Il ruolo attivo del CRU Lazio nel dibattito sulle strategie di sviluppo economico e sociale della regione

Da alcuni anni il CRU del Lazio ha dato vita ad un laboratorio di analisi e confronto multistakeholder sulla realtà economica e sociale del Lazio.

Senza sovrapporsi agli ambiti di competenza delle parti sociali (la concertazione e la contrattazione, la sottoscrizione di patti e programmi con le Istituzioni Regionali, metropolitane e territoriali) il CRU del Lazio intende svolgere un’attività di individuazione e di approfondimento di possibili strategie e politiche regionali per lo sviluppo sostenibile, di monitoraggio delle scelte pubbliche nei diversi campi che riguardano la vita delle persone, dei lavoratori e delle imprese. Un luogo, quindi, di ricerca, di analisi unitaria, di individuazione di temi per lo sviluppo economico e per l’innovazione sociale.

A questo insieme di attività abbiamo dato il nome di ECOSLAB, che significa, appunto, laboratorio economico-sociale. Con cadenza biennale il CRU ha realizzato momenti di presentazione pubblica dei propri lavori, di incontro e di discussione fra le Istituzioni e le parti sociali.

Questi lavori e questi momenti hanno l’ambizione di contribuire ad arricchire il dibattito regionale, in rapporto a singoli comparti dell’attività di governo (come il welfare, che vede proprio nelle regioni uno dei principali livelli di governo di questa problematica) o momenti complessivi della stessa, come il Patto per il lavoro sottoscritto dalle parti sociali nel 2014 e di cui si propone oggi un rinnovo ed un adeguamento, a maggior ragione alla luce delle scelte progettuali da compiere per sostanziare di contenuti il PNRR.”

Muove da questa consapevolezza, esplicitata in premessa, la scelta del CRU Lazio di elaborare un documento preliminare finalizzato alla realizzazione di un “Patto per il lavoro e la sostenibilita’” della regione Lazio. Questo patto assumerebbe un’importanza ancora maggiore alla luce delle scelte da compiere con il PNR.R 

L’occasione della stesura di quest’ultimo documento, elaborato con il contributo qualidficato del Prof. Giuseppe Roma, ha messo in evidenza la peculiarità del CRU Lazio. 

E’ anche importante rilevare l’accresciuta rappresentatività del CRU in questa regione che ha allargato la partecipazione oltre che delle organizzazioni storiche (CGIL, CISL, CNA, Confesercenti, CIA, Legacoop, UIL) anche di Confcooperative, AGCI, Unindustria Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo. Ai  lavori partecipa inoltre la Camera di Commercio di Roma.

Questa ampia composizione rende il CRU del Lazio un unicum perché non c’è un altro luogo in cui una così ampia rappresentanza delle parti sociali può incontrarsi e dialogare, dibattere sui temi economici e sociali che riguardano il territorio della nostra Regione. Questa condizione ha permesso, attraverso un processo di forte condivisione, di produrre, per la prima volta, un documento programmatico per lo sviluppo del Lazio, in particolare dopo la pandemia, che le associazioni datoriali e i sindacati confederali presenti nel CRU Lazio offrono alla discussione con la Regione.

Si apre quindi una prospettiva nuova per i CRU che non potendo e non volendo sostituirsi o aggiungersi alle parti sociali che lo compongono può diventare però il luogo nel quale realizzare momenti di sintesi non soltanto su singoli argomenti come già avviene in altri luoghi ma sulla costruzione di una visione comune su come il nostro Paese e soprattutto il nostro territorio deve cambiare se vuole rispondere alle sollecitazioni che l’Europa ci fa, se vogliamo stare al passo con gli altri paesi europei, se vogliamo diminuire le diseguaglianze per realizzare  quella giustizia sociale a cui tutti aspiriamo.


Pandemia a resilienza: come ripartire dopo il covid-19

Ieri, il Presidente dell‘Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) Pierluigi Stefanini e Giuliano Amato, Presidente della Consulta Scientifica del Cortile dei Gentili (struttura del Pontificio consiglio della cultura), hanno discusso, assieme ad altri esperti, del rapporto curato dalla Consulta e pubblicato dal Cnr, su “Pandemia e resilienza”. Per il Governo era presente il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini.

L’evento è stato organizzato per riflettere in maniera corale e condivisa sulla crisi causata dalla pandemia e sulle importanti implicazioni che essa ha avuto sulla società e sul vivere quotidiano.

Il Covid-19 ha mostrato infatti le fragilità dell’attuale modello di sviluppo e ne ha accentuato le disuguaglianze. Se negli anni precedenti l’Italia e l’Europa sembravano avviate verso un sentiero di sviluppo sostenibile, la pandemia ha inflitto una battuta di arresto a questo processo, mettendo a nudo le debolezze sociali, economiche e ambientali delle nostre società. È diventato imperativo, nel disegnare le politiche per la ripresa, pensare a che tipo di futuro costruire, e in quest’ottica agire perché ci possa essere un “rimbalzo in avanti”, e non una ricaduta nelle vecchie abitudini che hanno portato alla crisi in corso.

Per questo motivo, bisogna assicurarsi che nei piani di ripresa vengano incluse considerazioni per rafforzare la resilienza in vista di shock futuri, e che ci sia la consapevolezza che non si può tornare al business as usual. In quest’ottica, l’Agenda 2030 delle Nazioni unite, concordata da 193 Paesi, può essere usata come road-map per stabilire gli obiettivi di medio-lungo termine a cui aspirare.

“La società italiana ha il dovere di contrastare questa crisi così grave e di dare una prospettiva di sviluppo sostenibile e di futuro ai nostri giovani e alle persone del nostro Paese”, , combattendo la sfiducia generale" ha detto Stefanini. È, dunque, essenziale mettere in atto uno sforzo comune a favore del dialogo tra politica ed economia affrontando “la centralità trasversale della parità di genere come elemento trasformativo potentissimo che dobbiamo assolutamente mettere al centro e in modo ancora più forte e convinto". Non solo: "la strategia della biodiversità rappresenta una risposta altrettanto efficace e fondamentale alla crisi climatica e altrettanto integrante della strategia della transizione ecologica”.

Il documento “Pandemia e resilienza" è scaribaile qui

 


Fondazione Unipolis e Podcastory per l’Agenda 2030 ONU

17 storie per il 2030: un contest per creare podcast che immaginano un futuro possibile

Raccontare storie di azioni possibili per trasformare il mondo secondo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030, attraverso un concorso letterario per la creazione di podcast. È questo lo scopo del nuovo progetto “17 storie per il 2030” promosso da Podcastory con la collaborazione di Fondazione Unipolis e il Patrocinio dell’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel 2015 dalle Nazioni Unite, chiama all’azione tutti i Paesi e tutte le componenti della società civile – dalle imprese private al settore pubblico, dalla società civile agli operatori dell’informazione e cultura fino al singolo cittadino – per garantire un futuro possibile. A meno di dieci anni al 2030, diventa sempre più urgente sensibilizzare e responsabilizzare le persone sulla necessità di partecipazione e impegno comune per poter realizzare questa ambiziosa sfida.

Sulla scia di questo proposito, Fondazione Unipolis – la Fondazione d'impresa del Gruppo Unipol e del Gruppo UnipolSai, dei quali costituisce uno degli strumenti più rilevanti per la realizzazione di iniziative di responsabilità sociale, nel quadro della più complessiva strategia di sostenibilità – desidera intercettare e condividere le riflessioni della comunità su come immagina di poter trasformare il mondo secondo gli SDGs.

Per farlo, ha deciso di rivolgersi a Podcastory – la prima podcast factory italiana, realizzando insieme un progetto che si sviluppa attraverso una serie originale e inedita di podcast dedicati all'argomento e generata attraverso 16 concorsi letterari promossi in rete, che si susseguiranno nell’arco dei prossimi mesi. La prima serie di contest sul tema “Povertà e disuguaglianze” dedicata ai Goal 1, 2, 5, 10 è aperta da oggi al 10 maggio 2021 sul sito di Podcastory. A dare il via alla playlist un podcast realizzato con la partecipazione della Direttrice di Unipolis, Marisa Parmigiani, dedicato al Goal 17, già disponibile sulle principali piattaforme di podcasting.

“Nell’Agenda ONU – racconta Marisa Parmigiani, Direttrice della Fondazione Unipolis – abbiamo ritrovato la nostra agenda di lavoro con gli ambiti di intervento fondamentali per una società più giusta, più inclusiva, capace di cooperare e con un respiro di lunga durata. È stata un’opportunità per riallineare le politiche e azioni sviluppate, verificando la loro coerenza con i 17 Obiettivi.”

L’iniziativa ha tra l’altro, il Patrocinio dell’Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile – ASviS, un’organizzazione che oggi riunisce oltre 290 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile, nata su impulso di Unipolis insieme all’Università di Tor Vergata, per accrescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 in Italia e per mobilitare l’intero Paese per la sua realizzazione, attraverso un intenso lavoro di rete.

“Podcastory ha sin dall’inizio posto, come sua mission, la creazione e la condivisione di contenuti di valore, soffermandosi su tematiche che fossero di rilevanza per il nostro tempo, che potessero costituire un momento di riflessione e di crescita, individuale e collettiva. E grazie ad uno strumento capace di intercettare pubblici diversi, crediamo – afferma Davide Schioppa, Ceo di Podcastory – di poter contribuire alla diffusione di valore aggiunto.”

“Raccontare storie e costruire contenuti sono processi ad alta capacità di coinvolgimento – continua Marisa Parmigiani, Direttrice della Fondazione Unipolis – Il nostro intento è chiamare a raccolta le risorse della società e invitarle a ragionare, secondo una logica di cittadinanza attiva. Ecco il perché di una partnership con Podcastory e di un contest letterario. Cerchiamo storie vere, inventate, futuriste, che possano far sentire tutti parte di un percorso, di un mondo che è ben lontano, ad oggi, dal mondo ideale dove vorremmo vivere, dal mondo sostenibile che ci meritiamo e che possiamo però creare, insieme”.

 

Podcastory è la prima podcast factory italiana impegnata nell’ideazione, produzione e distribuzione di contenuti audio nativi originali. Società italiana iscritta presso il registro delle startup innovative della Camera di Commercio di Milano, è stata fondata da un gruppo di comunicatori e pubblicitari, guidati da Davide Schioppa, manager ed imprenditore attivo da oltre quindici anni nell’industria digitale italiana.

Fondazione Unipolis è la fondazione d’impresa del Gruppo Unipol, del quale costituisce uno degli strumenti più rilevanti per la realizzazione di iniziative di responsabilità sociale, nel quadro della più complessiva strategia di sostenibilità. In linea con questa scelta di lungo periodo, la Fondazione persegue - senza scopo di lucro - obiettivi di crescita culturale, sociale e civile delle persone e della comunità, privilegiando l’attenzione e l’impegno nei confronti dello sviluppo dellaconoscenza e della formazione.

 


Patti e contratti. La riscossa dei corpi intermedi

Pubblichiamo la versione open access di Patti e contratti – La riscossa dei corpi intermedi il volume edito da Franco Angeli che raccoglie le ricerche effettuate dai CRU del Lazio e dell’Emilia-Romagna sui patti per il lavoro e lo sviluppo a suo tempo sottoscritti fra le due regioni e le rispettive parti sociali.

Abbiamo voluto raccogliere i due lavori in questo agile volume, che mettiamo a disposizione di tutti i CRU, convinti dell’importanza dei corpi intermedi e del metodo della concertazione come pratica strutturale di governo.

Alla luce della grave emergenza determinata dalla pandemia, la validità di questo approccio, a nostro avviso, è, se possibile, ancora più attuale.

Guardando al futuro, i progetti e i programmi di ripresa legati al Recovery Plan necessiteranno di un livello di coesione e alleanza non solo sulle grandi scelte di sviluppo nazionale, ma anche su quelle a scala regionale.

L'Ebook è scaricabile qui

 

 

 

 


Unipol Gruppo: approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato integrato 2020

Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Gruppo S.p.A., riunitosi ieri sotto la presidenza di Pierluigi Stefanini, ha approvato il bilancio consolidato integrato 2020 di Unipol Gruppo, confermando i risultati preliminari già comunicati lo scorso 12 febbraio.

Il contributo del Gruppo Unipol allo sviluppo sostenibile

Nel 2020 il Gruppo ha distribuito valore per 13,3 miliardi di euro di cui 9,1 miliardi di euro di indennizzi agli assicurati e 4,2 miliardi di euro distribuiti agli altri stakeholder (Azionisti, Agenti e altri intermediari, Fornitori, Pubblica Amministrazione, Finanziatori, Dipendenti e Comunità).

A fronte delle crescenti esigenze della popolazione in materia di assistenza sociosanitaria e di previdenza, a conferma del proprio ruolo di attore centrale del processo di integrazione tra welfare pubblico e welfare privato, Unipol, nel 2020, ha raggiunto con le proprie coperture di Welfare 7,7 milioni di persone pari al 13% dei cittadini italiani.

Unipol ha contribuito alla resilienza del sistema Paese, supportando le famiglie e incrementando la consapevolezza assicurativa per le PMI, che hanno sottoscritto polizze per oltre 710 milioni di euro, asse portante del comparto produttivo italiano.

Il Gruppo, da anni, persegue un approccio sistematico per orientare l’investimento dei propri asset finanziari secondo criteri di sostenibilità e responsabilità. A fine 2020 gli asset sottoposti a monitoraggio di sostenibilità sono stati pari a 54,5 miliardi di euro (l’87% del totale degli asset in gestione). La percentuale degli asset risultati sostenibili in seguito a monitoraggio è del 98% (pari a 53,4 miliardi di euro).

Gli investimenti a sostegno dell’Agenda 2030 sono cresciuti complessivamente del 58% nel 2020, raggiungendo i 609,4 milioni di euro di Investimenti tematici e ad impatto. Tra questi, quelli per il contrasto al cambiamento climatico sono cresciuti del 19%. È stato quindi raggiunto e superato l’obiettivo di 600 milioni di euro investiti a sostegno dell’Agenda 2030, previsto dal Piano Strategico per la fine del 2021.

A parità di perimetro rispetto al 2019, il monitoraggio delle performance ambientali del Gruppo ha fatto registrare nel 2020 una complessiva riduzione delle emissioni di CO2 del 23,3%, assestandosi ad un valore di 37.829 t CO2 equivalenti (48.648 t CO2 equivalenti nel 2019), pari a 3,2 t CO2 per dipendente (3,9 t CO2 nel 2019).

Nel 2020 ha preso il via il progetto LIFE ADA (ADaptation in Agricolture), cofinanziato dall’Unione Europea all’interno del programma LIFE, che ha l’obiettivo di aumentare la resilienza del settore agricolo ai cambiamenti climatici. Life ADA, che durerà fino a dicembre 2023, coinvolge UnipolSai come capofila insieme a vari partner.

Per Unipol l’impegno a sostenere e collaborare con i territori e le comunità in cui opera significa contribuire allo sviluppo e alla realizzazione di progetti di utilità sociale, di supporto alla ricerca scientifica, culturali, di tutela del patrimonio artistico e dell’ambiente, di sostegno allo sport e all’entertainment. Nel 2020 il contributo alla comunità è stato pari a circa 9 milioni di euro.

Nel 2020 sono stati investiti 7,5 milioni di Euro per la formazione rivolta a dipendenti, agenti e collaboratori, con 1 milione di ore erogate.

Iniziative del Gruppo Unipol per l’emergenza Covid-19

In un anno caratterizzato dall’insorgere dell’emergenza Covid-19, il Gruppo ha sostenuto

importanti iniziative a favore della collettività, dei clienti, della rete distributiva agenziale e dei dipendenti.

Nel corso dell’esercizio il Gruppo ha destinato alla collettività oltre 20 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Nelle aree più colpite del nostro Paese, Unipol, in stretto raccordo con le Autorità e la Protezione Civile, ha destinato tali risorse per incrementare la disponibilità presso le strutture ospedaliere di posti letto, in particolare di quelli adibiti alla terapia intensiva e sub-intensiva, e per l’acquisto di attrezzature sanitarie necessarie a fronteggiare il diffondersi dell’epidemia.

Per quanto concerne i clienti, il Gruppo ha istituito per i propri assicurati un servizio di consulenza medica sul Coronavirus tramite la Centrale Medica, operativa h24, di UniSalute. UnipolSai ha lanciato #UniSalutePerTe, copertura sanitaria per far fronte alle possibili conseguenze del Covid-19 offerta gratuitamente a tutti i clienti della compagnia. UnipolSai ha, inoltre, creato un prodotto di tutela sanitaria #AndràTuttoBene, dedicato alle aziende per la protezione dei loro dipendenti, e ha promosso la campagna #UnMesePerTe che prevede la restituzione ai 10 milioni di clienti Rc Auto di un importo pari al costo di un mese della polizza in essere, attraverso un voucher da utilizzare al rinnovo del contratto.

Per quanto riguarda la rete distributiva agenziale, sono state adottate importanti misure di sostegno finanziario e di supporto all’operatività in condizioni di sicurezza. Si sono inoltre sviluppate modalità di relazione digitale con la clientela, con particolare riferimento ai sistemi di pagamento e alla firma digitale dei contratti.

Per garantire la salute di tutti i dipendenti del Gruppo, sono state adottate modalità di lavoro da remoto, attraverso soluzioni tecnologiche che in poche settimane hanno consentito a circa 9.300 persone di poter espletare la propria attività in lavoro agile, a partire da marzo dello scorso anno e ancora in atto. Nel corso del 2020, il Gruppo ha assunto 885 persone.

Reputazione e awareness del Gruppo Unipol

Il Gruppo Unipol si è confermato, per il quarto anno consecutivo, al primo posto per reputazione nei settori assicurativo e bancario, grazie ad un punteggio pari a 73,0 (67,6 nel 2019), in base alla classifica Italy RepTrak® 2020 stilata da The RepTrak Company, che prende in considerazione circa 400 aziende operanti in Italia per misurarne il livello di reputazione. Inoltre, grazie anche alle campagne pubblicitarie Sempre un passo avanti, UnipolSai ha raggiunto il traguardo di top of mind, infatti è il marchio con il più elevato livello di ricordo spontaneo, associato a innovazione e a solidità, il primo a cui le persone pensano quando devono scegliere un’assicurazione.

Per maggiori informazioni anche sui risultati economico-finanziari e tutte le altre attività, è possibile visualizzare il comunicato stampa completo in formato pdf.


A ricordare e riveder le stelle

21 marzo 2021: XXVI Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Il Gruppo Unipol e la Fondazione Unipolis sostengono anche quest'anno la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, giunta alla sua ventiseiesima edizione: un periodo lungo che ha reso protagonista una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali in un grande percorso di cambiamento dei nostri territori nel segno di Libera. La Giornata è da​ qualche anno anche riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell'8 marzo 2017.

Il 21 marzo è un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle vittime. È una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutti. È altresì il momento in cui dare spazio alla denuncia della presenza delle organizzazioni criminali mafiose e delle connivenze con politica, economia e massoneria deviate.

Leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l'esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate.

Lo slogan

A ricordare e riveder le stelle è lo slogan scelto per questo 21 marzo. Uno slogan composito, che racchiude molti significati.

"A ricordare", ricordare dal latino un'etimologia che ci restituisce un duplice significato: re- indietro, ma anche 'nuovamente' e cor cuore. Richiamare nel cuore coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa – il 21 marzo è per loro – 'tornare' e essere 'nuovamente' ricordati per rivivere nella nostra capacità di fare memoria. Il passaggio dal ricordo alla memoria ci dà la possibilità di interrogare insieme il passato, per esprimere la cura e la responsabilità di cui è intriso il nostro impegno nell'oggi e nel domani.

"Riveder le stelle" citando l'ultimo verso dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, a settecento anni dalla sua morte. “E quindi uscimmo a riveder le stelle", così il sommo poeta saluta i suoi lettori alla fine del viaggio nell'inferno. Il desiderio di 'riveder le stelle' e di uscire dall'inferno della pandemia, dopo un anno di isolamento e distanziamento, è un desiderio forte tra tutti i cittadini. La parola stessa desiderio ci rimanda al cielo: desiderare è avvertire la mancanza di stelle, sidus in latino, quindi sentire forte la necessità di buoni auspici, di luce che illumina e dà energia.

E in questo senso le stelle sono anche le persone che ogni giorno si battono per la giustizia sociale e la legalità democratica, fari del nostro operare ed esempi ai quali guardare. A loro dobbiamo quotidianamente volgere il nostro sguardo. Osservare le stelle nel cielo vuol dire avere un panorama sgombero da nuvole, nitido, ciò a cui dobbiamo tendere per superare una fase caratterizzata da offuscamento e confusione. Il firmamento è la nostra capacità di andare oltre ciò che stiamo vivendo oggi, per generare un futuro migliore: agire per l'altro e l'altrove, parafrasando lo slogan di Palermo 2020. Se da un lato sentiamo il dovere di essere custodi di un patrimonio storico fatto di eventi tragici e gesti di reazione e rottura, dall'altro abbiamo la necessità di portare le nostre battaglie oltre quel periodo, per saldarle alle emergenze sociali che schiacciano e indeboliscono le nostre comunità oggi. Sono le storie delle persone, vittime innocenti che tracciano e ridisegnano la linea del tempo, l'impegno nel presente per rigenerare i nostri territori.

Il titolo della Giornata vuole dunque essere un inno alla vita, allo sguardo verso un orizzonte migliore da costruire insieme, a partire dalla memoria di chi quella vita ci ha lasciato, come un testimone nelle mani di un corridore che deve vincere la gara più importante, quella per l'affermazione del bene collettivo, del bene comune. L'obiettivo è un coinvolgimento ampio di tutto il territorio nazionale, con tanti collegamenti internazionali in Europa, Africa, America Latina: per le istituzioni e per la società civile sarà occasione per lanciare un segnale concreto di impegno comune contro le mafie e la corruzione.

Fonte: Fondazione UnipolisLibera.it

https://youtu.be/LdZAy96S7T4


Presentazione del Coordinamento Emilia-Romagna sostenibile 2030

Sì è tenuta il 12 marzo scorso la presentazione del Coordinamento Emilia-Romagna sostenibile 2030, la rete che riunisce 25 associazioni regionali aderenti all’ASviS con l’obiettivo di contribuire all’implementazione dell’Agenda 2030 dell’Onu a livello territoriale.

All'incontro, coordinato da Valentina Ridolfi dell'Associazione Forum Rimini Venture, hanno partecipato Gaetano Sateriale (Presidente di Nuove Rigenerazioni e Coordinatore di Cers 2030), Pierluigi Stefanini (Presidente Asvis), Walter Vitali (Coordinatore del gdl sul Goal 11 di Asvis, di Urban@It), Marisa Parmigiani (Head of Sustainability and stakeholder Management, Consigliere Delegato e Direttrice Fondazione Unipolis), Vincenzo Colla (Assessore allo Sviluppo Economico, Lavoro e Green Economy della Regione Emilia-Romagna) e Paola Gazzolo (Politiche di Sostenibilità e Agenda 2030 nel Gabinetto del Presidente della Regione Emilia-Romagna).

L’incontro è stata anche l’occasione per discutere del nuovo Patto per il lavoro e per il clima che la Regione Emilia-Romagna ha sottoscritto con 55 firmatari: dai sindacati alle imprese, dai territori alle professioni, dalla scuola alle università, dal Terzo settore ad associazioni ambientaliste. Un percorso comune che nasce dalla convinzione che da questa crisi l’Emilia-Romagna debba uscire con un progetto di sviluppo nuovo: lo sviluppo sostenibile.


Anche il Gruppo Unipol alla Milano Digital Week

Dal 17 al 21 marzo torna la Milano Digital Week il più grande evento digital d'Italia, dove poter parlare di evoluzione digitale anche e soprattutto  in questo periodo di cambiamenti dovuti alla pandemia.

Città Equa e Sostenibile è il tema che caratterizza questa quarta edizione, ed è riferito a una Milano che vede un suo nuovo orizzonte delinearsi sotto il profilo economico, sociale e ambientale. E questa sarà l'occasione per un confronto aperto, inclusivo ed equo su molti tra i temi che sono oggi veicolati e supportati dal digitale: dal lavoro alla formazione, dall'uguaglianza allo sviluppo sostenibile, all’arte, alla cultura.

Il programma prevede più di 650 eventi gratuiti. Anche il Gruppo Unipol sarà protagonista con un incontro in calendario 21 marzo dedicato all'Intelligent Economy tema del 6° numero del magazine Changes Unipol.

L’Intelligent Economy vede al centro dello sviluppo del business l’innovazione basata sull’Intelligenza artificiale (IA) e, di fatto, è il sistema dentro il quale ci muoveremo nei prossimi decenni. Partendo da questo spunto insieme all’Osservatorio TuttiMedia si discuterà come l'integrazione sempre più profonda dell'IA nella vita quotidiana comporti non solo cambiamenti per le aziende che la adottano, ma anche effetti significativi in ambito economico e sociale. Tra gli interlocutori il sociologo Derrick De Kerckhove, Don Luca Peyron, Fernando Vacarini, Maria Pia Rossignaud (moderatore).

Tutte le informazioni per partecipare qui.


Presentati i risultati preliminari consolidati dell’esercizio 2020 del Gruppo Unipol

Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Gruppo S.p.A., riunitosi ieri sotto la presidenza di Pierluigi Stefanini, ha analizzato i risultati preliminari consolidati dell’esercizio 2020. I risultati definitivi saranno esaminati dall’organo amministrativo in occasione della riunione prevista per il 18 marzo prossimo.

In un anno caratterizzato dall’insorgere dell’emergenza Covid-19, il Gruppo ha sostenuto importanti iniziative a favore della collettività, dei clienti, della rete distributiva agenziale e dei dipendenti.

Nel corso dell’esercizio UnipolSai ha donato alla collettività 20 milioni di euro destinati a fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Nelle aree più colpite del nostro Paese, Unipol, in stretto raccordo con le Autorità e la Protezione Civile, ha destinato tali risorse per incrementare la disponibilità presso le strutture ospedaliere di posti letto, in particolare di quelli adibiti alla terapia intensiva e sub- intensiva, e per l’acquisto di attrezzature sanitarie necessarie a fronteggiare il diffondersi dell’epidemia.

Per quanto concerne i clienti, il Gruppo ha istituito per i propri assicurati un servizio di consulenza medica sul Coronavirus tramite la Centrale Medica, operativa h24, di UniSalute. UnipolSai ha lanciato #UniSalutePerTe, copertura sanitaria per far fronte alle possibili conseguenze del Covid-19 offerta gratuitamente a tutti i clienti della compagnia.
UnipolSai ha, inoltre, creato un prodotto di tutela sanitaria #AndràTuttoBene, dedicato alle aziende per la protezione dei loro dipendenti, e ha promosso la campagna #UnMesePerTe che prevede la restituzione ai 10 milioni di clienti Rc Auto di un importo pari al costo di un mese della polizza in essere, attraverso un voucher da utilizzare al rinnovo del contratto.

Per quanto riguarda la rete distributiva agenziale, sono state adottate importanti misure di sostegno finanziario e di supporto all’operatività in condizioni di sicurezza. Si sono inoltre sviluppate modalità di relazione digitale con la clientela, con particolare riferimento ai sistemi di pagamento e alla firma digitale dei contratti.

Per garantire la salute di tutti i dipendenti del Gruppo, sono state adottate modalità di lavoro da remoto, attraverso soluzioni tecnologiche che in poche settimane hanno consentito a circa 9.300 persone di poter espletare la propria attività in lavoro agile, a partire da marzo dello scorso anno e ancora in atto. Nel corso del 2020, il Gruppo ha assunto 581 persone (372 in Italia) di cui 252 sotto i 30 anni.

Il risultato netto consolidato contabile è pari a 864 milioni di euro (-20,5% rispetto al 2019).

Il risultato netto consolidato normalizzato è pari a 905 milioni di euro, in significativa crescita (+23,6%) rispetto ai 732 milioni dell’esercizio precedente. Tale risultato, per il 2020, esclude gli effetti relativi al ricalcolo del badwill sulla partecipazione in BPER derivanti dalla diluizione della quota di partecipazione (passata dal 19,7% al 18,9%) a seguito dell’aumento di capitale di quest’ultima. Tale aumento di capitale si inserisce nel più ampio contesto dell’operazione tra BPER Banca e Intesa Sanpaolo, per l’acquisizione da parte di BPER di un ramo d’azienda, successivo all’acquisizione del controllo da parte del Gruppo Intesa di Ubi Banca. L’operazione prevede anche l’acquisto da parte di UnipolSai dei rami d’azienda riferibili alle compagnie assicurative partecipate da Ubi Banca. Il risultato normalizzato 2019, invece, esclude gli effetti straordinari del primo consolidamento di BPER a patrimonio netto e gli oneri non ricorrenti derivanti dagli accordi sottoscritti con le Organizzazioni Sindacali, relativi al Fondo di Solidarietà ed altre forme di incentivazione all’esodo (pari a 66 milioni di euro al netto delle imposte).

Per tutte le informazioni dettagliate è disponibile il comunicato stampa in formato pdf

https://youtu.be/T6-li_iFRLU