A Lecco, studenti da Fiore contro le mafie

All’interno dei Cento Passi verso il 21 marzo, Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, mercoledì 14 marzo alcune classi superiori visiteranno FIORE – cucina in libertà, il ristorante-pizzeria, gestito dalla cooperativa sociale La Fabbrica di Olinda , che occupa a Lecco uno spazio confiscato alla criminalità organizzata – l’ex pizzeria Wall Street – e restituito ai cittadini come pubblico esercizio dedicato all’inclusione sociale, alla promozione culturale e alla buona cucina.

L’iniziativa è organizzata da Legacoop Lombardia, CRU Unipol, LIBERA e FIORE – cucina in libertà.

L’incontro si terrà dalle ore 9 alle ore 13 nella sede di FIORE in via Belfiore 1 a Lecco e vedrà la partecipazione di studenti degli istituti Parini, Medardo Rosso e Bertacchi che avranno modo di conoscere lo spazio, inaugurato un anno fa, come simbolo di rigenerazione dei beni confiscati alle mafie.L’incontro è riservato alle classi coinvolte.

 


Dal 19 al 26 marzo, la Settimana della legalità

La Regione Emilia-Romagna organizza, in collaborazione con Assemblea legislativa e ANCI ER, la Settimana della Legalità – Esperienze, partecipazione e buone pratiche” dal 19 al 26 marzo, nell’ambito della “Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie e per la promozione della cittadinanza responsabile”.

La Giornata regionale è stata istituita dal Testo unico sulla legalità (L.R. 18/2016) al fine di promuovere l’educazione, l’informazione e la sensibilizzazione in materia di legalità e ne è prevista la celebrazione il 21 marzo di ogni anno.

Ecco il programma dettagliato degli eventi in formato PDF


Al via Culturability 2018

Ha preso il via la quinta edizione del bando “culturability” promosso dalla Fondazione Unipolis: 450 mila euro per progetti culturali innovativi ad alto impatto sociale che rigenerano e danno nuova vita a spazi, edifici, ex siti industriali, abbandonati o sottoutilizzati. Cultura, innovazione e coesione sociale, collaborazione, sostenibilità, occupazione giovanile: questi gli ingredienti chiesti per riempire di creatività questi vuoti e restituirli alle comunità territoriali di riferimento.

Fino al 20 aprile organizzazioni no profit, cooperative, imprese culturali, team informali, composti in prevalenza da under 35, potranno candidare i propri progetti online sul sito www.culturability.org.
Fra le proposte pervenute, ne saranno selezionate 15 che avranno l’opportunità di partecipare a un percorso di formazione nei mesi di giugno e luglio. Tra queste, nel mese di settembre, una Commissione di Valutazione selezionerà i 6 progetti finalisti che riceveranno 50 mila euro ciascuno e continueranno l’attività di accompagnamento e mentoring. Gli altri 150 mila euro stanziati saranno utilizzati per realizzare le attività di formazione e accompagnamento per l’empowerment dei team, rimborsi spese per partecipare ai programmi di supporto.

Grazie alla collaborazione iniziata lo scorso anno, la Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del MiBACT mette a disposizione ulteriori risorse economiche che consentiranno di selezionare un sesto progetto tra i 15 finalisti. Il bando culturability si avvale, inoltre, della partnership di Avanzi/Make a Cube3 e Fondazione Fitzcarraldo.

Il presidente Stefanini, intervento durante l'evento di presentazione del bando,  ha messo in evidenza come “il bando culturability e i progetti che ha sostenuto e sostiene, siano la concreta dimostrazione di come la cultura possa diventare un fattore che contribuisce a creare benessere sociale”, ed ha aggiunto: “è un bel modo di fare rete, di lavorare insieme, di collaborare. Indica una strada, un percorso che sollecita le istituzioni, a tutti i livelli, a promuovere politiche che aiutino e sostengano le iniziative culturali, soprattutto giovanili, come strumento di sviluppo innovativo, di integrazione e inclusione sociale”.

Già negli scorsi anni, “culturability” ha riscontrato ottimi risultati di partecipazione, in termini di progetti aderenti e di qualità delle proposte, come dimostrato dai successi delle realtà sostenute che continuano i loro percorsi di sviluppo. Complessivamente, per le quattro edizioni Fondazione Unipolis ha investito un milione e 500 mila euro e oltre 2.770 sono stati i progetti partecipanti.

Ecco il video di presentazione del Bando

https://vimeo.com/256953828

 

 


Rendiconto del progetto Derris alla Commissione Europea.

Il 19 febbraio si è tenuto presso il Cubo, a Bologna, l’incontro tra le città che hanno aderito al progetto Derris. L’evento, rivolto agli enti locali aderenti al progetto DERRIS ed altre città impegnate nella lotta ai cambiamenti climatici, ha avuto come obiettivo quello di rafforzare ed allargare la community tra le città e di riflettere sulla replicabilità del progetto in altri contesti, fornendo al contempo spunti utili al fine di migliorare le pratiche attuate. Il giorno successivo invece si è svolto un incontro di rendiconto sul progetto Derris alla Commissione Europea.

Ecco alcune foto delle due iniziative


L'utopia sostenibile. L'Italia del 2030

È disponibile nelle librerie dai primi giorni di febbraio “L’utopia sostenibile” (Editori Laterza), un saggio scritto dal portavoce di Asvis, Enrico Giovannini. Giovannini in questo testo racconta come realizzare la scelta dello sviluppo sostenibile, un’opportunità per evitare il collasso del sistema perché se continueremo a pensare e ad agire come abbiamo fatto negli ultimi anni, non riusciremo a evitare al nostro mondo una profonda crisi ambientale, economica, sociale.

Come raccontato dallo stesso Giovannini, però, non si tratta di un libro dei sogni. «Accanto all’evidenza sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo e ai presupposti teorici di un approccio alternativo, sono state indicate proposte molte concrete su come aiutare l’Italia ad affrontare le sue tante debolezze e a spostarsi su un sentiero di sviluppo sostenibile».

Come illustrato in un Rapporto preparato nel 2015 per la Commissione Europea, tre sono gli elementi cruciali per consentire la trasformazione di un sistema verso lo sviluppo sostenibile: innovazione e tecnologie adeguate, una governance in grado di gestire efficacemente la complessità del sistema, un cambiamento profondo della mentalità e della cultura delle persone. Partendo da quest’ultimo aspetto, e ben conscio della delicatezza della questione, soprattutto dopo il duro scontro verificatosi di recente sulle modifiche alla seconda parte della Costituzione, non si può non riconoscere che, se lo sviluppo sostenibile deve divenire il paradigma di riferimento sia per le politiche pubbliche che per i comportamenti delle imprese e delle persone, esso dovrebbe essere inserito tra i principi fondamentali della Repubblica, come già fatto in Norvegia, in Francia, in Svizzera e in vari altri Paesi.

Il secondo aspetto da affrontare riguarda il rafforzamento del ruolo del presidente del Consiglio per assicurare la coerenza delle politiche orientate allo sviluppo sostenibile assieme al tema, molto spinoso, della distribuzione delle competenze rilevanti per il conseguimento degli SDGs tra lo Stato e le Regioni

Infine, ma non meno importante, in vista della trasformazione sistemica che impone l’attuazione dell’Agenda 2030, vanno adottate iniziative urgenti per aumentare il livello della partecipazione dei cittadini alle decisioni pubbliche, anche alla luce dell’arcaicità della pubblica amministrazione, della fragilità delle “associazioni partito” e della rarefazione in molte aree urbane dei luoghi di socializzazione e partecipazione ai processi decisionali.

Sono passi difficili, ma il Paese ha già cominciato a muoversi per realizzare il cambiamento. La speranza di trasformare l’utopia sostenibile in realtà forse non è ancora molto visibile per il grande pubblico e i politici ma il cambiamento sta avvenendo in tante persone, soprattutto nei più giovani e in tante imprese e governi “che vedono nella conversione dell’attuale modello di produzione, di consumo e di organizzazione della società una straordinaria opportunità, anzi l’unica opportunità da cogliere per migliorare il proprio futuro".

Acquista il libro


Pubblico e Privato insieme per prevenire i rischi climatici. Quali soluzioni per le PMI italiane

Il 19 Febbraio al pomeriggio, dalle ore 14, si terrà a Bologna, presso il CUBO- Sala Mediateca, un convegno aperto al pubblico intitolato “Pubblico e Privato insieme per prevenire i rischi climatici. Quali soluzioni per le PMI italiane?”, che prevedrà la partecipazione di un rappresentante di EASME, di un rappresentate del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e di diversi stakeholder a livello nazionale.

L’obiettivo dell’incontro, organizzato da DERRIS, sarà quello di confrontarsi sugli ostacoli (anche normativi) alla prevenzione e gestione dei rischi climatici, all’implementazione di politiche efficaci per l’adattamento ai cambiamenti climatici e confrontarsi sulle criticità riscontrate dai diversi stakeholder.

Il 19/02 mattina, invece, ci sarà un evento rivolto esclusivamente agli enti locali aderenti al progetto DERRIS ed altre città impegnate nella lotta ai cambiamenti climatici. L’evento sarà svolto presso il CUBO – Sala Mediateca, Bologna.

L’incontro avrà l’obiettivo di  rafforzare ed allargare la community tra le città e di riflettere sulla replicabilità del progetto in altri contesti, fornendo al contempo spunti utili al fine di migliorare le pratiche attuate.

 

Programma:

ORE 14:00 - APERTURA DEI LAVORI

Laura Giappichelli (EASME): L’agenda europea per l’adattamento ai cambiamenti climatici nelle città - Il Programma Life Barbara Degani* (Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare:) l'Italia e l'adattamento ai cambiamenti climatici

Marisa Parmigiani (Gruppo Unipol): PPP per la resilienza delle comunità locali - Il progetto DERRIS: lessons learnt

Ne discutono
Fausto Guzzetti (CNR-IRPI), (ISPRA)*, Stefano Tibaldi (CMCC), Stefania Pallotta (Cineas), Mirella Iacono
(Comune di Torino), Giovanni Fini (Comune di Bologna), Laura Albani (ANCI), Daniela Luise (Coordinamento Agenda 21), Barbara Gatto (CNA), Mauro Bussoni (Confesercenti), Vanni Rinaldi (Legacoop), Silvia Marenco (SIMET), Michele Zaffino (Consorzio Ambientale Castello di Lucento), Natale Castagna (Novatex)

Moderatore
Edoardo Zanchini, Vicepresidente nazionale Legambiente

* In attesa di conferma


A maggio il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2018

È iniziata la preparazione della seconda edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, che si svolgerà dal 22 maggio al 7 giugno 2018, per favorire la diffusione della cultura dello sviluppo sostenibile, stimolare il confronto, far nascere e condividere nuove idee e soluzioni.

L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), che riunisce oltre 180 organizzazioni del mondo economico e sociale, organizza il Festival insieme ai suoi aderenti e con il supporto dei partner, su un arco di 17 giorni, tanti quanti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 dell’ONU. L’iniziativa costituisce un’unica grande manifestazione, diffusa e inclusiva, composta da numerosi eventi organizzati su tutto il territorio nazionale. Il Festival nasce per coinvolgere e sensibilizzare fasce sempre più ampie della popolazione sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, andando oltre gli addetti ai lavori, per promuovere un cambiamento culturale di comportamenti individuali e collettivi e stimolare richieste che «dal basso» impegnino la leadership del Paese al rispetto degli impegni presi in sede ONU. Inoltre, il Festival vuole dare voce ai cittadini, alle imprese, alle amministrazioni locali e alla società civile per favorire il dialogo, il confronto e la condivisione di best practice sui temi dell’Agenda 2030. È infatti necessario l’impegno di tutte/i e a tutti i livelli (istituzionale, politico, imprenditoriale e della società civile) per far sì che lo sviluppo sostenibile diventi il tema prioritario dell’agenda nazionale, politica ed economica.

Il Festival 2018, all’indomani delle elezioni politiche nazionali e regionali (per Lombardia, Lazio, Molise, Basilicata, Friuli, Trentino e Val d’Aosta), rappresenterà una tappa importante per sensibilizzare i nuovi eletti sulle sfide e gli impegni, per raccogliere proposte e fornire contributi alla formazione delle strategie politiche ed economiche future. Inoltre, il Festival 2018 sarà una delle prime occasioni per i rappresentanti del nuovo Parlamento e del nuovo Governo per impegnarsi pubblicamente sui temi dell’Agenda 2030 e dello sviluppo sostenibile, all’inizio di una legislatura (2018-2023) che sarà decisiva per il conseguimento degli SDGs.

Maggiori informazioni sull'edizione del 2017 e su come pre-registrare il proprio evento per inserirlo all'interno del festival sono disponibili sul sito di Asvis


La partecipazione dei lavoratori nelle imprese, se ne è parlato a Milano

Oggi a Milano, presso i locali della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, si è tenuto l'evento "La partecipazione dei lavoratori nelle imprese. A che punto siamo? Idee, esperienze, prospettive e nuove sperimentazioni".

Intorno al tema della partecipazione dei lavoratori nelle imprese nel corso degli ultimi decenni in Italia si sono sviluppate molte discussione e anche parecchie iniziative. Senza, peraltro, giungere se non a conclusioni definitive, almeno a definire percorsi e normative in grado di costruire scelte condivise. In realtà, sono state realizzate numerose e diversificate esperienze nelle aziende, sia private che cooperative e anche a partecipazione pubblica.

Fondazione Unipolis negli ultimi due anni ha sviluppato un’attività di ricerca, analisi e confronto, che è ora approdata alla pubblicazione di un volume dal titolo "La partecipazione dei lavoratori nelle imprese. Realtà e prospettive, verso nuove sperimentazioni", edito da Il Mulino.

Partendo da questo libro – aperto da una introduzione di Francesco Vella, che contiene la ricerca “sul campo” di Nadia Girelli, gli interventi svolti nell’ambito di un seminario dedicato e una postfazione di Fabrizio Barca – Unipolis ha voluto organizzare un incontro pubblico, al quale sono intervenute personalità delle parti sociali, delle imprese e delle istituzioni tra i quali Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, Vincenzo Colla - segreteria nazionale della Cgil, Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, Maurizio De Santis – responsabile nazionale della cooperative industriali di Legacoop, Alberto Vacchi – presidente Ima e Confindustria Emilia, Pierluigi Stefanini – presidente Gruppo Unipol e Fondazione Unipolis.

Maggiori informazioni sul sito di Fondazione Unipolis


Al via il concorso "Youth in Action for Sustainable Development Goals"

Al via la seconda edizione di "Youth in Action for Sustainable Development Goals", il concorso rivolto ai giovani under 30 che premierà le migliori idee progettuali in grado di favorire il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) in Italia. Il concorso promosso da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Eni Enrico Mattei e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, sulla piattaforma digitale ideaTRE60, in collaborazione con ASviS e con il supporto di AIESEC, RUS e SDSN Youth, e con molti partner tra cui il Gruppo Unipol, è dedicato ai giovani under 30 iscritti a un corso universitario/post-universitario o già in possesso di un titolo di laurea/post laurea e premierà fino a un massimo di 24 idee progettuali al servizio dello sviluppo sostenibile. A ciascuno dei vincitori sarà offerto uno stage retribuito dai promotori e dai partner dell'iniziativa.

I progetti devono essere presentati entro il 20 Aprile 2018. Il regolamento del concorso e tutte le informazioni sono disponibili sul sito youthinactionforsdgs.ideatre60.it

Ecco il video di presentazione del concorso per idee progettuali "Youth in Action for Sustainable Development Goals - Edizione 2018".

https://youtu.be/0u9QGmTAu20