Presentato il Bilancio Integrato 2018 del Gruppo Unipol

Si è svolta ieri, presso la Torre Velasca di Milano, la presentazione del Bilancio Integrato 2018 del Gruppo Unipol, documento che per il terzo anno integra i risultati finanziari con quelli conseguiti nella sostenibilità socio‐ambientale.

Per l’occasione, è stata organizzata la tavola rotonda “Finanza sostenibile: il ruolo degli SDGs nell’economia reale”, con l’obiettivo di approfondire la riflessione su un tema oggetto di significativi sviluppi, a pochi giorni dalla pubblicazione da parte della Commissione Europea degli strumenti chiave per realizzare l’Action Plan on financing sustainable growth. Si sono confrontati  Carlo Cimbri, Group CEO Unipol, Innocenzo Cipolletta, Presidente Assonime, Panos Seretis, Head of ESG Research ‐ EMEA MSCI Inc. Il dibattito ha sviluppato gli spunti forniti dall’introduzione di Marisa Parmigiani, Responsabile Sostenibilità Gruppo Unipol, che ha illustrato le misure recentemente adottate a livello europeo in materia di finanza sostenibile, e da uno speech di Simon Zadek, Senior Advisor to the Administrator of the United Nations Development Programme e, da novembre 2018, Sherpa della Task Force on Digital Financing of the Sustainable Development Goals voluta dal Segretario Generale delle Nazioni Unite.

Unipol, leader 2019 per Reputazione nel settore finanziario in Italia per il terzo anno consecutivo, è pienamente consapevole degli impatti delle proprie scelte di investimento; per questo aderisce ai Principles for Responsible Investment (UN‐PRI) e ha definito politiche di investimento che integrano le tecniche tradizionali di analisi dei rischi e rendimenti finanziari con l’analisi extra‐finanziaria dei fattori ESG. Nel 2018 gli investimenti che hanno soddisfatto i criteri di sostenibilità definiti hanno rappresentato il 98,2% del portafoglio complessivo.

Con il supporto di The European House‐Ambrosetti, proseguendo il lavoro presentato agli stakeholder lo scorso anno, il Gruppo ha determinato il valore creato da scelte di investimento orientate verso titoli eligible. I 12,5 miliardi investiti da Unipol in titoli non governativi eligible hanno determinato la creazione di valore ambientale, sociale e cognitivo per 380 milioni di euro. Il Gruppo ha intenzione di proseguire il percorso in questo senso, aumentando ulteriormente la quota di titoli non governativi eligible nel proprio portafoglio e incrementando gli investimenti nei settori con esternalità positive più significative (quali Energia e Utilities). In questo modo il valore creato nell’anno 2021, al termine del triennio del Piano Strategico 2019 – 2021, potrà raggiungere i 440 milioni (+16% rispetto al 2018).

L’altro impegno chiave riguardo alle scelte di investimento riguarda gli investimenti tematici che supportano il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030: l’obiettivo è di raggiungere i 600 milioni investiti in questo modo nel 2021, con un aumento di oltre l’80% rispetto al 2018. Il contributo agli SDGs sarà rafforzato anche dalla vendita di prodotti con impatto sociale e ambientale, che il Gruppo si è impegnato a portare al aumentare al 30% di penetrazione sul portafoglio complessivo assicurativo (dal 22,7% del 2018).

I dati dello studio di The European House – Ambrosetti evidenziano gli impatti extra finanziari creati dal Gruppo anche in altri ambiti rilevanti. La formazione non obbligatoria, che ha coinvolto il 75% dei 10.400 dipendenti italiani del Gruppo UnipolSai Assicurazioni, ha generato quasi 10 milioni di euro in termini di incremento della capacità di creare valore, intese come maggiore produttività per l’intero organico, e di incremento di valore del capitale umano, in termini di maggior valore di mercato delle figure professionali formate. Lo stesso approccio è stato utilizzato per calcolare l’impatto della formazione rivolta alla Rete, che ha toccato 28.700 persone (pari all’88% del totale) generando valore per 44 milioni di euro.

Unipol ha poi generato benefici ambientali pari a 2,7 milioni di euro nel 2018 attraverso azioni di riduzione dei consumi e l’utilizzo della sola energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, riducendo così le esternalità negative.
L’efficiente gestione delle liquidazioni Responsabilità Civile Auto (oltre 766 mila pratiche liquidate) da parte di UnipolSai Assicurazioni, la principale Compagnia del Gruppo, ha comportato un impatto positivo di oltre 55 milioni di euro per i clienti, calcolato come differenza di valore attualizzato rispetto a quello che si otterrebbe attraverso la risoluzione di una causa civile, che ha tempi molto più lunghi.
La relazione con agenti, periti e fornitori genera valore in termini pari rispettivamente a 3,9 miliardi, 1,4 miliardi e 1,9 miliardi di euro, considerando gli impatti diretti, indiretti e indotti di provvigioni, compensi e acquisti realizzati.
Il valore economico complessivamente distribuito agli stakeholder, in conseguenza delle attività previste dal Piano Strategico 2019‐2021, è pari a 24 miliardi di euro.

Considerando pari a 100 il valore prodotto nei diversi ambiti nel 2018, l’impegno del Gruppo è di incrementare questo valore nel triennio di Piano fino ad arrivare a 111,8 al termine del 2021. Gli impatti extra‐finanziari non sono soltanto misurati a consuntivo, ma sono diventati oggetto di specifici obiettivi del Piano Strategico 2019 – 2021, nell’ambito della direttrice strategica “Valore condiviso e Sviluppo Sostenibile”.

https://youtu.be/VPmq59mVCSs

 

Foto fonte canale Twitter Gruppo Unipol

 


Il patrimonio artistico di Unipol in mostra a Milano e Bologna

Il catalogo con le opere del Patrimonio Artistico del Gruppo Unipol sarà in mostra a Milano e a Bologna fino al 27 settembre.

Formato da una selezione di opere d’arte del Patrimonio del Gruppo Unipol, il progetto espositivo è appositamente pensato per le due sedi di UnipolSai di Milano e Bologna ed è finalizzato a presentare e riflettere sui valori condivisi dal Museo d’Impresa CUBO.

Come suggerisce il titolo, la raccolta e l’incremento di opere d’arte rappresentative della ricerca internazionale e italiana, lo sviluppo di percorsi espositivi e culturali, la proposta didattica rivolta al pubblico di tutte le età sono aspetti fondamentali del Museo d’impresa CUBO e della sua volontà di condivisione, collegamento e legame tra le persone, nel rispetto delle loro singolarità caratterizzanti e nel riconoscimento della loro potenzialità collettiva e sociale. Tali temi si articolano a Milano in un percorso volto a mettere in luce il potenziale della sperimentazione tecnologica e dei new media; a Bologna, la mostra si focalizza sul tema del lavoro in relazione all’uomo nell’arte dal Novecento ad oggi.

Approfondimenti sul sito di CUBO Unipol 

 


A Udine focus sui cambiamenti climatici

Si è svolto oggi mercoledì 5 giugno dalle 17 nella sala Pasolini di palazzo Toppo Wassermann di Udine, un convegno sui cambiamenti climatici e dei loro effetti in Friuli Venezia Giulia. L’evento - organizzato dal consiglio regionale Unipol del Friuli Venezia Giulia e con il patrocinio dell’Università di Udine - era inserito all’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASVIS, che ha l’obiettivo di diffondere la cultura della sostenibilità, rendendo lo sviluppo sostenibile un tema di attualità e richiamando così l’attenzione nazionale e locale su problematiche e opportunità connesse al raggiungimento degli SDGs dell’ONU. L’iniziativa mira a diffondere la conoscenza dei fenomeni climatici estremi partendo dalla spiegazione globale di fenomeni di cambiamento che sono in atto. L’interesse nasce dopo i disastrosi eventi dello scorso autunno che hanno riguardato l’arco alpino compreso tra le regioni del Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige.

Dopo l'apertura lavoro di Franco Colautti Presidente Consiglio Regionale Unipol, i saluti Pietro Fontanini Sindaco del Comune di Udine e l'introduzione di Marisa Parmigiani Responsabile Sustainability Unipol, sono intervenuti diversi ricercatori e docenti universitari e la dottoressa Federica Flapp di ARPA Friuli Venezia Giulia che ha presentato la situazione globale con particolare attenzione a ciò che avviene in regione. A chiuso i lavori Fabio Provale,Direzione tecnica danni e sinistri, UnipolSai, che ha parlato del ruolo delle assicurazioni nella prevenzione e la gestione dei rischi legati ai cambiamenti climatici e del progetto Derris. Ha moderato la giornata il dottor Francesco de Filippo responsabile Ansa del Friuli Venezia Giulia.

Di seguito le foto del convegno e le video interviste

 

https://youtu.be/k9596BRNy8E

https://youtu.be/hzNcGhr656w

https://youtu.be/e1LuAnwXKHI

https://youtu.be/BXwWynzEw1U

L'articolo sull'iniziativa del Messaggero Veneto


A Torino il convegno "Economia Circolare in Piemonte"

Questo mattina si è svolto a Torino presso il Campus Einaudi l'evento "Economia Circolare in Piemonte: opportunità, vincoli, buone pratiche".

L’evento – organizzato da CRU Piemonte con il patrocinio dell’Università degli Studi di Torino – si inserisce all’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASVIS, che ha l’obiettivo di diffondere la cultura della sostenibilità, rendendo lo sviluppo sostenibile un tema di attualità e richiamando così l’attenzione nazionale e locale su problematiche e opportunità connesse al raggiungimento degli SDGs dell’ONU.

Se purtroppo abbiamo abbiamo l'esigenza di cambiare approccio e di ripensare nuovi contenuti da dare allo Sviluppo Sostenibile, perché ciò che è stato fatto non è sufficiente, nell'arco della mattinata sono emersi segnali positivi ed esperienze che vanno nella direzione giusta..

"Bisogna lavorare per una consapevolezza diffusa e una cultura diffusa -  ha spiegato il rettore dell'ateneo, Gianmaria Ajani durante l'apertura dei lavori- perché come università si fa lezione, si formano tecnica e professionalità, ma si modella anche la cittadinanza delle nuove generazioni. "

Per esempio gli operatori di CNA Federmoda che lavorano con la lana cosiddetta "rustica": una materia prima per il mondo del tessile che da noi è considerato rifiuto, ottenuta dalla tosatura degli ovini da allevamento, ma che le nostre aziende finiscono poi per "ricomprare" a caro prezzo, una volta che questo prodotto finisce all'estero per vari canali." Come CNA c'è molto impegno per dare una seconda vita alla lana rustica italiana - ha spiegato Vitaliano Alessio Stefanoni, CNA Federmoda Piemonte - per una moda sostenibile e rispettosa dell’ambiente e del lavoro. Si contano qualcosa come 7 milioni di capi in un’Italia che produce oltre 450 tipi differenti di formaggi. Gli ovini vengono tosati, a seconda delle fasce climatiche, due o tre volte all’anno. Questo produce 8700 tonnellate di rifiuti speciali che gli allevatori dovrebbero mandare in discarica con elevati costi di smaltimento e che in larga misura, invece, diventano altra cosa". Le ricerche dicono che con questa lana – se mai fosse tutta filata – si potrebbero produrre qualcosa come 14mila vestiti al giorno. "Ma questo invece non accade - prosegue Stefanoni - almeno non in Italia. Il 60% di questa lana viene esportata sottocosto e spesso in modo clandestino in Cina, India e Pakistan per raggirare le normative sullo smaltimento dei rifiuti speciali. Percorre decine di migliaia di chilometri in andata e ritorna in larga misura sui mercati europei sotto forma di prodotti tessili a basso costo e con un impatto negativo sull’ambiente e sulla salute umana". "Da alcuni anni - conclude - CNA Federmoda è impegnata a divulgare le potenzialità di questa materia prima intorno alla quale è possibile ricostruire filiere di produzione corte e sostenibili che valorizzano le economie locali, specie quelle alpine, contribuendo anche ad evitare lo spopolamento delle borgate di montagna. In Piemonte ci sono maglifici artigiani interessati a trasformare questi filati in maglie, cappelli, guanti, coperte e tappeti".

Nel mondo edilizio, invece, una delle nuove parole  per fare economia circolare è il Tadelakt, una tecnica decorativa marocchina di Marrakech frutto di un’antichissima tradizione artigiana, che permette di realizzare finiture di grande pregio per bagni, facciate esterne, pareti interne e fontane e che per produrre la calce che serve per realizzare il Tadelakt ricicla molti materiali di scarto. "Mi sono accostato alla tecnica del Tadelakt per la prima volta circa 10 anni fa durante un viaggio in Marocco - ha spiegato Nino Langhitano, di Athena Art e artigiano socio di CNA Piemonte costruzioni -. Da allora sono stato tra i primi in Italia a diffondere e ad organizzare corsi di formazione per insegnare ad usare questa tecnica da parte di altri artigiani e privati". Per quello che viene definito il "marmo dei poveri", il calcare si recupera dallo scavo del terreno per costruire; per la cottura si utilizzano le fascine di legna della potatura di ulivi e palme; per colorarla si utilizzano terre naturali; per la protezione della superficie sapone nero fatto con gli scarti per fare l'olio, cera d'api e terpene di limone ricavato dalle bucce. Alcuni elementi d’arredo dei bagni come i lavandini, si realizzano con fibra di canapa e cemento naturale. Per la lavorazione si usano anche sassi di fiume levigati e frattoni in legno di cedro costruiti ancora in modo artigianale."Molte richieste - conclude Langhitano - arrivano dalla Svizzera e da altri clienti stranieri che acquistano abitazioni in Italia. Si aprono così nuove prospettive di lavoro anche verso l'estero per artigiani e piccole imprese; non a caso mi sono stati richiesti preventivi per realizzare delle abitazioni di lusso negli Stati Uniti".

La mattinata è stata conclusa da Pierluigi Stefanini Presidente Asvis. Di seguito alcuni stralci del suo intervento, le slide dei relatori intervenuti, le foto e le interviste.


 

Scarica >> qui<<< le slide dei relatori intervenuti in formato PDF (20MB)

 

https://youtu.be/G3xyMKBsFDE

https://youtu.be/6h2KacSRCRA

https://youtu.be/y1-5R_SdNtk

https://youtu.be/J4XrU0e75r0

https://youtu.be/UsOnLp94WAQ

https://youtu.be/lTiq3PxoJnI

Rassegna stampa


A Trebisacce per creare "Comunità rigeneranti"

Giovedì 30 maggio scorso a Trebisacce c'è stato un importante momento di discussione collettivo dal titolo “Le Comunità rigeneranti - Coesione e Sviluppo sostenibile, condiviso e partecipato”, voluto dal Comune di Trebisacce, dal CRU Unipol Calabria e da Officine delle Idee.

Il proseguimento di un percorso che ha l'obiettivo di coinvolgere  le comunità del territorio e che punta a diffondersi sempre più anche nei comuni e nelle regioni vicine. I presupposti sono già concreti. 20 territori hanno ad esempio già collaborato per il bando Magna Grecia del Mibact, inserito tra i progetti finanziati, “Sibari e la costa dei tre miti”, per una destinazione turistica accessibile universale. Ora il focus si sposta sulla necessità di creare “Comunità rigeneranti” che permettano la rinascita economica, storica e culturale dei territori con uno sguardo attento al golfo di Taranto in modo da creare una vera e propria rete di intenti fra Calabria, Puglia e Basilicata per promuovere e sostenere progetti di sviluppo condivisi e partecipati.

L’evento “Le Comunità Rigeneranti - Coesione e sviluppo sostenibile, condiviso e partecipato”, ha avuto diversi momenti di discussione. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Trebisacce Franco Mundo e della dirigente dell’Istituto Aletti Marilena Viggiano, ha preso il via il primo dibattito dal tema “Il contesto territoriale, la coesione territoriale, la mission, le Comunità rigeneranti” che ha visto come relatori il vescovo di Cassano allo Jonio monsignor Francesco Savino (intervenuto telefonicamente) che ha parlato di “Coesione sociale e partecipazione condivisa nello sviluppo territoriale”; Antonio Blandi, presidente di Officine delle Idee che ha relazionato su “Modello di sviluppo partecipato e condiviso: il progetto TEO - le Comunità rigeneranti”; Antonio Cersosimo sindaco di San Lorenzo Bellizzi e Fortunato Cozzupoli, esperto di sviluppo locale, con “Le Fabbriche Culturali”.

A seguire hanno parlato dei progetti di sviluppo turistico e culturale in itinere con Dino Angelaccio, presidente ITRIA (Itinerari turistico-religiosi interculturali ed accessibili); Michele Calvosa, coordinatore del progetto: “Sibari e la Costa dei tre miti - Italo, Ulisse e Federico” e Valerio Pancaldi, SCS Consulting. I relatori si sono poi succeduti presentando best-practice fino al confronto con le istituzioni che ha visto la partecipazione di Domenico Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino; Angela Robbe, assessore al lavoro e welfare della Regione Calabria; Franco Rossi, assessore pianificazione territoriale ed urbanistica della Regione Calabria; Francesco Russo vicepresidente della Giunta Regione Calabria e Giovanni Soda, dirigente nucleo regionale di valutazione e verifica degli investimenti pubblici della Regione Calabria. L'incontro si è concluso con l'intervento di Aleandro Benuzzi, responsabile dei Consigli Regionali Unipol, che ha relazionato  sull'’impegno del CRU Unipol in Puglia, Calabria e Basilicata

A margine dell’evento c'è stata l’esposizione di una sintesi della mostra “Mestieri del mare”. La mostra si inserisce nelle attività di collaborazione tra Marco Polo System GEIE e Officine delle Idee per la promozione e diffusione, anche in Calabria, degli obiettivi e dei prodotti realizzati con il progetto europeo Interreg Central Europe ed in particolare della divulgazione e sottoscrizione del “Manifesto per la valorizzazione reciproca dei mestieri tradizionali e dei giovani”.

Rassegna stampa

Calabria 7: “Comunità Rigeneranti”, presentato progetto a Trebisacce

Otto e Trenta: Le comunità rigenerano il futuro, il progetto presentato a Trebisacce

Calabria Diretta News: “Comunità Rigeneranti”: le comunità si rigenerano e rigenerano il futuro

Ecco le foto della mattinata:

 

 


Cambiamenti climatici in Friuli Venezia Giulia: impatto sul sistema economico e sociale del territorio

Il prossimo mercoledì 5 giugno dalle 17 nella sala Pasolini di palazzo Toppo Wassermann di Udine, si parlerà di cambiamenti climatici e dei loro effetti in Friuli Venezia Giulia.

L’evento - organizzato dal consiglio regionale Unipol del Friuli Venezia Giulia e con il patrocinio dell’Università di Udine - si inserisce all’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASVIS, che ha l’obiettivo di diffondere la cultura della sostenibilità, rendendo lo sviluppo sostenibile un tema di attualità e richiamando così l’attenzione nazionale e locale su problematiche e opportunità connesse al raggiungimento degli SDGs dell’ONU.

L’iniziativa vuole diffondere la conoscenza dei fenomeni climatici estremi partendo dalla spiegazione globale di fenomeni di cambiamento che sono in atto. L’interesse nasce dopo i disastrosi eventi dello scorso autunno che hanno riguardato l’arco alpino compreso tra le regioni del Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige.

La dottoressa Federica Flapp di ARPA Friuli Venezia Giulia presenterà la situazione globale con particolare attenzione a ciò che avviene in questa regione.
Seguiranno i contributi di diversi ricercatori e docenti universitari sugli impatti che questi cambiamenti hanno sulla vita delle persone.

Modererà la giornata il dottor Francesco de Filippo responsabile Ansa del Friuli Venezia Giulia.

Il programma è consultabile seguendo questo link


A Torino si parla di Economia Circolare in Piemonte: opportunità, vincoli, buone pratiche.

Martedì 4 giugno ore 9 nell’Aula Magna del Campus Einaudi di Torino si terrà il convegno "Economia Circolare in Piemonte: opportunità, vincoli, buone pratiche”.

L’evento - organizzato da CRU Piemonte con il patrocinio dell’Università degli Studi di Torino - si inserisce all'interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASVIS, che ha l’obiettivo di diffondere la cultura della sostenibilità, rendendo lo sviluppo sostenibile un tema di attualità e richiamando così l’attenzione nazionale e locale su problematiche e opportunità connesse al raggiungimento degli SDGs dell’ONU.

La mattinata si apre con i saluti del Prof. Gianmaria Ajani, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Torino e di Massimo Pozzi Presidente CRU Piemonte.

Il Prof. Francesco Quatraro (Università degli Studi di Torino) fornirà un inquadramento del tema dal punto di vista socio-economico, la Prof.ssa Debora Fino (Politecnico Torino) approfondirà gli aspetti tecnici, il settore dell’agifood sarà al centro dell’intervento di Gianni Forte (Ordini dei Dott. Agronomi e Forestali del Piemonte e Valle d’Aosta) mentre Angelo Colombini (Segretario Nazionale Cisl) a nome di Cgil-Cisl-Uil si concentrerà sull’inquadramento occupazionale.

Conclusioni di Pierluigi Stefanini, Presidente Asvis e Presidente Gruppo Unipol. Modera il convegno Stefano Parola, Giornalista La Repubblica.

La transizione verso un modello produttivo più sostenibile si sta rivelando un modus operandi che favorisce il rispetto dell’ambiente e anche la competitività aziendale e la creazione di nuove opportunità di lavoro. Per questo motivo, l'evento è anche un momento per presentare le buone pratiche individuate nella platea di imprese e cooperative del territorio regionale.

La partecipazione al convegno riconosce crediti per Agronomi e Forestali.

IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO

PER LA REGISTRAZIONE con EVENTBRITE


“Le Comunità Rigeneranti”, innovazione ed economia sociale. Il 30 maggio a Trebisacce

Sta per partire un percorso virtuoso nell’alto Jonio calabrese. Giovedì, 30 maggio, a Trebisacce infatti ci sarà un importante momento di discussione collettiva dal tema “Le Comunità Rigeneranti – Coesione e sviluppo sostenibile, condiviso e partecipato”, voluto dal Comune di Trebisacce, dal CRU Unipol e da Officine delle Idee che si terrà a partire dalle ore 10.00 nell’Istituto Aletti e che sarà parte del Festival nazionale dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASVIS. Qualcosa di più che un semplice convegno,  perché si tratta del punto di inizio per un progetto che coinvolge le comunità del territorio e che consente loro un balzo in avanti nel panorama dello sviluppo sostenibile. Un progetto che incomincia da Trebisacce, ma che punta ad espandersi nei comuni vicini.  20 territori hanno già infatti collaborato insieme per il bando Magna Grecia del Mibact, inserito tra i progetti finanziati, “Sibari e la costa dei tre miti”, per una destinazione turistica accessibile universale. Ora la lente si sposta sulla necessità di creare “Comunità Rigeneranti” che permettano la rinascita economica, storica e culturale dei territori con uno sguardo attento al golfo di Taranto in modo da creare una vera e propria cabina di regia fra Calabria, Puglia e Basilicata per promuovere e sostenere progetti di sviluppo condivisi e partecipati.

«La condivisione è nel DNA dei Consigli Regionali Unipol – ha detto Vincenzo Farina presidente di Confesercenti Calabria e Presidente CRU Calabria nella conferenza stampa di presentazione – La mission è proprio quella di condividere strategie di sviluppo fra le parti sociali senza padroni da una parte e lavoratori dall’altra. O lo sviluppo è sano e c’è per tutti o non si può attuare. Il modello di sviluppo non può avere squilibrio. È essenziale la sostenibilità ambientale in un discorso del genere perché crea sviluppo turistico; serve sostenibilità sociale perché tutti i protagonisti devono sentirsi gratificati e si deve portare avanti la sostenibilità economica dei soggetti che partecipano a questa condivisione».

«Il Consiglio Regionale Unipol Calabria – ha dichiarato Alessandro Cicitta Area Sostenibilità e Relazioni organizzazioni territoriali del CRU Calabria. – ha l’obiettivo di creare partenariati di sviluppo locale a prescindere da quali siano le fonti di finanziamento esterne. Noi ascolteremo questo territorio nella giornata del 30 maggio per parlarne ai nostri vertici nazionali. Vogliamo far nascere progetti che siano sostenibili e che si autogenerino sul territorio, che abbiano ricadute sulle comunità da cui partono e che durino nel tempo».

All’alto Jonio calabrese tocca un ruolo molto importante per lo sviluppo della Calabria come conferma il sindaco di Trebisacce Franco Mundo. «L’importanza della condivisione e della partecipazione la disponibilità a lavorare insieme con altri territori è essenziale; è importante lavorare insieme e non da soli. Tutti i territori assieme, senza sterili campanilismi. Siamo ricchi di arte, storia, tradizione e bellezze naturali ma dobbiamo fare sistema e coinvolgere dal basso le comunità locali in tutte le loro espressioni e nei vari segmenti sociali se vogliamo veramente competere e creare sviluppo ed economia.»

«Siamo una piccola realtà che sogna e nell’alto Jonio calabrese abbiamo trovato un territorio in cui costruire uno sviluppo condiviso – racconta Antonio Blandi di Officine delle Idee– È un fatto importante per questa regione; è una opportunità per l’intera Calabria. Il 30 maggio alle istituzioni chiediamo di costruire insieme un progetto pilota che guardi alle comunità di quel territorio nonchè all’area del golfo di Taranto. Lo facciamo non chiedendo finanziamenti, ma programmazione. Le peculiarità turistiche, produttive, culturali e sociali dei nostri territori hanno bisogno, innanzitutto, di tracciare percorsi con obiettivi e risultati reali e di lavorare sul patrimonio esistente, sulle comunità e sulle risorse umane locali.»

Da questi presupposti che partiranno due progetti pilota di “Comunità Rigeneranti” uno nel borgo di San Lorenzo Bellizzi e uno sui pescatori dell’alto Jonio calabrese che saranno illustrati nel corso dell’incontro del 30 maggio.

Maggiori informazioni sull'evento sono disponibili visitando questo link


Tappa a Genova per Fate il nostro gioco, il talk sul gioco d’azzardo

Grazie alla sinergia di CRU,  Siat e Informagiovani Comune di Genova, la conferenza-spettacolo "Fate il nostro gioco" lo scorso 8 maggio è approdata per la prima volta a Genova.

L'evento, accreditato presso l'Ordine degli Assistenti Sociali della Liguria e patrocinato dall'Università degli studi di Genova e MIUR-ufficio scolastico regionale, si è svolto presso l'Auditorium Palazzo Rosso con la partecipazione di oltre 150 studenti delle scuole superiori e dell'Università.

Dopo i saluti istituzionali, ai quali ha partecipato anche Federico Corradini Amministratore Delegato di Siat, si è sviluppato il talk animato dai divulgatori scientifici di Taxi 1729 che, in maniera coinvolgente, hanno esplorato con i ragazzi le regole matematiche che governano il gioco d'azzardo.

L'evento rientra nel progetto "Per Gioco. Non Per azzardo" che il Gruppo Unipol persegue da diversi anni con varie iniziative, il cui scopo è diffondere e sostenere pratiche di sensibilizzazione contro il gioco d'azzardo.

https://youtu.be/zTL0GJ5ucBo

https://youtu.be/KhvPP0DL8Iw