Derris: continua in Piemonte la diffusione della cultura della prevenzione
Proseguono anche dopo la chiusura ufficiale, come previsto nel protocollo d’intesa firmato il 20 dicembre 2018, le attività di disseminazione dei contenuti e strumenti del progetto Life-Derris sul tema dell'adattamento ai cambiamenti climatici con le organizzazioni socie del C.R.U. Piemonte.
Venerdì 19 luglio si sono incontrate, insieme ai funzionari del Comune di Torino e di Unipol, i rappresentanti provinciali di CIA, Confesercenti, CNA e Legacoop per confrontarsi e condividere le modalità di trasferimento delle informazioni al mondo delle pmi da loro rappresentate. Nell'ambito del progetto è stata infatti realizzata una piattaforma informatica per permettere alle imprese, prima che si realizzi un evento climatico violento in grado di danneggiare seriamente il patrimonio aziendale e la sua operatività, di effettuare in piena autonomia in base al suo posizionamento territoriale ed alle sue caratteristiche, una autovalutazione della propria vulnerabilità e delle possibili contromisure di prevenzione e gestione dei rischi climatici da intraprendere per ridurre i danni e l’interruzione delle attività. L'accesso alla piattaforma è libero, completamente gratuito e può avvenire tramite il sito www.derris.eu/cram-tool.
Nell'incontro molto attivamente partecipato sono stati forniti interessanti suggerimenti e spunti sulle modalità con cui divulgare l'informazione in modo efficace e snello, nella logica di aiutare le imprese ad accrescere la propria consapevolezza dei rischi legati ai cambiamenti climatici per essere messe nelle condizioni di far fronte anche a possibili imprevisti che, come si legge sui giornali, sono sempre più frequenti e devastanti. Particolarmente impressionante infatti la percentuale di imprese, quasi il 90%, che colpita da una evento catastrofale inaspettato, se non riesce a ripartire nel giro di breve tempo rischia la chiusura definitiva.
Il progetto DERRIS è uno dei primi casi virtuosi in cui pubblico, assicurazioni, mondo universitario e associazioni di categoria fanno rete per promuovere la cultura della prevenzione dei rischi e la resilienza ai cambiamenti climatici, ma anche fornire strumenti pratici, semplici, innovativi e senza costi per la protezione delle pmi di fronte ad un clima che cambia e produce eventi sempre più dannosi.
Sicilia: criticità e prospettive delle aree interne
Il Consiglio Regionale Unipol della Sicilia, con il sostegno di UnipolSai, nell’ambito del filone di attività sullo sviluppo sostenibile, ha organizzato un momento di riflessione e di incontro pubblico sul tema delle aree interne. L'incontro si è tenuto questa mattina a Sant’Agata di Militello, presso il Castello Gallego.
Sviluppo sostenibile significa anche non lasciare indietro i territori periferici in termini di servizi, lavoro e opportunità. Il CRU della Sicilia intende quindi avviare un lavoro di supporto alla definizione di linee di intervento e di progetti concreti a fianco delle Amministrazioni Locali e in accordo con la Regione Sicilia.
Il quadro di riferimento può ancora essere quello tracciato dalla Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) a suo tempo definita. La formulazione della Strategia Aree Interne prende avvio al termine del ciclo di programmazione 2007-2013. L’obiettivo era quello di mettere a punto uno strumento in grado di fornire efficaci soluzioni per lo sviluppo economico e sociale delle aree meno sviluppate e competitive e, al tempo stesso, risolvere il nodo cruciale della parziale attuazione ed implementazione dei fondi comunitari.
L'incontro, a cui hanno partecipato i referenti locali del CRU Unipol, Aleardo Benuzzi Responsabile nazionale dei CRU, i rappresentanti delle cinque Aree Interne Siciliane, con esponenti del governo regionale e con Sabrina Lucatelli, esperta di sviluppo nelle aree a bassa demografie e vice-presidente Ocse, è stata quindi l'occasione per capire a che punto siamo, quali le criticità e quale le prospettive concrete ci sono in merito alla Strategia SNAI.
Presentato il nuovo Giardino Mediterraneo
Dopo la presentazione dello scorso 14 febbraio a Palermo del nuovo intervento di Bellezza Italia negli spazi che Legambiente Sicilia ha avuto in gestione ai Cantieri Culturali alla Zisa, ieri giovedì 19 luglio, si è tenuto un nuovo incontro per annunciare l'estensione del progetto anche alla gestione degli spazi esterni dei padiglioni con la realizzazione di un Giardino Mediterraneo, che rientra appieno nelle strategie di adattamento climatico e rigenerazione degli spazi urbani.
L’obiettivo dell'intervento è dimostrare concretamente come sia possibile fare della riqualificazione del patrimonio edilizio la frontiera della lotta ai cambiamenti climatici, trasformando uno spazio pubblico in un modello di restauro che persegue gli obiettivi di efficienza energetica.
"I Cantieri Culturali alla Zisa sono un luogo di straordinaria bellezza." ha detto nel suo intervento Marisa Parmigiani Responsabile sostenibilità del Gruppo Unipol. "Il nostro gruppo era già presente a supporto dello Spazio Franco con Culturability, ma abbiamo ritenuto importante sostenere un intervento di riqualificazione, abbattendone l’impatto ambientale. Il nostro auspicio è che questo progetto sia uno stimolo e un riferimento per le numerose realtà che, in questo momento, si stanno facendo carico di riqualificare beni pubblici".
Foto fonte canale twitter Bellezza Italia
La vitalità dei corpi intermedi il tema del IV incontro biennale Ecoslab
Sì è svolto questa mattina, presso la Camera di Commercio di Roma, nella bellissima Sala del Tempio di Adriano, l’iniziativa “La vitalità dei corpi intermedi. La contrattazione di secondo livello e il welfare integrativo nel Lazio” promossa da il Consiglio Regionale Unipol del Lazio, all’interno di Écoslab, Biennale dello Sviluppo Economico e Sociale del Lazio. Al centro dell’iniziativa, il ruolo e l'importanza dei corpi intermedi, attraverso la contrattazione decentrata, per creare sviluppo, coesione sociale, collaborazione regolata fra le forze sociali.
Molte sono le personalità che sono intervenite nel corso della mattinata, tra cui: Tiziano Treu (Presidente CNEL), Gian Paolo Manzella (Assessore allo sviluppo economico Regione Lazio) e Pierluigi Stefanini (Presidente Gruppo Unipol). La giornata inoltre è stata arricchita dai contributi dei Segretari Generali di CGIL/CISL/UIL del Lazio, dei Presidenti di Confesercenti, Legacoop e Unindustria del Lazio, di Lorenzo Tagliavanti (Presidente della CCIAA di Roma), Raffaello Bronzini (Banca d’Italia) e Romolo De Camillis (Direttore Generale per i Rapporti di lavoro e le Relazioni Industriali Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali).
Questa iniziativa fa seguito agli incontri, sempre organizzati dal CRU del Lazio, che si sono tenuti nel 2013 (Welfare Italia. Focus sul Lazio), nel 2015 (Tornare a crescere e sviluppare il welfare) e nel 2017 (Lazio in movimento. Crescita, coesione sociale, welfare) focalizzati sui temi economici e sociali della Regione Lazio.
Come per i precedenti incontri, anche quest’anno la base della discussione è stata fornita da una ricerca sul campo compiuta, su mandato del CRU Lazio, dall’Istituto di ricerca RUR del Prof. Giuseppe Roma. La ricerca è scaricabile in PDF qui.
Di seguito alcune anticipazioni dei risultati emersi:
- La contrattazione aziendale e territoriale è presente nel Lazio, totalizzando, fra 2015 e novembre 2018, 2.327 accordi pari al 7% nazionale. L’interesse riguarda la vitalità dimostrata da strutture di rappresentanza sindacale e datoriale a trovare una mediazione e sviluppare una collaborazione. Inoltre, attraverso una tale forma di contrattazione si sono sperimentate benefici integrativi, come forme premiali detassate o istituti di welfare.
- Dalla ricerca emerge come l’86,3% dei contratti di secondo livello nel Lazio facciano riferimento alla Città Metropolitana di Roma Capitale, mentre il restante 13,7% riguarda le restanti province. I settori per cui si dispone di dati relativi alla diffusione della contrattazione integrativa vedono nel Lazio il primato dell’industria manifatturiera con il 18% dei contratti. Tuttavia, risultano fortemente presenti altri comparti dell’economia laziale, in particolare alcuni sistemi imprenditoriali di servizio collocati in un contesto fra il pubblico ed il privato.
- Da un confronto fra la distribuzione settoriale degli addetti e dei contratti, i settori a maggiore intensità nella contrattazione integrativa sono la fornitura di energia elettrica, la fornitura di acqua e gestione dei rifiuti, l’industria manifatturiera, il comparto dell’informazione e comunicazione, le attività professionali e le attività artistiche e sportive. Il settore dove al contrario si registra la minima incidenza della contrattazione integrativa è quello delle costruzioni.
- Nel Lazio l’81% dei contratti indica come obiettivo da conseguire la produttività, il 61% la redditività, il 48% l’efficienza, il 45% la qualità, il 12% l’innovazione. Infine, riguardo ai principali contenuti presenti nei contratti di secondo livello, il welfare aziendale registra un’incidenza superiore a quella della media nazionale, come la partecipazione nelle scelte aziendali e lo smart working.
Di seguito le video interviste e le foto della mattinata:
https://youtu.be/FqOaB5udl1A
https://youtu.be/HiVdtbDQzQQ
https://youtu.be/VO_FLYKDK4w
https://youtu.be/kjQId8ZHIzg
L'Aquila: a 10 anni dal sisma i CRU a sostegno della ricostruzione
Si è svolto oggi a L’Aquila presso il Palazzetto dei Nobili, in occasione del decennale del terremoto del 2009, il convegno dal titolo “Aree interne: una occasione di sviluppo territoriale, un tessuto da ricostruire” organizzato da Cru Unipol Abruzzo con il sostegno di UnipolSai, proseguimento di quello organizzato lo scorso ottobre a Farindola.
L’iniziativa è stata ideata, oltre che mostrare il continuo sostegno dei CRU per la ricostruzione a fianco di tutti i cittadini e dei familiari delle vittime, con il concreto obiettivo di portare a confronto le esperienze e le elaborazioni delle varie istanze territoriali che agiscono nell’ambito della strategia nazionale delle aree interne costituite in Abruzzo, in un contesto caratterizzato dalla ricostruzione dei luoghi colpiti dagli eventi sismici degli ultimi anni.
In particolare, considerando l’opera svolta in talune esperienze locali volta alla creazione di condizioni utili ad evitare lo spopolamento investendo su driver fondamentali quali trasporti, sanità, istruzione, si ritiene utile approfondire un modello ove possano operare la collaborazione interistituzionale, unita al contributo proveniente dalle parti sociali e con il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei cittadini coinvolti.
Il 10 luglio a L'Aquila l'evento "Aree interne: una occasione di sviluppo territoriale, un tessuto da ricostruire"
Il prossimo 10 luglio alle ore 10.00 a L'Aquila presso il Palazzetto dei Nobili, in occasione del decennale del terremoto del 2009, si terrà il convegno dal titolo "Aree interne: una occasione di sviluppo territoriale, un tessuto da ricostruire" organizzato da Cru Unipol Abruzzo con il sostegno di UnipolSai, proseguimento di quello organizzato lo scorso ottobre a Farindola.
L'iniziativa è stata ideata allo scopo di portare a confronto le esperienze e le elaborazioni delle varie istanze territoriali che agiscono nell’ambito della strategia nazionale delle aree interne costituite in Abruzzo, in un contesto caratterizzato dalla ricostruzione dei luoghi colpiti dagli eventi sismici degli ultimi anni.
In particolare, considerando l’opera svolta in talune esperienze locali volta alla creazione di condizioni utili ad evitare lo spopolamento investendo su driver fondamentali quali trasporti, sanità, istruzione, si ritiene utile approfondire un modello ove possano operare la collaborazione interistituzionale, unita al contributo proveniente dalle parti sociali e con il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei cittadini coinvolti.
Il programma completo è in via di definizione e sarà diffuso nei prossimi giorni.
Presentato il Bilancio Integrato 2018 del Gruppo Unipol
Si è svolta ieri, presso la Torre Velasca di Milano, la presentazione del Bilancio Integrato 2018 del Gruppo Unipol, documento che per il terzo anno integra i risultati finanziari con quelli conseguiti nella sostenibilità socio‐ambientale.
Per l’occasione, è stata organizzata la tavola rotonda “Finanza sostenibile: il ruolo degli SDGs nell’economia reale”, con l’obiettivo di approfondire la riflessione su un tema oggetto di significativi sviluppi, a pochi giorni dalla pubblicazione da parte della Commissione Europea degli strumenti chiave per realizzare l’Action Plan on financing sustainable growth. Si sono confrontati Carlo Cimbri, Group CEO Unipol, Innocenzo Cipolletta, Presidente Assonime, Panos Seretis, Head of ESG Research ‐ EMEA MSCI Inc. Il dibattito ha sviluppato gli spunti forniti dall’introduzione di Marisa Parmigiani, Responsabile Sostenibilità Gruppo Unipol, che ha illustrato le misure recentemente adottate a livello europeo in materia di finanza sostenibile, e da uno speech di Simon Zadek, Senior Advisor to the Administrator of the United Nations Development Programme e, da novembre 2018, Sherpa della Task Force on Digital Financing of the Sustainable Development Goals voluta dal Segretario Generale delle Nazioni Unite.
Unipol, leader 2019 per Reputazione nel settore finanziario in Italia per il terzo anno consecutivo, è pienamente consapevole degli impatti delle proprie scelte di investimento; per questo aderisce ai Principles for Responsible Investment (UN‐PRI) e ha definito politiche di investimento che integrano le tecniche tradizionali di analisi dei rischi e rendimenti finanziari con l’analisi extra‐finanziaria dei fattori ESG. Nel 2018 gli investimenti che hanno soddisfatto i criteri di sostenibilità definiti hanno rappresentato il 98,2% del portafoglio complessivo.
Con il supporto di The European House‐Ambrosetti, proseguendo il lavoro presentato agli stakeholder lo scorso anno, il Gruppo ha determinato il valore creato da scelte di investimento orientate verso titoli eligible. I 12,5 miliardi investiti da Unipol in titoli non governativi eligible hanno determinato la creazione di valore ambientale, sociale e cognitivo per 380 milioni di euro. Il Gruppo ha intenzione di proseguire il percorso in questo senso, aumentando ulteriormente la quota di titoli non governativi eligible nel proprio portafoglio e incrementando gli investimenti nei settori con esternalità positive più significative (quali Energia e Utilities). In questo modo il valore creato nell’anno 2021, al termine del triennio del Piano Strategico 2019 – 2021, potrà raggiungere i 440 milioni (+16% rispetto al 2018).
L’altro impegno chiave riguardo alle scelte di investimento riguarda gli investimenti tematici che supportano il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030: l’obiettivo è di raggiungere i 600 milioni investiti in questo modo nel 2021, con un aumento di oltre l’80% rispetto al 2018. Il contributo agli SDGs sarà rafforzato anche dalla vendita di prodotti con impatto sociale e ambientale, che il Gruppo si è impegnato a portare al aumentare al 30% di penetrazione sul portafoglio complessivo assicurativo (dal 22,7% del 2018).
I dati dello studio di The European House – Ambrosetti evidenziano gli impatti extra finanziari creati dal Gruppo anche in altri ambiti rilevanti. La formazione non obbligatoria, che ha coinvolto il 75% dei 10.400 dipendenti italiani del Gruppo UnipolSai Assicurazioni, ha generato quasi 10 milioni di euro in termini di incremento della capacità di creare valore, intese come maggiore produttività per l’intero organico, e di incremento di valore del capitale umano, in termini di maggior valore di mercato delle figure professionali formate. Lo stesso approccio è stato utilizzato per calcolare l’impatto della formazione rivolta alla Rete, che ha toccato 28.700 persone (pari all’88% del totale) generando valore per 44 milioni di euro.
Unipol ha poi generato benefici ambientali pari a 2,7 milioni di euro nel 2018 attraverso azioni di riduzione dei consumi e l’utilizzo della sola energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, riducendo così le esternalità negative.
L’efficiente gestione delle liquidazioni Responsabilità Civile Auto (oltre 766 mila pratiche liquidate) da parte di UnipolSai Assicurazioni, la principale Compagnia del Gruppo, ha comportato un impatto positivo di oltre 55 milioni di euro per i clienti, calcolato come differenza di valore attualizzato rispetto a quello che si otterrebbe attraverso la risoluzione di una causa civile, che ha tempi molto più lunghi.
La relazione con agenti, periti e fornitori genera valore in termini pari rispettivamente a 3,9 miliardi, 1,4 miliardi e 1,9 miliardi di euro, considerando gli impatti diretti, indiretti e indotti di provvigioni, compensi e acquisti realizzati.
Il valore economico complessivamente distribuito agli stakeholder, in conseguenza delle attività previste dal Piano Strategico 2019‐2021, è pari a 24 miliardi di euro.
Considerando pari a 100 il valore prodotto nei diversi ambiti nel 2018, l’impegno del Gruppo è di incrementare questo valore nel triennio di Piano fino ad arrivare a 111,8 al termine del 2021. Gli impatti extra‐finanziari non sono soltanto misurati a consuntivo, ma sono diventati oggetto di specifici obiettivi del Piano Strategico 2019 – 2021, nell’ambito della direttrice strategica “Valore condiviso e Sviluppo Sostenibile”.
https://youtu.be/VPmq59mVCSs
Foto fonte canale Twitter Gruppo Unipol
Il patrimonio artistico di Unipol in mostra a Milano e Bologna
Il catalogo con le opere del Patrimonio Artistico del Gruppo Unipol sarà in mostra a Milano e a Bologna fino al 27 settembre.
Formato da una selezione di opere d’arte del Patrimonio del Gruppo Unipol, il progetto espositivo è appositamente pensato per le due sedi di UnipolSai di Milano e Bologna ed è finalizzato a presentare e riflettere sui valori condivisi dal Museo d’Impresa CUBO.
Come suggerisce il titolo, la raccolta e l’incremento di opere d’arte rappresentative della ricerca internazionale e italiana, lo sviluppo di percorsi espositivi e culturali, la proposta didattica rivolta al pubblico di tutte le età sono aspetti fondamentali del Museo d’impresa CUBO e della sua volontà di condivisione, collegamento e legame tra le persone, nel rispetto delle loro singolarità caratterizzanti e nel riconoscimento della loro potenzialità collettiva e sociale. Tali temi si articolano a Milano in un percorso volto a mettere in luce il potenziale della sperimentazione tecnologica e dei new media; a Bologna, la mostra si focalizza sul tema del lavoro in relazione all’uomo nell’arte dal Novecento ad oggi.
Approfondimenti sul sito di CUBO Unipol
A Udine focus sui cambiamenti climatici
Si è svolto oggi mercoledì 5 giugno dalle 17 nella sala Pasolini di palazzo Toppo Wassermann di Udine, un convegno sui cambiamenti climatici e dei loro effetti in Friuli Venezia Giulia. L’evento - organizzato dal consiglio regionale Unipol del Friuli Venezia Giulia e con il patrocinio dell’Università di Udine - era inserito all’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASVIS, che ha l’obiettivo di diffondere la cultura della sostenibilità, rendendo lo sviluppo sostenibile un tema di attualità e richiamando così l’attenzione nazionale e locale su problematiche e opportunità connesse al raggiungimento degli SDGs dell’ONU. L’iniziativa mira a diffondere la conoscenza dei fenomeni climatici estremi partendo dalla spiegazione globale di fenomeni di cambiamento che sono in atto. L’interesse nasce dopo i disastrosi eventi dello scorso autunno che hanno riguardato l’arco alpino compreso tra le regioni del Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige.
Dopo l'apertura lavoro di Franco Colautti Presidente Consiglio Regionale Unipol, i saluti Pietro Fontanini Sindaco del Comune di Udine e l'introduzione di Marisa Parmigiani Responsabile Sustainability Unipol, sono intervenuti diversi ricercatori e docenti universitari e la dottoressa Federica Flapp di ARPA Friuli Venezia Giulia che ha presentato la situazione globale con particolare attenzione a ciò che avviene in regione. A chiuso i lavori Fabio Provale,Direzione tecnica danni e sinistri, UnipolSai, che ha parlato del ruolo delle assicurazioni nella prevenzione e la gestione dei rischi legati ai cambiamenti climatici e del progetto Derris. Ha moderato la giornata il dottor Francesco de Filippo responsabile Ansa del Friuli Venezia Giulia.
Di seguito le foto del convegno e le video interviste
https://youtu.be/k9596BRNy8E
https://youtu.be/hzNcGhr656w
https://youtu.be/e1LuAnwXKHI
https://youtu.be/BXwWynzEw1U
L'articolo sull'iniziativa del Messaggero Veneto