto Sacchelli.

La riunione, la prima dell'anno, si è articolata su tre punti principali:

  • riflessione sul PNRR e sue ricadute sul territorio Umbro.
  • analisi delle attività svolte dal CRU e una primo ragionamento sui progetti per il 2023
  • nuova organizzazione interna del CRU

In particolare si è deciso di focalizzare la prossima attività su progetti riguardanti le aree interne e le aree interessate dal sisma 2016.
Inoltre, per le particolari caratteristiche del CRU di questa regione, da parte dei suoi componenti, si è evidenziata la volontà di attivare relazioni e una particolare attenzione all'Europa, intesa come spazio di confronto e di collaborazioni sulle tematiche delle aree interne. Un CRU che apre i suoi confini regionali, che intende continuare ad essere attore dello sviluppo del Centro Italia e che si sente europeo.

Un altro momento significativo della riunione è stato il passaggio di consegne del presidente Filippo Ciavaglia, esponente della CGIL, alla nuova presidente Valeria Cardinali, Direttrice di Confapi Perugia.
Si tratta di una tappa importante nel percorso di allargamento e di ingaggio di nuovi stakeholder che i CRU hanno lanciato da un anno a questa parte su tutto il territorio nazionale. Insieme all'impegno per una progressiva e decisa azione per la parità di genere all'interno dell'intera rete CRU, altro obiettivo sul quale si sta lavorando con determinazione.

Il CRU si riunirà nuovamente nelle prossime settimane per definire e approvare il piano dei lavori dell'anno e chi, per i singoli progetti proposti, ne farà da riferimento.

"Come responsabile nazionale dei CRU - ha detto Fausto Sacchelli intervenendo all'incontro - voglio esprimere un riconoscimento sincero e un grazie di cuore a Filippo Ciavaglia, al quale chiediamo la disponibilità a continuare a collaborare con noi, per l'impegno che in questi due anni e mezzo ha saputo mettere nella sua azione di ricostruzione del CRU Umbria. Con il suo lavoro, l'Umbria ha potuto riavere un luogo di riflessione e di progettazione che vede coinvolti tanti soggetti diversi proiettati nella sfida della sostenibilità. Filippo Ciavaglia ha saputo fare questo con lungimiranza e in piena sintonia con l'intero Consiglio Regionale Unipol. Sono certo che Valeria Cardinali, con la sua personalità e le sue capacità, saprà far fare nuovi passi avanti a questo percorso che caratterizza positivamente il CRU Umbria".


1 e 2 marzo, torna il Social Innovation Campus di Fondazione Triulza

Mancano pochi giorni all’inizio del Social Innovation Campus in PRESENZA nella Social Innovation Academy di MIND – Milano Innovation District, promosso da Fondazione Triulza: il primo Campus italiano sull’Innovazione Sociale che ha coinvolto nelle sue tre prime edizioni circa 14.000 persone. I protagonisti sono studenti, giovani, realtà del terzo settore e dell’economia civile, imprese profit, finanza, università e centri di ricerca, istituzioni ed ecosistema MIND.

La quarta edizione si svolgerà mercoledì 1 e giovedì 2 marzo e sarà dedicata al tema delle transizioni, da quella ecologica a quella digitale, giuste e inclusive.

Sul sito del Social Innovation Campus è Online tutto il Programma Culturale, costruito in collaborazione con i partner del Campus. La partecipazione è gratuita e aperta tutti. È richiesta la registrazione:

L’evento di apertura, che si terrà mercoledì 1 marzo dalle ore 10:00 (clicca per partecipare), ben rispecchia lo spirito del Campus mettendo a confronto giovani studenti, ricercatori e imprenditori con progetti ad impatto con rappresentanti delle istituzioni, imprese, organizzazioni no-profit e mondo dell’università e della ricerca.

Oltre 500 studenti delle scuole superiori di II grado e universitari poi animeranno gli spazi della Social Innovation Academy e del Piscopia Corner – Augmented Education Lab in MIND durante le due giornate per partecipare al percorso hackathon (10 team partecipanti) e al programma di visite e laboratori in presenza organizzati con i partner. Centinaia di studenti di tutta Italia seguiranno invece il percorso hackathon online e il palinsesto di laboratori online di orientamento e tematici in linea con i percorsi PCTO e di educazione alla cittadinanza.

Il Social Innovation Campus è un’iniziativa di Fondazione Triulza in collaborazione con le ancore di MIND: Arexpo, Lendlease, Human Technopole, Gruppo San Donato, Università degli Studi di Milano, Politecnico di Milano.
Realizzato con il supporto di UnipolSai e in partnership con Coopfond, Fondosviluppo, General Fond, Umana, UniCredit, – come main sponsor -, AstraZeneca, Azimut, Gruppo CAP, CISCO, CVing, Planet Smart City, Schneider electric, Valore Italia, WINDTRE – come sponsor.  In collaborazione con numerosi content partner: AIL, Avis Regionale Lombardia, Cariplo Factory, Cdo Opere Sociali, Cesvip Lombardia, Consorzio Nazionale CGM, Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, CSVnet Lombardia, CSV Milano, Diesis Network, Distretto33, Finlombarda, Fondazione Cariplo, Fondazione Enaip, Lombardia EU Science Hub – Joint Research Centre, Fondazione Social Venture GDA, Manager Italia, Net, SCC Innovation Hub & Living Lab Network. Con il contributo e il patrocinio di Regione Lombardia. Con il patrocinio di ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Città metropolitana di Milano, Comune di Milano.


IL GRUPPO UNIPOL SOSTIENE LA MOSTRA “CARLO ALBERTO DALLA CHIESA: L’UOMO, IL GENERALE 1982-2022”

È stata inaugurata ieri a Palazzo Reale, alla presenza di rappresentanti istituzionali e dell’Arma dei Carabinieri, l’edizione milanese di “Carlo Alberto Dalla Chiesa: l’Uomo, il Generale 1982-2022”.

Per Unipol, che ha sostenuto quest’iniziativa per tener vivo il ricordo del personaggio, era presente Vittorio Verdone, Direttore Communication & Media Relations “ E’ importante per il nostro Gruppo diffondere la conoscenza e sottolineare l’importanza dei valori su cui si fonda la società civile di cui il Generale Carlo Alberto Della Chiesa è stato straordinario interprete”.

La mostra, curata dal giornalista Andrea Pamparana, resterà a Milano fino domenica 26 febbraio 2023, ma è sempre accessibile in formato digitale all'indirizzo mostrageneraledallachiesa.it.Partita da Roma nel settembre scorso, verrà successivamente allestita anche Torino e Palermo. L’iniziativa ha l’obiettivo di far conoscere, alla cittadinanza e soprattutto ai giovani delle scuole, la vita straordinaria di un uomo, Carlo Alberto dalla Chiesa, che fu un “servitore dello Stato”, un Carabiniere che in ogni suo atto ha confermato che il motto dell’Arma “fedele nei secoli” non è uno slogan, ma una predisposizione dell’animo. Fino al sacrificio finale a Palermo, il 3 settembre 1982, nel suo nuovo incarico di Prefetto, dopo aver a lungo combattuto la mafia e contribuito alla sconfitta del terrorismo negli anni di piombo, che hanno tragicamente insanguinato il nostro Paese.

Carlo Alberto Dalla Chiesa rappresenta un punto fermo della nostra storia per il valore professionale e morale dimostrato, portatore di un messaggio di legalità da trasmettere alle nuove generazioni. Lui non si sarebbe certamente definito un eroe, piuttosto una persona integra e attenta a coloro per cui dobbiamo essere massimamente responsabili, come traspare dalle sue parole: “Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli”.