Biennale Ecomomia Cooperativa a Bologna

Si è tenuta a Bologna lo scorso week-end, la prima Biennale dell’Economia Cooperativa, evento di apertura delle celebrazioni per i 130 anni di Legacoop, che proseguiranno nei prossimi mesi toccando altre 14 città italiane.

L’evento, con l’obiettivo di farne un appuntamento fisso e itinerante per il Paese, ha visto l'intervento di politici, imprenditori, economisti e premi Nobel che hanno discusso assieme e con la comunità per disegnare la rotta di un nuovo modello della cooperazione. Un nuovo sistema sociale che si coniughi con uno sviluppo sostenibile.

«La nostra è una porta aperta per avviare un percorso nuovo di contaminazione e trasparenza e un modo diverso e autorevole di rapportarci con istituzioni e collettività, dopo un periodo di forti emergenze per il nostro sistema, riposizionandoci in modo unitario come Alleanza delle cooperative italiane, una casa comune in cui chi la abita si riconosce con una identità chiara», è quello che ha afferma Mauro Lusetti, presidente nazionale Legacoop e Aci.

All'evento sono intervenuti per il Gruppo Unipol Pierluigi Stefanini Presidente e Carlo Cimbri Amministratore Delegato e Direttore Generale.

Pierluigi Stefanini ha introdotto il tema "Lo sviluppo dell'Intangibile e la lotta alle disuguaglianze" (qui la registrazione dell'intervento audio registrato da Radio Radicale) sottolineando tra le altre cose come l'Agenda 2030 rappresenti una straordinaria opportunità per produrre innovazione, mobilitare le migliori energie e produrre benessere condiviso.

Carlo Cimbri è intervenuto invece sul tema "La cooperazione è sfida alla complessità. I nuovi scenari macroeconomici" (qui la registrazione audio) dialogando con l'economista Jean Paul Fitoussi e ha affrontato temi importanti come quelli della globalizzazione, della programmazione politica-economica e della rigidità del sistema Italia.

Ecco alcune foto

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Costa Toscana, il brand per lo sviluppo

Il Consiglio Regionale Unipol della Toscana il 3 ottobre scorso, a Livorno, ha promosso un confronto pubblico sul tema della costa toscana e del suo possibile sviluppo.

Al dibattito, moderato dalla giornalista del Tirreno Ilaria Bonuccelli, hanno partecipato l'assessora al commercio Paola Baldari, il responsabile di CRU-Unipol Aleardo Benuzzi, il direttore del Centro Studi Turistici, Alessandro Tortelli, il presidente CRU-Unipol Toscana, Massimo Biagioni, il presidente della Commissione Costa in Consiglio Regionale, Antonio Mazzeo, il presidente della Commissione Attività Economiche in Regione Toscana ed è stato concluso dal presidente del Gruppo Unipol, Pierluigi Stefanini. Stefanini ha ricordato come sia essenziale "partire dalla forze vive, reali, di questo territorio e ragionare con loro sulle prospettive",  cercando di "stimolare un confronto ricordando che lo sviluppo ha bisogno di più componenti facendo in modo che l'attività economica, che è fondamentale, incontri i bisogni sociali e salvaguardi l'ambiente." Anzi l'ambiente deve essere usato "come veicolo e come valore per il traino dello sviluppo" in un'ottica medio-lungo periodo.

Tra le proposte scaturite dal convegno ci sono anche aumentare la dimensione media delle imprese ricettive, favorire l'aggregazione di impresa, superare i problemi infrastrutturali dei trasporti e la stagionalità nell'offerta turistica.

Ecco alcune foto dell'evento

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Progetto PO 390-410

Bellezza Italia è il progetto di Legambiente e Unipol che ha un obiettivo concreto: valorizzare i luoghi e le esperienze più qualificanti del Paese, sia dal punto di vista sociale che ambientale. Grazie al sostegno di Unipol Legambiente realizzerà, nel corso degli anni, progetti di recupero e riqualificazione di aree del nostro Paese penalizzate da fenomeni di degrado ambientale e sociale.

Giovedì 6 ottobre alle ore 11 a Rocca di Roccabianca, ci sarà la presentazione del progetto "PO 390-40".

Nel corso dei decenni passati si è assistito alla progressiva vendita di gran parte dei terreni di golena del fiume Po: terreni acquisiti da privati per destinarli principalmente a culture intensive che hanno contribuito a modificare il tracciato naturale del fiume e alla progressiva perdita di biodiversità, riducendone l’efficienza ecologica. L'intento di Legambiente è quello di avviare un primo e sperimentale tratto di Parco Fluviale per iniziare un processo di riappropriazione di queste aree da parte della cittadinanza. Nello specifico il progetto mira alla tutela e valorizzare naturalistica e sociale attraverso la riscoperta dei luoghi che diventeranno aule didattiche all’aperto per coinvolgere le scuole in percorsi di educazione ambientale, per ricerche ecologiche e idrobiologiche; alla realizzazione di percorsi ciclo-pedonali, aree di sosta e sport acquatici, in particolare canottaggio che coinvolgerà, grazie alla collaborazione della Polisportiva Gioco Parma, anche persone con disabilità. Saranno ripristinati i percorsi interni al Parco, le storiche carraie che sono da sempre utilizzate per accedere alla golena del fiume e che ricadono nei comuni di Roccabianca, Polesine Zibello e Villanova sull’Arda. Il progetto si inserisce in un contesto molto più ampio. Legambiente è, infatti, promotrice di una proposta di candidatura come Riserva MaB Unesco del tratto medio padano del fiume Po.

Il programma della presentazione

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La scheda in PDF del progetto: bellezza_italia_po390-410

 

Foto in evidenza di Chiara Omodei


Asvis: il video della presentazione del primo rapporto sullo sviluppo sostenibile

È stata presentata alla Camera la prima analisi della situazione dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile sottoscritti all’Onu. La relazione di Giovannini e il dibattito con Gozi, Frey, Quadrio Curzio, Spadoni, Quartapelle e Stefanini.
“Con oltre 4,5 milioni di poveri assoluti, un tasso di occupazione femminile inferiore al 50%, oltre 2 milioni di giovani che non studiano e non lavorano; con investimenti in ricerca e sviluppo di poco superiori all’1% del PIL, tassi di abbandono scolastico del 27,3% per i figli di genitori meno istruiti a fronte del 2,7% per i figli di genitori in possesso di laurea e un rapporto tra ricchi e poveri tra i più squilibrati dell’area OCSE; con significative disuguaglianze di genere e un’inaccettabile violenza sulle donne (76 femminicidi dall’inizio dell’anno); un degrado ambientale forte soprattutto in certe zone del Paese e tutte le specie ittiche a rischio; con il 36% di persone che vive in zone ad alto rischio sismico e un’alta mortalità a causa dell’inquinamento atmosferico nei centri urbani; con una transizione troppo lenta alle fonti rinnovabili rispetto agli accordi di Parigi, l’Italia dimostra di essere ancora molto lontana dal percorso di sostenibilità delineato dall’Agenda 2030 e dagli impegni sottoscritti all’ONU un anno fa. Eppure sappiamo di non avere alternative per garantire un futuro al Paese”. Così si è espresso il Portavoce dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Enrico Giovannini, presentando il Rapporto dell’ASviS . Ecco le richieste al Governo. “Proponiamo che il Governo predisponga annualmente un ‘Rapporto sullo sviluppo sostenibile in Italia’ che valuti il percorso del nostro Paese verso gli Obiettivi dell’Agenda 2030, avvii una campagna informativa estesa e persistente nel tempo sui temi dello sviluppo sostenibile e un programma nazionale di educazione allo sviluppo sostenibile, finalizzato a formare le nuove generazioni. Infine, poiché a un anno dalla firma dell’Agenda 2030 il Paese non dispone ancora di una base dati con gli indicatori esistenti per l’Italia tra gli oltre 230 selezionati dalle Nazioni Unite, reiteriamo la richiesta all’Istat di realizzare quanto prima tale strumento e invitiamo il Governo ad assicurare che il Sistema statistico nazionale disponga delle risorse umane e strumentali per elaborare tutti gli indicatori definiti dalle Nazioni Unite, assicurarne la tempestività e il dettaglio, così da massimizzarne l’utilità per tutte le componenti della società”.

Maggiori informazioni sul rapporto sul sito dell'ASVIS

Ecco il video completo della presentazione

 

Scarica il Rapporto Asvis in formato PDF (6MB) asvis_rapporto2016


CNA Piemonte: 40 anni di futuro

Il 25 settembre scorso, Cna ha Piemonte ha festeggiato il 40° Anniversario della sua fondazione. Durante l’evento, sponsorizzato da Unipol Sai e tenutosi presso il Museo dell’Automobile di Torino, è stato presentato il volume intitolato “40 anni di futuro”.

Tanti gli ospiti che hanno preso parte alla mattinata, tra cui segretari e presidenti che hanno fatto la storia della Cna piemontese, parlamentari, assessori, studenti degli istituti tecnici industriali della città e ovviamente una platea di associati e collaboratori con delegazioni di tutte le provincie e rappresentanti di tutte le Unioni di Mestiere, che incarnano le radici stesse dell’organizzazione sul territorio.

La mattinata si è aperta con la presentazione del volume pubblicato per l’occasione da Edizioni del Capricorno, nato da un lavoro di ricerca fortemente voluto dalla CNA regionale, sostenuto tra gli altri da Unipol Sai e scritto dai ricercatori Silvia Inaudi, Cesare Panizza, Davide Tabor e Stefano Musso docente di Storia Contemporanea presso l’Università di Torino, e curatore del libro. Una parte consistente del volume è dedicata al tema della responsabilità sociale dell’impresa e alle iniziative di carattere sociale e culturale, realizzate dal CNA insieme al C.R.U. Piemonte e la Fondazione Unipolis su temi importanti come la sicurezza, il lavoro, il welfare, la solidarietà, la giustizia e la legalità, quest’ ultimo sviluppato in stretta collaborazione con l’associazione Libera di Don Luigi Ciotti.

Stefano Musso ha poi preso parte alla tavola rotonda insieme a Daniele Marini docente di sociologia presso Università di Padova ed editorialista de La Stampa, Luca Ubaldeschi, vicedirettore de La Stampa e Filippo Provenzano, segretario regionale di CNA Piemonte.

Nella seconda parte della mattinata, hanno preso parte alla discussione, insieme a Marini, anche il presidente della regione Sergio Chiamparino, il vicesindaco di Torino Guido Montanari, il presidente della CNA Nazionale Daniele Vaccarino e il presidente regionale Fabrizio Actis.

Chiudendo la mattinata, il presidente regionale Actis ha ringraziato tutti coloro che in questi decenni hanno dato disponibilità, si sono assunti responsabilità e hanno dato un contributo al cambiamento.

Il legame tra  CNA e Unipol è da sempre molto stretto. Come riportato nella prefazione al libro 40° anni di futuro scritta dal Presidente del gruppo Unipol, Pierluigi Stefanini: “La storia della CNA piemontese, oltre che nazionale, e quella di Unipol, sono fra loro significativamente intrecciate, sia direttamente che attraverso i Consigli Regionali Unipol. Il mondo del lavoro e delle PMI, di cui la CNA è un importante rappresentante, hanno rappresentato il mercato di riferimento principale per Unipol Assicurazioni e, ancora oggi, anche dopo la nascita di UnipolSai, ne costituisce una componente imprescindibile. Di questo mondo è permeata la realtà piemontese e la CNA ne è un attore primario: è quindi logico, vorrei dire quasi naturale, che in questa regione tale rapporto abbia trovato e trovi un luogo di collaborazione stretta e approfondita. Attraverso questa pratica, che si è realizzata non solo in quanto la CNA è azionista della Compagnia, ma anche per i rapporti che si sono instaurati sul territorio, in primo luogo quello piemontese, si sono raggiunti importanti obiettivi di reciproco interesse: L’Organizzazione degli artigiani ha potuto sviluppare verso la categoria un servizio assicurativo di qualità, spesso studiato e progettato nei suoi contenuti insieme ai nostri tecnici, mentre Unipol ha potuto raggiungere obiettivi di sviluppo che l’hanno collocata stabilmente come assicuratore di riferimento per gli iscritti alla CNA stessa.”

 

Ecco alcune foto della giornata

Torino 25 09 2016 Museo dell'Automile di Torino Convegno e presentazione del libro "40 Anni di Futuro CNA"

Torino 25 09 2016 Museo dell'Automile di Torino Convegno e presentazione del libro "40 Anni di Futuro CNA"

Torino 25 09 2016 Museo dell'Automile di Torino Convegno e presentazione del libro "40 Anni di Futuro CNA"

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Biennale dell'Economia Cooperativa 7- 9 Ottobre 2016 a Bologna

Dal 7 al 9 ottobre 2016 si terrà a Bologna la prima Biennale dell’Economia Cooperativa, evento di apertura delle celebrazioni per i 130 anni di Legacoop, che proseguiranno nei prossimi mesi toccando le città di Roma, Milano, Palermo, Torino, Genova, Napoli, Trieste, Cagliari, Ancona, Reggio Calabria, Livorno, Udine, Pordenone e Forlì.

 

Maggiori informazioni sul sito www.biennale.coop

Scarica il programma in formato PDF 1,2MB Programma Biennale Economia Cooperativa 2016


Unipol: insieme a Unhcr per fornire cure mediche a rifugiati siriani

Il Gruppo Unipol è a fianco dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) per offrire assistenza sanitaria ai rifugiati siriani in Libano. Un impegno all’azione annunciato da Carlo Cimbri, Unipol Group CEO, alla presenza di Filippo Grandi, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, durante il meeting annuale della Clinton Global Initiative (CGI), che si è svolto dal 19 al 21 settembre a New York.

La partnership tra Unipol e UNHCR consentirà di fornire interventi ospedalieri salvavita e di emergenza – compresi parti naturali o cesarei – ai rifugiati siriani in Libano, il Paese con la più alta concentrazione di rifugiati pro capite al mondo, ovvero oltre un milione di persone a fronte di una popolazione di circa 4 milioni.

L’impegno, della durata di due anni, prevede la copertura del 75% - o del 90% nei casi maggiormente vulnerabili - dei costi di ospedalizzazione dei rifugiati e dei trattamenti che saranno forniti attraverso una rete ospedaliera con la quale UNHCR ha pregressi accordi. La collaborazione tra il Gruppo Unipol e UNHCR comprende inoltre una serie di iniziative di sensibilizzazione rivolte a dipendenti, collaboratori e clienti che potranno contribuire al programma di assistenza sanitaria attraverso una donazione in forma volontaria.

Carlo Cimbri ha ricevuto dalla CGI un Certificato per l’impegno del Gruppo in questa iniziativa e ha commentato: “Nel mondo attuale l’emergenza rifugiati è ormai stabilmente collocata in cima all’agenda mondiale, come emerge chiaramente dagli incontri in corso qui a New York tra i leader globali. Una attenta gestione dell’emergenza e un’azione sulle cause alla base del fenomeno costituisce il presupposto per non disgregare – spesso definitivamente – il tessuto sociale nei Paesi di origine e al tempo stesso per non mettere sotto tensione l’equilibrio dei Paesi ospitanti. In questo contesto Unipol ha deciso di offrire il proprio supporto a chi, direttamente nei Paesi vicini ai luoghi di crisi che alimentano i flussi migratori, si impegna a fornire risposte, protezione e assistenza nonostante la scarsità di mezzi a disposizione”.

La collaborazione tra Unipol e UNHCR si colloca all’interno di un progetto di più ampio respiro che risponde all’appello lanciato nel corso del Vertice delle Nazioni Unite per Rifugiati e Migranti, che si è tenuto il 19 settembre a New York, nell’ambito del quale è stato richiesto ai leader mondiali di elaborare una risposta coordinata e tempestiva alla crisi umanitaria in corso.
“Ci teniamo a esprimere la nostra più sincera gratitudine verso UNIPOL per il suo importante impegno verso i rifugiati siriani – commenta Federico Clementi, direttore della raccolta fondi UNHCR Italia. Un sostegno che non si limita al pur fondamentale aspetto finanziario ma che si estende alla promozione di iniziative di sensibilizzazione dei dipendenti, collaboratori e dei clienti del gruppo. Un aiuto che consideriamo prezioso in una fase difficile come quella attuale, nella quale, oltre a un consistente bisogno di risorse per finanziare l’azione umanitaria, riscontriamo quotidianamente una altrettanto significativa necessità di far conoscere al più ampio numero di persone possibile il dramma vissuto dai rifugiati siriani”.

 


Bilancio Sostenibilità Gruppo Unipol, la tappa di Firenze

Ieri, 21 Settembre 2016, la presentazione del bilancio di sostenibilità 2015 del Gruppo Unipol e del piano di sostenibilità 2016 – 2018, per la prima volta integrato con il piano industriale, hanno fatto tappa a Firenze.

Il gruppo Unipol intende perseguire gli obiettivi di sostenibilità posti dalle Nazioni Unite e anche grazie alle collaborazioni con Enti, Istituzioni e Aziende è impegnato per garantire e promuovere il benessere per tutti così come modelli di consumo e produzione sostenibili, oltre a favorire una crescita economica e un’occupazione piena e ridurre le disuguaglianze.

Unipol da tempo ha avviato un percorso per creare valore sociale e innovazione. La creazione di valore condiviso da parte del Gruppo converge sugli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite da raggiungere entro il 2030. Tale impegno per Unipol si identifica nella prevenzione del rischio, l’accesso all’assicurazione, l’inclusione finanziaria e gli investimenti lungimiranti. Unipol cerca, quotando Pierluigi Stefania, di "interpretare il proprio ruolo sociale nel raggiungimento di questi obiettivi e fa dell’innovazione una leva fondamentale a supporto di tutti gli stakeholder”.

Per tutelare la salute dei cittadini il Gruppo Unipol ha sviluppato un modello di partnership pubblico-privato che supporti coloro che non hanno un occupazione stabile ad avere garantite le prestazioni sanitarie, anche nel nuovo scenario. Inoltre per garantire coesione sociale e benessere, Unipol è impegnata nell’implementare prodotti assicurativo/bancari che sappiano rispondere ai bisogni delle cosiddette fasce deboli.

Il bilancio di sostenibilità presentato ieri misura il contributo raggiunto da Unipol in riferimento agli obiettivi di sviluppo sostenibile posti dall’ONU nel settembre 2015 (Sustainable Development Goals – SDGs). In quest’ottica il Gruppo, da sempre impegnato a coniugare gli obiettivi economici e di redditività con quelli di natura sociale e ambientale, per la prima volta ha scelto di integrare il piano industriale  legato alla gestione dell’impresa, con gli strumenti di sostenibilità.  Al dibattito a Firenze, oltre a  Pierluigi Stefanini, Presidente del Gruppo Unipol, hanno preso parte tra gli altri, Massimo Biagioni Presidente CRU, Stefania Saccardi, Assessore al diritto alla salute, al welfare e all’integrazione socio-sanitaria Regione Toscana, Massimo Mercati, Direttore Generale ABOCA, Sergio Chienni, Vice Presidente Anci Toscana, Sindaco Terranuova Bracciolini, Padre Valerio Mauro, Ministro provinciale dei Frati Cappuccini della Toscana ed Enrico Testi, Direttore Generale Arco e Yunus Social Business Centre University of Florence.

Ecco la versione navigabile del sito del Bilancio di Sostenibilità 2015 

Alcune foto tratte dalla pagine Facebook di Massimo Biagioni

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SDGS e Responsabilità Sociale delle Imprese

Il 21 Settembre prossimo dalle ore 10.00 a Firenze presso le Serre Torrigiani, si terrà un convegno dal titolo "SDGS e Responsabilità sociale delle Imprese. Il ruolo delle imprese per il raggiungimento degli obiettivi del Millennium"

I Diciassette Obiettivi che i paesi aderenti all’ONU si sono dati per il 2030 disegnano un mondo sostenibile, in cui tutti gli attori sociali concorrono a migliorare le condizioni complessive di benessere delle persone e del pianeta. Il ruolo per la prima volta attribuito alle imprese e gli impegni di miglioramento assunti da tutti i paesi del mondo, indipendentemente dal PIL prodotto, connettono in modo stringente l’impegno delle imprese in materia di responsabilità sociale con le politiche internazionali di sviluppo. Partendo dall’esperienza e dalle storie del Gruppo Unipol, l’incontro sarà l’occasione per approfondire il contributo che può essere portato dalle imprese all’Agenda italiana per lo Sviluppo del Millennio.

Ecco il programma della mattinata

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Qui il programma in formato PDF: programma-bds-firenze_21-09-2016