La strategia del Veneto per lo sviluppo sostenibile. Il convegno del CRU

Lunedì 5 ottobre, alle ore 17.30, si è tenuto in streaming sui canali web e social dei CRU, il convegno dedicato alla strategia del Veneto per lo sviluppo sostenibile, in collaborazione con l’Associazione Veneta per lo sviluppo sostenibile.

L’evento si pone all’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020 promosso da ASVIS con lo scopo di richiamare l’attenzione Nazionale e locale sull’importante tema della cultura della sostenibilità per realizzare un cambiamento politico e culturale che permetta all’Italia di rispettare l’Agenda 2030 Onu.

La Regione Veneto ha compreso nella propria strategia manovre e azioni volte al perseguimento di tutti e 17 i punti inseriti all’interno dell’Agenda Onu. Questi aspetti riguardano tutti gli ambiti della vita quotidiana: dalla tutela ambientale allo sviluppo delle relazioni umane, a quello economico, culturale e sociale.
Il Consiglio Regionale Unipol Veneto vuole porre l’attenzione su ciò che è importante fare per raggiungere gli obiettivi proposti, trovando nuove soluzioni attraverso un costruttivo confronto tra i partecipanti.

Sono intervenuti: ILARIA BRAMEZZA Segretaria Generale della Regione Veneto (qui le slide),  che ha presentato il percorso per giungere all’adozione della Strategia della Regione Veneto per lo Sviluppo Sostenibile indicando anche le macroaree di intervento, i relativi flussi finanziari necessari e le coperture previste. ELENA DI GREGORIO Presidente CRU Veneto, che ha espresso la condivisione per gli obiettivi ed i contenuti generali suggerendo anche ambiti di maggiore approfondimento e momenti di confronto con le Organizzazioni di rappresentanza sulle scelte operative future. GIORGIO SANTINI Presidente AsVeSS, ha condiviso il percorso seguito ed ha indicato alcuni temi di criticità esistenti tra cui la transizione energetica e la limitazione nel consumo del suolo sui quali è necessario intervenire da subito concretamente. SERGIO GIORDANI Sindaco di Padova, ha portato l’esperienza concreta di una città che sta già lavorando su un percorso di sostenibilità del proprio modello di sviluppo futuro partendo da scelte concrete sul tema della rigenerazione urbana e del riutilizzo di spazi ed aree pubbliche. MARISA PARMIGIANI, Head of Sustainability and Stakeholder management di Unipol Gruppo, ha portato esempi concreti di quanto una compagnia di assicurazione è coinvolta nei processi si sviluppo sostenibile e come può portare il proprio contributo a beneficio delle comunità locali. GIANNI BOTTALICO Responsabile dei Rapporti con gli Enti Territoriali di ASviS ha sottolineato come la realizzazione dell’Agenda 2030 dell’ONU sarà possibile se gli obiettivi si radicheranno nelle realtà territoriali. Per questo le singole Strategie Regionali devono applicare gli automatismi e mettere in pratica i percorsi definiti. In questa prospettiva sarà fondamentale un nuovo ruolo dei corpi intermedi della società. Ha moderato FABIO BEGO del Consiglio Regionale Unipol del Veneto.

https://youtu.be/-U1D6jrtKdg

 


Proposte di soluzioni per un nuova sanità territoriale in Calabria

Si è svolto oggi lunedì 5 ottobre, alle ore 15.00, trasmesso in streaming sui canali web e social dei CRU, il convegno "Take care Calabria. Proposte di soluzioni per un nuova sanità territoriale".
L’evento è stato organizzato all’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020 promosso da ASVIS con lo scopo di richiamare l’attenzione Nazionale e locale sull’importante tema della cultura della sostenibilità per realizzare un cambiamento politico e culturale che permetta all’Italia di rispettare l’Agenda 2030 Onu.

Durante l’incontro é stata posta l’attenzione sull’importante ruolo che il Terzo Settore ricopre a livello Nazionale fornendo sempre più spesso una gamma di servizi che il Sistema Sanitario italiano fatica ad erogare e che fornisce con standard differenti in base alla Regione in cui ci si trova. È infatti chiaro ormai come tra Nord e Sud ci sia una grande disparità che colpisce non solo la tipologia di offerta sanitaria proposta, ma anche il suo livello qualitativo.

L’obiettivo di Consiglio Regionale Unipol Calabria è dimostrare che il Terzo Settore deve essere considerato complementare al Sistema Sanitario e non sostitutivo o alternativo. È solo grazie alla cooperazione tra queste due realtà che diviene possibile garantire cure e sostegno alle moltissime persone in difficoltà.

Sono intervenuti: FRANCO BELMONTE (Direttore CIA Calabria) CRU Calabria, IOLE SANTELLI Presidente Giunta Regionale Calabria, LUCIANA GIORDANO
Segretaria Generale FP CISL Calabria, FEDERICA LEGATO Presidente AUSER Gioia Tauro, ALESSANDRO DEL CARLO Presidente Associazione Nazionale Pensionati, CIAGIANNI CUDA Presidente Polo Innovazione Tecnologica Regionale della Salute (Biotecnomed), GIANCARLO RAFELE E ALDO MAURO Legacoop Sociali Calabria Take Care Calabria, idea Progettuale Arci Calabria (qui la presentazione e qui l'approfondimento), FRANCESCO TASSONI Presidente Calabriamente a.p.s., ROSARIO BRESSI, Presidente Cooperativa Sociale il Lampadiere, GIOVANNA GIGLIOTTI, Amministratore Delegato Unisalute (qui la presentazione), GIANLUCA GALLO Assessore al Welfare Regione Calabria, SINIBALDO ESPOSITO Presidente Commissione Sanità e Welfare Regione Calabria. Ha operato BENEDETTA GAROFALO Ufficio Stampa CSV Catanzaro.

https://youtu.be/_nDBQhCz-Sg


Il recupero delle aree industriali dismesse. Il convegno del CRU del Lazio

Venerdì 2 ottobre, alle ore 10.30, si è tenuto in streaming sui canali web e social di CRU – Consigli Regionali Unipol, il convegno dedicato al recupero delle aree industriali dismesse del Lazio.

L’evento era inserito all’interno del programma del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020 promosso da ASVIS con lo scopo di richiamare l’attenzione Nazionale e locale sull’importante tema della cultura della sostenibilità per realizzare un cambiamento politico e culturale che permetta all’Italia di rispettare l’Agenda 2030 Onu.

Durante la diretta ci si è focalizzati su uno degli angoli industriali più importanti e con il maggior valore aggiunto di tutto il paese: il quadrante che dal Sud di Roma arriva alla parte Nord di Latina. L’area ha ospitato nel corso dei decenni oltre 700 industrie fino a quando, negli anni ‘90, la loro chiusura ne ha provocato il parziale abbandono e il successivo deterioramento.

Il Consiglio Regionale Unipol del Lazio lancia la grande sfida di rimettere in produzione siti come questo facendo chiarezza sull’art. 63 della legge 448 che riconosce al consorzio industriale la funzione di esproprio di un sito dismesso decurtandone i contributi pubblici ricevuti a favore dei privati investitori. Ciò porterebbe a una piena e graduale occupazione, senza bisogno di utilizzare denaro pubblico, tutelando l’ambiente e coinvolgendo anche attori economici e Istituzionali. L’obiettivo è quindi creare nuovi posti di lavoro e favorire uno sviluppo sostenibile facendo leva su quello che già esiste.

Tra gli interventi anche quello di Marisa Parmigiani, Head of Sustainability and Stakeholder management Unipol Gruppo, che ha illustrato le linee guida  già attuate  in alcuni territori volte "non solo a riutilizzare degli spazi in un modo diverso da ciò per cui sono stati pensati, ma farlo pensando a lungo termine e in base alle nuove e specifiche esigenze sia economiche che sociali di un determinato territorio e ciò è possibile solo con la partecipazione di tutti gli attori che seguono il progetto".

Sono intervenuti ALBERTO CIVICA Presidente CRU Lazio, COSIMO PEDUTO
Presidente Consorzio per lo sviluppo industriale Roma/Latina, CARLO MEDICI Presidente Provincia di Latina, Sindaco di Pontinia, PAOLO ORNELI Assessore Regione Lazio allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-Up e Innovazione, DOTT. ALDO BRACA
Presidente e Amministratore Delegato BSP Pharmaceuticals, CLAUDIO DI BERARDINO Assessore Regione Lazio al Lavoro e Nuovi diritti, MARISA PARMIGIANI Head of Sustainability and Stakeholder management Unipol Gruppo, CECILIA CELLAI Segretariato ASviS Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Ha moderato GRAZIELLA DI MAMBRO, giornalista di Latina Oggi.

 

Rassegna Stampa:

Latina Oggi, L’altro futuro dei siti industriali: oltre 400 aziende dismesse sul territorio

 

Video integrale e foto dell'evento

https://youtu.be/za7kIXqXtOU


Partnership per la sostenibilità: “Fare rete”. Il convegno del CRU Puglia

Giovedì 1 ottobre, alle ore 10.30, si è tenuto in streaming sui canali web e social di CRU – Consigli Regionali Unipol, il convegno “Partnership per la sostenibilità: fare rete”, organizzato in collaborazione con UniBA, NeXt e Ashoka.
L’evento è stato organizzato all’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020 promosso da ASVIS con lo scopo di richiamare l’attenzione Nazionale e locale sull’importante tema della cultura della sostenibilità per realizzare un cambiamento politico e culturale che permetta all’Italia di rispettare l’Agenda 2030 Onu.

È stato un think tank virtuale in cui sono emergersi buone pratiche riguardanti la sostenibilità al fine di creare un network capace di mettere a punto strumenti ed azioni per far crescere la cultura della sostenibilità, driver strategico per il futuro dei territori.

Sono intervenuti CARMELO ROLLO Presidente Consiglio Regionale Unipol Pugla, GIUSEPPE PIRLO Delegato del Rettore alla Terza Missione UNIBA, GIANLUIGI DE GENNARO Presidente Centro di Eccellenza per l’Innovazione e la Creatività UNIBA,  FEDERICO MENTO, Direttore Ashoka Italia, LUCA RAFFAELE Direttore Generale NeXt, ELVIRA TARSITANO
Presidente Centro di Eccellenza per la Sostenibilità UNIBA, MICHELANGELO CAVONE, Presidente Consiglio Comunale di Bari, MARIA LUISA PARMIGIANI
Head of Sustainability and Stakeholder management Unipol Gruppo. Ha moderato ELENA TORRI, Responsabile Consiglio Regionale Unipol Puglia.

 

https://youtu.be/dnynPbAMZ2A


CLAAI Campania entra nel Consiglio Regionale Unipol

Il 29 settembre scorso, a Napoli, si è svolto un incontro con i dirigenti regionali di CLAAI Campania, che recentemente entrati a far parte del CRU Campania,  ingresso rinviato di qualche mese a causa della pandemia.

È sta l'occasione per il primo confronto "in presenza" sulle prossime attività del CRU e una panoramica sull'offerta complessiva del Gruppo Unipol, dalle assicurazioni al noleggio a lungo termine dei veicoli.

CLAAI - Confederazione delle libere Associazioni artigiane - ha stipulato una convenzione assicurativa regionale con UnipolSai, a beneficio degli iscritti e dei dipendenti. Durante l'incontro è stata firmata la convenzione, giàattiva presso tutte le agenzie campane della Campagnia.


Turismo sostenibile: da slogan a concreta opportunità. Il convegno del CRU Friuli-Venezia Giulia

Mercoledì 30 settembre, alle ore 10.00, si è tenuto in streaming sui canali web e social dei CRU, il convegno dedicato al turismo sostenibile in Friuli-Venezia Giulia.
L’evento è stato organizzato  all’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020 promosso da ASVIS con lo scopo di richiamare l’attenzione Nazionale e locale sull’importante tema della cultura della sostenibilità per realizzare un cambiamento poitico e culturale che permetta all’Italia di rispettare l’Agenda 2030 Onu. Durante il convegno è stata proposta un’analisi delle condizioni e degli scenari dell’attuale modello di turismo nella Regione, settore fondamentale nell’economia complessiva del territorio, nella prospettiva di un riposizionamento conseguente ai cambiamenti climatici e non in atto. L’attenzione è stata posta in particolare anche sui progetti dell’Agenzia Regionale e sui contributi elaborati da “Cantiere Friuli” dell’Università di Udine.

Sono intervenuti: Franco Colautti (Presidente Cru Fv), Bruno Bertero (Direttore Marketing Promoturismo Fvg) Mauro Pascolini (Docente Università Di Udine Delegato A “Cantiere Friuli”, Raffaella Tamiozzo (Vice-Presidente Legacoop Fvg), Antonio Donato (Direttore Generale “Tenute Del Cerro” Unipol Gruppo). Ha moderato Maurizio Cescon (giornalista).

Di seguito le presentazioni dei relatori e il video dell'evento

Turismo Sostenibile - Raffaella Tamiozzo

Agriturismi sostenibili - Antonio Donato Cantiere Friuli - Mauro Pascolini

https://youtu.be/jCQj1xx6ErU

Un nuovo turismo in Friuli-Venezia Giulia - Cru per lo sviluppo sostenibile


Disabilità e mobilità sostenibile: come sarà l’Italia del 2060

Nell’Italia più anziana e meno popolata del 2060, le persone con disabilità cresceranno del 25%. Sul fronte della mobilità, i soggetti con disabilità che utilizzeranno i mezzi di trasporto saranno 2 milioni, il 50% dei quali guiderà un’auto e non rinuncerà a essere conducente. In questo scenario e di fronte alla domanda su come i mezzi di trasporto pubblico locale potranno rispondere alle esigenze di questa popolazione, il diritto negato alla mobilità sostenibile per le persone con disabilità si aggraverà nel 2060 se l’Italia non sceglierà con decisione la via dello sviluppo sostenibile.

È quanto emerge dalla ricerca “Il paradosso della mobilità”, realizzata da Fondazione Unipolis, in collaborazione con ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti), che, nella Settimana Europea della Mobilità 2020 e nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASviS, mette a confronto l’Italia di oggi con quella del futuro.

I risultati del rapporto sono stati presentati nel corso di un evento, svoltosi oggi, da Marisa Parmigiani, Fondazione Unipolis, Fausto Sacchelli, Fondazione Unipolis, Roberto Romeo, ANGLAT, Sara Fulco, Angolazioni Rotonde, Marco Monesi, Città Metropolitana di Bologna.

“La pubblicazione "Il paradosso della mobilità” affronta il tema di un diritto che è tra quelli fondamentali per le persone con disabilità: la mobilità personale - afferma Roberto Romeo, Presidente ANGLAT -. L'articolo 20 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia con la Legge n.18/2009, ne definisce i criteri e gli ambiti ai quali gli Stati Parte devono conformarsi. Le prospettive di reale bisogno di mobilità nei prossimi anni, in relazione anche alle dinamiche di invecchiamento della popolazione e dunque non solo in rapporto alle disabilità motorie, devono renderci consapevoli sulla necessità di realizzare a livello di Paese e con il concorso di tutti i player pubblici e privati, politiche che favoriscano gli investimenti per realizzare interventi strutturali che pongano al centro e trasversalmente agli interventi di settore, la mobilità e l’accessibilità per le persone con disabilità. Progetti che sarebbe auspicabile integrare tra quelli da presentare, a breve, all’Europa”.

“I dati che emergono dalla ricerca evidenziano che affrontare le problematiche della sostenibilità delle aree urbane è una componente fondamentale dell’intervento su un modello di sviluppo che si sta dimostrando non più percorribile – dichiara Marisa Parmigiani, Direttrice Fondazione Unipolis -. Una delle prime caratteristiche a rendere queste aree sostenibili è proprio il grado di accessibilità che le stesse sono in grado di offrire in primo luogo ai loro cittadini, ma altresì a tutti coloro che la città devono raggiungere. Accessibilità per i più fragili significa migliore accessibilità per tutti in tutte le fasi della propria vita, con una generale e complessiva miglior qualità della vita, riduzione dei fattori di stress e di condizioni in cui risorse/competenze e talenti possono essere impiegati al meglio. Non essere accessibile per una città significa condannarsi a non valorizzare tutte le opportunità, significa quindi essere meno attrattiva e così competitiva”.

Secondo la ricerca, tra 40 anni, l’Italia sarà meno popolata rispetto a quella attuale (poco più di 55 milioni di abitanti rispetto agli attuali 60 milioni, -10%) e caratterizzata da un invecchiamento della popolazione (gli over 74 cresceranno del 70%) e da un incremento del numero delle persone con disabilità (+25%, pari a quasi 4 milioni di unità). In particolare, aumenterà del 51% il numero delle persone con disabilità over 64 (da 2 a 3 milioni) e, fra queste gli over 74 passeranno da 1,5 a 2,5 milioni. Nel 2060 gli over 74 rappresenteranno il 64,1% della popolazione con disabilità rispetto all’attuale 47,6%.

Sul fronte della mobilità, oltre 2 milioni di persone con disabilità utilizzeranno regolarmente mezzi di trasporto e, di questi, uno su due sarà conducente d’auto. Nel confronto con il 2060, come evidenziato, sono gli over 64 in crescita e questo trend riguarderà anche il dato relativo all’uso dell’auto: la persona con disabilità, anche se over 64 e soprattutto se over 74, non rinuncerà a essere conducente. Infatti, su 1 milione di soggetti che la proiezione ci indica come conducenti d’auto, gli over 64 sono il 50,1% e, fra questi, il 29,2% ha oltre 74 anni. In particolare, si stima che si registrerà un incremento di 115.000 over 74 conducenti di auto.

Fra gli over 64, rispetto alla scelta dell’auto, l’uso del TPL urbano e del treno sarà inferiore rispettivamente del 45,3% e del 67,1%, così come l’uso del TPL extraurbano crolla del 78,6%. E se ci focalizziamo sugli over 74, rispetto all’uso dell’auto, l’uso del TPL urbano e del treno calerà rispettivamente del 32,8% e del 69%, per arrivare a un meno 77,9% nel caso dell’utilizzo del TPL extraurbano. In sintesi, l’età che avanza non impedirà di essere un conducente di auto rispetto alla scelta del trasporto pubblico.

In questo scenario, occorre riflettere su come i mezzi di trasporto pubblico potranno rispondere alle esigenze di questa popolazione, evolversi, e diventare un elemento costitutivo delle future comunità sostenibili. Strade connesse e intelligenti, auto a guida autonoma, e un ecosistema pubblico/privato, con un ruolo da guida della ricerca, rappresentano il modo per indirizzare lo sviluppo della mobilità verso un modello sostenibile che deve riguardare le comunità nel loro complesso.
La versione integrale della ricerca può essere richiesta al seguente indirizzo email: segreteria@fondazioneunipolis.org .


Nuova TAC per l’Ospedale degli Alpini a Bergamo grazie al Gruppo Unipol

Una TAC per l’ospedale da campo di Bergamo grazie alla quale sarà possibile il monitoraggio dei pazienti e il potenziamento della diagnosi dell’infezione del COVID-19. Il Gruppo Unipol, che ha già stanziato venti milioni di euro per sostenere l’Italia durante l’emergenza sanitaria, è intervenuto anche direttamente a sostegno della popolazione bergamasca al fianco dell’organizzazione umanitaria Cesvi con una donazione di un milione di euro che ha permesso l’acquisto di una preziosa TAC trasportabile per l’ospedale da campo allestito dagli Alpini a Bergamo. Questo macchinario è in grado di cogliere i segni polmonari della malattia in fase precoce, valutare l’estensione e l’evoluzione dell’infezione da coronavirus, ma anche testimoniare la completa guarigione del paziente affetto da Covid-19.

La TAC è stata consegnata il 16 settembre scorsoalla presenza del presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero, del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, della presidente di Cesvi Gloria Zavatta e del Responsabile Relazioni Istituzionali del Gruppo Unipol Stefano Genovese.

«Nei giorni più drammatici di questa emergenza eccezionale ed epocale, il Gruppo Unipol ha reagito in modo altrettanto eccezionale – rispetto alla quotidiana attività di protezione assicurativa ordinaria – decidendo di donare una somma importante alle comunità territoriali più colpite dall’ondata pandemica. Abbiamo voluto che le risorse arrivassero il più velocemente possibile e, soprattutto, fossero destinate all’acquisto di macchinari o strutture che facessero fare un passo avanti nella protezione delle comunità, come confidiamo sarà nel caso della TAC per l’ospedale da campo di Bergamo.  Siamo orgogliosi di aver supportato la comunità bergamasca, tra le più colpite in Italia dall’emergenza Covid-19 – ha dichiarato Stefano Genovese,Responsabile Relazioni Istituzionali del Gruppo Unipol – e rivolgiamo ai cittadini e al loro Sindaco Gori un augurio di pronto ritorno alla loro normalità operosa».

Fonte news e foto: sito Cesvi


Oliviero lancia l'idea dei "Parchi scuola"

Ecco le idee/proposta del presidente CRU della Campania Giuseppe Oliviero in merito al ritorno a scuola

"A volte folli illuminati possono indicare sprazzi di luce e quindi ... se provassimo a proporre una serie di parchi scuola per esempio nel sito di Mostra D’Oltremare e in altri parchi della città sottoutilizzati per lezioni all’aperto? Aule prefabbricate, tensostrutture, con controlli semplici, trasporti facili e gestibili, stile Universiadi ... si parla di moduli e spazi prefabbricati e ci sono gruppi di progettisti ed esperienze approfondite nel merito. Inoltre, la dotazione di moduli prefabbricati resterebbe a disposizione della protezione civile per ogni emergenza e in molti casi risponderebbe alle esigenze di tante piccole realtà per una molteplicità di utilizzo. Una occasione anche per il recupero di parchi e aree verdi maltenuti e oggetto di vandalizzazione, specie in periferia, che solo un presidio costante e una destinazione socialmente condivisa possono preservare."