Al via il piano vaccinale Unipol

Il Gruppo Unipol, con l’obiettivo di accelerare la campagna nazionale di vaccinazione contro il Covid- 19, ha predisposto, in coordinamento con le istituzioni nazionali e regionali competenti, un piano vaccinale dedicato a tutti i dipendenti del Gruppo Unipol, ai loro familiari, agli agenti e al personale dipendente di agenzia. Si tratta del primo piano vaccinale sviluppato da un’azienda attivo sull’intero territorio nazionale. La campagna ha preso ufficialmente il via il 3 giugno a Bologna dove è stato inaugurato l’Hub vaccinale UniSalute, con la partecipazione del Generale Francesco Paolo Figliuolo dell’Amministratore Delegato e Group CEO Gruppo Unipol, Carlo Cimbri, del Presidente Gruppo Unipol, Pierluigi Stefanini, insieme a cariche istituzionali regionali e locali.

Tale iniziativa, organizzata da UniSalute, sarà rivolta anche alle principali realtà produttive italiane – Aziende, Banche, Fondi sanitari che ne hanno già fatto richiesta - per accelerare la ripartenza del nostro Paese.

È stata sviluppata in coordinamento con la Struttura Commissariale Straordinaria guidata dal Generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza Covid-19 e per l’esecuzione della campagna vaccinale, e rappresenta un’opportunità aggiuntiva rispetto ai piani vaccinali organizzati dalle ASL regionali per supportare il mondo delle imprese nell’organizzazione e nell’esecuzione dei vaccini Covid-19 ai propri dipendenti.

La progettazione e l’organizzazione esecutiva del piano vaccinale sono state messe a punto da UniSalute, che ha predisposto circa 200 siti di somministrazione delle dosi vaccinali su tutto il territorio nazionale, 4 Hub specializzati distribuiti tra Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, e una struttura mobile, per un bacino potenziale di oltre 800 mila persone.

La somministrazione delle dosi avverrà a cura di personale sanitario specializzato e in strutture altamente qualificate facenti parte della rete convenzionata della Compagnia.

Le prime dosi del vaccino verranno somministrate nelle Regioni Lazio, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Calabria, Sardegna, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Campania e Sicilia. A seguire le altre Regioni.

In Emilia Romagna sono stati predisposti 20 punti vaccinali e un Hub per una platea potenziale di circa 75 mila persone. In particolare, l’Hub di Bologna si trova al Centro congressi di Unipol Gruppo presso San Lazzaro di Savena, Via Palazzetti 1/n, e ha una capacità vaccinale stimata di 1.900 vaccini al giorno.

Hanno già aderito al piano vaccinale alcuni grandi Clienti di UniSalute tra cui BPER, ANCC (Coop), ANCD (Conad), il Fondo San.Arti. e via via entreranno nel programma importanti Fondi Sanitari Integrativi e realtà aziendali a testimonianza della volontà di ripartire da parte di tutto il tessuto lavorativo del Paese.

Il Piano vaccinale del Gruppo Unipol rientra tra le più importanti iniziative che il Gruppo ha avviato a sostegno del Paese a fronte delle crescenti esigenze della popolazione in materia di assistenza socio- sanitaria aumentata a causa della pandemia. Questa iniziativa rappresenta un valido supporto di welfare per i clienti, gli agenti e tutti i dipendenti e familiari, a conferma del ruolo di Unipol come attore centrale nel processo di integrazione tra sanità pubblica e sanità privata.


Il 14 giugno l'evento di Unipolis "Quale Mobilità? Quale Città?"

La pubblicazione “Cambiamo strade, cambiamo futuro” di Fondazione Unipolis delinea uno scenario allarmante: giovani e anziani sempre più insicuri nel 2060 se non si interverrà subito per mobilità e città sostenibili, a misura di tutti.

Se ne parlerà il 14 giugno 2021 dalle 15.30 alle 16.30 in diretta streaming visibile sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Fondazione Unipolis. Per partecipare all’evento e ricevere la ricerca in anteprima è richiesta la registrazione a questo link: bit.ly/cambiamostrade-2021

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PROGRAMMA
Fausto Sacchelli - Fondazione Unipolis
Presenta i dati della ricerca "Cambiamo strade, cambiamo futuro"

Elena Petrucci - Responsabile Osservatori sui Megatrend di -skopìa
"La mobilità ha futuro: oltre la pandemia verso nuovi paradigmi"

Maurizio Melis - Radio 24
Dialoga con:
Maria Vittoria Dalla Rosa Prati – New Wave Plef, Coordinatrice Gdl ASviS Organizzazioni Giovanili
Pierfrancesco Maran - Assessore Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano
Marisa Parmigiani - Direttrice di Fondazione Unipolis

 


ASviS Live: un evento per riflettere sul nuovo Pnrr alla luce dell’Agenda 2030

Sarà presentato giovedì 27 maggio alle 15.00, nel corso del primo evento “ASviS Live” dedicato all’avvicinamento alla quinta edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, il nuovo documento di riflessione redatto dall’ASviS sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), a un mese dalla sua presentazione alle Camere da parte del Presidente del Consiglio. L’analisi, redatta grazie al contributo degli oltre 800 esperti della rete degli Aderenti all’Alleanza, è stata condotta attraverso la lente dell’Agenda 2030.

Interverranno, tra gli altri, il Vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans, le ministre Mara Carfagna e Fabiana Dadone, il ministro Enrico Giovannini, Romano Prodi e il Presidente dell'ASviS Pierluigi Stefanini.

Come indicato nel Rapporto presentato il 9 marzo scorso, l’ASviS ritiene che il Pnrr sia lo strumento migliore per portare il Paese su un sentiero di sviluppo sostenibile nei tempi e nei modi delineati dall’Agenda 2030 e che la sua implementazione rappresenti un’opportunità unica che l’Italia deve sfruttare al meglio. L’evento sarà l’occasione per presentare le considerazioni aggiornate dell’Alleanza e per illustrare gli impegni di esponenti chiave del Governo che avranno un ruolo centrale piano nell’implementazione del Piano.

Inoltre, la crisi pandemica ha evidenziato sempre di più l’esigenza di riflettere sugli scenari futuri in un’ottica di lungo periodo che vada oltre l’orizzonte del Pnrr e della stessa Agenda 2030 e che includa il ripensamento di alcuni fondamenti dell’attuale modello socio-economico, per contribuire a progettare un nuovo modello di sviluppo. Il secondo panel, sviluppato a cura di FUTURAnetwork, verterà proprio su quali siano gli strumenti per trasformare l’attuale modello di sviluppo.

La diretta verrà diffusa su:


Il 27 maggio il webinar "Finanziare l’economia circolare: iniziative, opportunità e strumenti per le Imprese"

 

Sì terrà il prossimo 27 maggio il webinar "Finanziare l’economia circolare: iniziative, opportunità e strumenti per le Imprese"

Il webinar presenta iniziative e strumenti agevolativi a sostegno delle imprese che intendono sviluppare progetti in ottica di circolarità e sostenibilità ambientale e propone un confronto tra investitori pubblici e privati sugli strumenti a supporto della transizione ecologica, le opportunità e i rischi.

In tale occasione, sarà presentato il bando del Ministero dello Sviluppo Economico per i progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’economia circolare, rivolto a imprese di qualsiasi dimensione che esercitino attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca.

L'evento è organizzato da Fondazione Torino Wireless nell’ambito del progetto europeo Circular4.0 e della rete EEN, in collaborazione con Invitalia, Unioncamere Piemonte, API Torino, Environment Park.

Per iscriversi cliccare qui


Lavoro agile: da necessità a prospettiva

Si è svolta lo scorso giovedì 20 maggio, l'iniziativa organizzata dal CRU Bolzano "Lavoro agile: da necessità a prospettiva".

È stata un'occasione per parlare di smart working. Cos’è, come funziona, le garanzie per i lavoratori, le differenze tra il lavoro agile e il lavoro a distanza e di come le imprese possano gestirlo affrontando una diversa organizzazione del ciclo produttivo.

Durante l'evento, che si è svolto online instreaming sul sito CRU con la traduzione simultanea, sono intervenuti Michele Buonerba, Segretario Generale SGB CISL Alto Adige; Tobias Hölbling ,Psicologo del lavoro – Ricercatore presso l’ IPL; Silvia Vogliotti, Vicedirettrice Ricercatrice dell’IPL ; Johanna Vaja, Direttrice Corporate HR & Organisation ALPERIA S.p.A.; Claudio Corrarati, Presidente C.N.A. Alto Adige. Introduzione e conclusioni sono state fatte da Doriana Pavanello Presidente del CRU Alto Adige Südtirol.

Di seguito il video e alcune immagini dell'evento:

https://youtu.be/bnXPGqogvfE


Siamo Capaci...di dire NO!

Domenica 23 maggio 2021 ore 11 Piazzetta Falcone e Borsellino (dietro il palazzo del Tribunale) a Bolzano  ANPI, Libera e le Associazioni del Consiglio Regionale Unipol dell’Alto Adige ricordano le vittime delle stragi di Capaci e Via d'Amelio, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, e delle donne e degli uomini delle loro scorte: Rocco Di Cillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano e tutte le vittime innocenti della mafia.

È necessario riaffermare, in particolare, durante questa fase di emergenza sanitaria, l'impegno di oggi: Capaci di dire no e di costruire una società libera dalle mafie.

Lo slogan e l'immagine scelta per questo evento è quella del brano musicale "dedicato a tutti quei grandi uomini e donne vittime innocenti delle mafie" realizzato dal collettivo di cantanti riuniti da Roy Paci e chiamato C.I.A.T.U. (Collettivo Indipendente Artisti della Trinacria Uniti) Qui il link

NB l'evento si svolge nel rispetto delle norme anti-COVID 19, in particolare, distanziamenti e mascherine

https://youtu.be/OIPSXqVbk7Y


Workers buyout, imprese rigenerate dai lavoratori. 
In Lombardia accordo tra cooperazione e sindacati

A firmarlo Alleanza della Cooperazione Lombarda (Confcooperative, Legacoop, AGCI) assieme a CGIL Lombardia, CISL Lombardia e UIL Lombardia.

Imprese recuperate dai lavoratori. Siglato in Lombardia il Protocollo tra Alleanza della Cooperazione Lombarda (Confcooperative, Legacoop, AGCI) assieme a CGIL Lombardia, CISL Lombardia e UIL Lombardia per promuovere lo sviluppo di workers buyout e la cooperazione come risposta ai bisogni del lavoro. A firmarlo Massimo Minelli (Confcooperative), in qualità di presidente di Alleanza della Cooperazione Lombarda, i copresidenti Attilio Dadda (Legacoop) e Cinzia Sirtoli (AGCI), Valentina Cappelletti (CGIL Lombardia), Ugo Duci (CISL Lombardia), Vicenzo Cesare (UIL Lombardia).

Preservare base produttiva, know-how e occupazione in risposta allo scenario di profonda crisi economica e sociale legata alla pandemia. Questo l’obiettivo della task force che nasce dalla volontà di attivare azioni di sostegno per quei lavoratori coinvolti in crisi aziendali. Casi che riguardano non solo imprese in fallimento ma anche contesti in cui a mettere in crisi la continuità aziendale è la difficoltà di un ricambio generazionale, fino ad arrivare a percorsi per garantire un futuro produttivo a beni confiscati alla criminalità organizzata.

Tra i punti cruciali del Protocollo: un comune impegno a sostegno dei WBO, azioni di monitoraggio delle imprese in crisi, attività di comunicazione, divulgazione e formazione destinati ai dipendenti per l’avvio di workers buyout, percorsi di autoimprenditorialità in forma cooperativa ed un invito a Regione Lombardia a dedicare risorse specifiche e politiche attive per il tessuto economico del territorio.

Un percorso già avviato - come testimonia l’Accordo interconfederale del 2018 - che intende porre il tema del lavoro rigenerato all'attenzione di tutti i soggetti, enti e istituzioni che possano contribuire ad agevolare percorsi di WBO, a partire dall'istituzione di tavoli di confronto permanenti per monitorare l'andamento delle situazioni aziendali più critiche.

Oggi questa regione conta grazie a questo strumento 56 imprese salvate dai lavoratori. Siamo convinti che il modello dei WBO possa essere determinante, come determinanti sono le risorse. In questi anni il capitale messo a disposizione dalla Legge Marcora è stato decisivo al punto che il governo ha deciso di potenziarlo con il DM 4/1/2021 e uno stanziamento pari a 25 milioni di euro. Siamo convinti dell’importanza che simili interventi siano attivati anche sul territorio, per questo chiediamo a Regione Lombardia che questi investimenti siano integrati da fondi regionali mirati” spiegano Massimo Minelli, presidente di Alleanza della Cooperazione Lombarda e i copresidenti Attilio Dadda (presidente CRU Unipol Lombardia) e Cinzia Sirtoli.

Il WBO può essere, assieme ad altri strumenti di politiche attive per il lavoro e la salvaguardia dell'occupazione, un mezzo utile ed efficace per evitare la chiusura totale e definitiva di aziende che possono continuare a stare sul mercato, così come per conservare un lavoro per i lavoratori coinvolti, valorizzando la loro esperienza e professionalità, nel segno di una comune assunzione di responsabilità, che si basa sulla solidarietà. Con questo accordo vogliamo promuovere, accompagnare e sostenere le esperienze e le opportunità di possibili soluzioni alle crisi aziendali attraverso il WBO”, affermano Valentina Cappelletti, segretario CGIL Lombardia, Ugo Duci, segretario generale CISL Lombardia, Vincenzo Cesare, segretario UIL Lombardia.

In sintesi le principali richieste a Regione Lombardia:

- la costituzione di una task force operativa per un’azione di monitoraggio permanente sulle situazioni di crisi aziendali;

- la realizzazione di attività di promozione rivolte ai lavoratori attraverso gli strumenti già attivi e di attività di comunicazione e diffusione delle politiche attive di Regione Lombardia;

- implementare l’offerta di formazione continua finanziata da Regione Lombardia per la creazione di competenze specifiche e necessarie all’avvio di processi di WBO;

- la creazione di uno Sportello WBO, finanziato da Regione Lombardia, che serva al lavoratore/cittadino per il supporto e l’orientamento alla realizzazione di progetti di WBO, attraverso la partecipazione attiva delle parti sociali.

- l’istituzione di uno specifico Fondo rotativo regionale destinato a sostenere le esperienze di imprese rigenerate dai lavoratori sul territorio regionale, affidandone la gestione a CFI – Cooperazione Finanza Impresa.

La firma, che fa seguito al Protocollo sottoscritto a livello nazionale, è accompagnata dalla condivisione di un vademecum di informazione e orientamento sui WBO, dal quadro normativo di riferimento – dalla Legge Marcora alla Legge di Bilancio 2021 – fino alle azioni di supporto congiunte di sindacati e cooperazione, per un obiettivo comune: la continuità lavorativa.


Pierluigi Stefanini: il ruolo e il grande valore dei corpi intermedi

Il video dell'intervento di Pierluigi Stefanini, Presidente del Gruppo Unipol, del 13 maggio 2021 al CNEL in occasione del webinar “Il ruolo delle rappresentanze sociali e imprenditoriali per il rilancio del Paese” organizzato in occasione della pubblicazione del libro “Patti e contratti – La riscossa dei corpi intermedi."

Maggiori informazioni e link per scaricare gratuitamente il libro in ebook qui

 

 

https://youtu.be/BcgchAbBMZM

 

Qui la registrazione completa dell'evento con la partecipazione tra gli altri del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando

https://youtu.be/ohLZaMLY_zs


Forum disuguaglianze diversità: PNRR, manca una visione forte e mobilitante

Il Forum Disuguaglianze Diversità (sostenuta tra gli altri da Fondazione Unipolis)  ha pubblicato sul proprio sito un'approfondita riflessione sull'utilizzo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano - si legge sul sito del Forum - è stato inviato alla Commissione Europea. Dopo aver lavorato dal luglio 2020 per orientarne le scelte, prendiamo atto che questo è quanto le istituzioni sono in grado di fare. Sull’esito, pesano l’infelice avvio – a partire dalla raccolta dei progetti esistenti – e la scelta, immodificata da un governo all’altro, di assoluta chiusura al dialogo sociale. Pesa, da ultimo, la scelta della classe dirigente europea di mettere la chiusura del Piano davanti alla sua qualità, alla garanzia che esso raggiunga gli obiettivi dichiarati.

Nel documento “Cosa pensiamo del piano inviato all’UE e “Che fare ora”?” enucleiamo le tre cose che crediamo opportuno fare adesso: apprezzare alcuni progressi compiuti; segnalare i seri limiti (molti già presenti in gennaio), augurandoci che alcuni di essi siano superati nel confronto con la Commissione Europea grazie all’attenzione a queste come ad altre osservazioni fatte in Italia dalle organizzazioni sociali e del lavoro; e individuare, a Piano dato, gli spazi che società attiva e ricerca hanno per cavarne il massimo in termini di sviluppo giusto e sostenibile, di giustizia sociale e ambientale, spazi che orienteranno il “che fare” del ForumDD dei prossimi mesi.

Per un maggiore approfondimento è possibile visitare il sito del forum