A ricordare e riveder le stelle

21 marzo 2021: XXVI Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Il Gruppo Unipol e la Fondazione Unipolis sostengono anche quest'anno la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, giunta alla sua ventiseiesima edizione: un periodo lungo che ha reso protagonista una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali in un grande percorso di cambiamento dei nostri territori nel segno di Libera. La Giornata è da​ qualche anno anche riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell'8 marzo 2017.

Il 21 marzo è un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle vittime. È una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutti. È altresì il momento in cui dare spazio alla denuncia della presenza delle organizzazioni criminali mafiose e delle connivenze con politica, economia e massoneria deviate.

Leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l'esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate.

Lo slogan

A ricordare e riveder le stelle è lo slogan scelto per questo 21 marzo. Uno slogan composito, che racchiude molti significati.

"A ricordare", ricordare dal latino un'etimologia che ci restituisce un duplice significato: re- indietro, ma anche 'nuovamente' e cor cuore. Richiamare nel cuore coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa – il 21 marzo è per loro – 'tornare' e essere 'nuovamente' ricordati per rivivere nella nostra capacità di fare memoria. Il passaggio dal ricordo alla memoria ci dà la possibilità di interrogare insieme il passato, per esprimere la cura e la responsabilità di cui è intriso il nostro impegno nell'oggi e nel domani.

"Riveder le stelle" citando l'ultimo verso dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, a settecento anni dalla sua morte. “E quindi uscimmo a riveder le stelle", così il sommo poeta saluta i suoi lettori alla fine del viaggio nell'inferno. Il desiderio di 'riveder le stelle' e di uscire dall'inferno della pandemia, dopo un anno di isolamento e distanziamento, è un desiderio forte tra tutti i cittadini. La parola stessa desiderio ci rimanda al cielo: desiderare è avvertire la mancanza di stelle, sidus in latino, quindi sentire forte la necessità di buoni auspici, di luce che illumina e dà energia.

E in questo senso le stelle sono anche le persone che ogni giorno si battono per la giustizia sociale e la legalità democratica, fari del nostro operare ed esempi ai quali guardare. A loro dobbiamo quotidianamente volgere il nostro sguardo. Osservare le stelle nel cielo vuol dire avere un panorama sgombero da nuvole, nitido, ciò a cui dobbiamo tendere per superare una fase caratterizzata da offuscamento e confusione. Il firmamento è la nostra capacità di andare oltre ciò che stiamo vivendo oggi, per generare un futuro migliore: agire per l'altro e l'altrove, parafrasando lo slogan di Palermo 2020. Se da un lato sentiamo il dovere di essere custodi di un patrimonio storico fatto di eventi tragici e gesti di reazione e rottura, dall'altro abbiamo la necessità di portare le nostre battaglie oltre quel periodo, per saldarle alle emergenze sociali che schiacciano e indeboliscono le nostre comunità oggi. Sono le storie delle persone, vittime innocenti che tracciano e ridisegnano la linea del tempo, l'impegno nel presente per rigenerare i nostri territori.

Il titolo della Giornata vuole dunque essere un inno alla vita, allo sguardo verso un orizzonte migliore da costruire insieme, a partire dalla memoria di chi quella vita ci ha lasciato, come un testimone nelle mani di un corridore che deve vincere la gara più importante, quella per l'affermazione del bene collettivo, del bene comune. L'obiettivo è un coinvolgimento ampio di tutto il territorio nazionale, con tanti collegamenti internazionali in Europa, Africa, America Latina: per le istituzioni e per la società civile sarà occasione per lanciare un segnale concreto di impegno comune contro le mafie e la corruzione.

Fonte: Fondazione UnipolisLibera.it

https://youtu.be/LdZAy96S7T4


Presentazione del Coordinamento Emilia-Romagna sostenibile 2030

Sì è tenuta il 12 marzo scorso la presentazione del Coordinamento Emilia-Romagna sostenibile 2030, la rete che riunisce 25 associazioni regionali aderenti all’ASviS con l’obiettivo di contribuire all’implementazione dell’Agenda 2030 dell’Onu a livello territoriale.

All'incontro, coordinato da Valentina Ridolfi dell'Associazione Forum Rimini Venture, hanno partecipato Gaetano Sateriale (Presidente di Nuove Rigenerazioni e Coordinatore di Cers 2030), Pierluigi Stefanini (Presidente Asvis), Walter Vitali (Coordinatore del gdl sul Goal 11 di Asvis, di Urban@It), Marisa Parmigiani (Head of Sustainability and stakeholder Management, Consigliere Delegato e Direttrice Fondazione Unipolis), Vincenzo Colla (Assessore allo Sviluppo Economico, Lavoro e Green Economy della Regione Emilia-Romagna) e Paola Gazzolo (Politiche di Sostenibilità e Agenda 2030 nel Gabinetto del Presidente della Regione Emilia-Romagna).

L’incontro è stata anche l’occasione per discutere del nuovo Patto per il lavoro e per il clima che la Regione Emilia-Romagna ha sottoscritto con 55 firmatari: dai sindacati alle imprese, dai territori alle professioni, dalla scuola alle università, dal Terzo settore ad associazioni ambientaliste. Un percorso comune che nasce dalla convinzione che da questa crisi l’Emilia-Romagna debba uscire con un progetto di sviluppo nuovo: lo sviluppo sostenibile.


Anche il Gruppo Unipol alla Milano Digital Week

Dal 17 al 21 marzo torna la Milano Digital Week il più grande evento digital d'Italia, dove poter parlare di evoluzione digitale anche e soprattutto  in questo periodo di cambiamenti dovuti alla pandemia.

Città Equa e Sostenibile è il tema che caratterizza questa quarta edizione, ed è riferito a una Milano che vede un suo nuovo orizzonte delinearsi sotto il profilo economico, sociale e ambientale. E questa sarà l'occasione per un confronto aperto, inclusivo ed equo su molti tra i temi che sono oggi veicolati e supportati dal digitale: dal lavoro alla formazione, dall'uguaglianza allo sviluppo sostenibile, all’arte, alla cultura.

Il programma prevede più di 650 eventi gratuiti. Anche il Gruppo Unipol sarà protagonista con un incontro in calendario 21 marzo dedicato all'Intelligent Economy tema del 6° numero del magazine Changes Unipol.

L’Intelligent Economy vede al centro dello sviluppo del business l’innovazione basata sull’Intelligenza artificiale (IA) e, di fatto, è il sistema dentro il quale ci muoveremo nei prossimi decenni. Partendo da questo spunto insieme all’Osservatorio TuttiMedia si discuterà come l'integrazione sempre più profonda dell'IA nella vita quotidiana comporti non solo cambiamenti per le aziende che la adottano, ma anche effetti significativi in ambito economico e sociale. Tra gli interlocutori il sociologo Derrick De Kerckhove, Don Luca Peyron, Fernando Vacarini, Maria Pia Rossignaud (moderatore).

Tutte le informazioni per partecipare qui.


Presentati i risultati preliminari consolidati dell’esercizio 2020 del Gruppo Unipol

Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Gruppo S.p.A., riunitosi ieri sotto la presidenza di Pierluigi Stefanini, ha analizzato i risultati preliminari consolidati dell’esercizio 2020. I risultati definitivi saranno esaminati dall’organo amministrativo in occasione della riunione prevista per il 18 marzo prossimo.

In un anno caratterizzato dall’insorgere dell’emergenza Covid-19, il Gruppo ha sostenuto importanti iniziative a favore della collettività, dei clienti, della rete distributiva agenziale e dei dipendenti.

Nel corso dell’esercizio UnipolSai ha donato alla collettività 20 milioni di euro destinati a fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Nelle aree più colpite del nostro Paese, Unipol, in stretto raccordo con le Autorità e la Protezione Civile, ha destinato tali risorse per incrementare la disponibilità presso le strutture ospedaliere di posti letto, in particolare di quelli adibiti alla terapia intensiva e sub- intensiva, e per l’acquisto di attrezzature sanitarie necessarie a fronteggiare il diffondersi dell’epidemia.

Per quanto concerne i clienti, il Gruppo ha istituito per i propri assicurati un servizio di consulenza medica sul Coronavirus tramite la Centrale Medica, operativa h24, di UniSalute. UnipolSai ha lanciato #UniSalutePerTe, copertura sanitaria per far fronte alle possibili conseguenze del Covid-19 offerta gratuitamente a tutti i clienti della compagnia.
UnipolSai ha, inoltre, creato un prodotto di tutela sanitaria #AndràTuttoBene, dedicato alle aziende per la protezione dei loro dipendenti, e ha promosso la campagna #UnMesePerTe che prevede la restituzione ai 10 milioni di clienti Rc Auto di un importo pari al costo di un mese della polizza in essere, attraverso un voucher da utilizzare al rinnovo del contratto.

Per quanto riguarda la rete distributiva agenziale, sono state adottate importanti misure di sostegno finanziario e di supporto all’operatività in condizioni di sicurezza. Si sono inoltre sviluppate modalità di relazione digitale con la clientela, con particolare riferimento ai sistemi di pagamento e alla firma digitale dei contratti.

Per garantire la salute di tutti i dipendenti del Gruppo, sono state adottate modalità di lavoro da remoto, attraverso soluzioni tecnologiche che in poche settimane hanno consentito a circa 9.300 persone di poter espletare la propria attività in lavoro agile, a partire da marzo dello scorso anno e ancora in atto. Nel corso del 2020, il Gruppo ha assunto 581 persone (372 in Italia) di cui 252 sotto i 30 anni.

Il risultato netto consolidato contabile è pari a 864 milioni di euro (-20,5% rispetto al 2019).

Il risultato netto consolidato normalizzato è pari a 905 milioni di euro, in significativa crescita (+23,6%) rispetto ai 732 milioni dell’esercizio precedente. Tale risultato, per il 2020, esclude gli effetti relativi al ricalcolo del badwill sulla partecipazione in BPER derivanti dalla diluizione della quota di partecipazione (passata dal 19,7% al 18,9%) a seguito dell’aumento di capitale di quest’ultima. Tale aumento di capitale si inserisce nel più ampio contesto dell’operazione tra BPER Banca e Intesa Sanpaolo, per l’acquisizione da parte di BPER di un ramo d’azienda, successivo all’acquisizione del controllo da parte del Gruppo Intesa di Ubi Banca. L’operazione prevede anche l’acquisto da parte di UnipolSai dei rami d’azienda riferibili alle compagnie assicurative partecipate da Ubi Banca. Il risultato normalizzato 2019, invece, esclude gli effetti straordinari del primo consolidamento di BPER a patrimonio netto e gli oneri non ricorrenti derivanti dagli accordi sottoscritti con le Organizzazioni Sindacali, relativi al Fondo di Solidarietà ed altre forme di incentivazione all’esodo (pari a 66 milioni di euro al netto delle imposte).

Per tutte le informazioni dettagliate è disponibile il comunicato stampa in formato pdf

https://youtu.be/T6-li_iFRLU

 


I nuovi macro trend emergenti dell'Osservatorio Reputational & Emerging Risk di Unipol

Un presidio strutturato sui rischi emergenti e reputazionali con un approccio strategico e proattivo, volto ad anticipare i trend per prevenire i rischi emergenti e cogliere le future opportunità di business. Nato nel 2014 come uno strumento di protezione della reputazione e della strategia di Gruppo, l’Osservatorio Reputational & Emerging Risk di Unipol contribuisce alla costruzione e al rafforzamento dell’asset reputazionale e del posizionamento strategico nel tempo, generando un vantaggio competitivo e anticipando i trend futuri per cogliere nuove opportunità di business.

È stato recentemente reso disponibile il nuovo Quaderno dedicato ai Macro Trend Emergenti nel settore assicurativo. Questa edizione del Quaderno Macro Trend è particolarmente importante  perché si pone l’obiettivo di fornire una valutazione aggiornata dei principali trend emergenti che cambieranno la società, e il settore assicurativo in particolare, nei prossimi anni, analizzando anche gli impatti di una discontinuità epocale quale il Covid-19.

È infatti  strategicamente importante interrogarsi su quali saranno le conseguenze che l'attuale pandemia produrrà nel medio-lungo periodo al fine di comprendere se la crisi pandemica agirà come “potente acceleratore” dei macro trend in essere o se darà vita a una vera e propria metamorfosi. Dei segnali raccolti, è possibile iniziare a tracciare alcune linee evolutive.  Le analisi, allo stato attuale, confermano o che il Covid-19 più che dare vita a un nuovo mondo, accelererà fortemente le trasformazioni in atto.

Uno spazio particolare nel Quaderno 2020 è riservato all’altra emergenza, quella climatica, con impatti potenziali sulla nostra sopravvivenza ancora più dirompenti e reazioni a catena ancora più complesse e imprevedibili rispetto alla pandemia in atto. Al climate change sono infatti dedicati ben 4 temi “to watch”, dalla cronicizzazione degli eventi climatici alla transizione climatica fino alla produzione alimentare e alla natura e biodiversità, per ampliare lo sguardo e affrontare questa importante sfida in modo olistico e globale.

Il  Quaderno 2020 vede inoltre  l’ingresso nel Radar di due nuovi macro trend. L’”Economia Circolare” e la “Space Economy”.

Nel Quaderno 2018 era stata identificata la sostenibilità come parola chiave per i 5 anni successivi. Nell’edizione 2020 la sostenibilità è riconfermata nella sua centralità e imprescindibilità, trasformandosi sempre più da “nice to have” a “must have”, affiancata per il prossimo quinquennio dalla parola circolarità. Circolarità che è da intendersi innanzitutto come “una rivoluzione culturale”: l’adozione di un nuovo modello di pensiero, non più lineare e individualista, ma sistemico e relazionale, capace di abbracciare e gestire la complessità del mondo in cui abitiamo e affrontare le sfide che ci attendono.

Ecco il link per visualizzare il Quaderno 2020 dell l’Osservatorio Reputational & Emerging Risk di Unipol  in formato pdf


Unipolis: misurare il ruolo della Cultura per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

È possibile rendere visibile il contributo della Cultura alla realizzazione dall'Agenda 2030? A questa domanda è possibile trovare la risposta nell'approfondimento realizzato per conto della Fondazione Unipolis da Valentina Montalto. Uno strumento di lavoro e riflessione che analizza e traccia possibili percorsi sul tema a partire dalla pubblicazione Unesco “Cultura|Indicators 2030". Il volume, al centro dell'incontro  “Il ruolo della cultura per lo sviluppo sostenibile" tenutosi in streaming il 30 novembre 2020, propone un approccio metodologico per misurare, monitorare e valorizzare il ruolo della Cultura nel raggiungimento degli SDGs 2030, sia come settore di attività a sé stante, sia come elemento trasversale, attraverso indicatori suddivisi per aree tematiche. La pubblicazione è scaricabile qui.

L'Agenda ONU rappresenta un'opportunità per il mondo culturale di sedersi al tavolo dei decisori, a patto che riesca a mostrare la propria capacità di “prendersi cura" delle Persone, del Pianeta e della Prosperità globale – i tre pilastri dell'Agenda 2030.

Cultura per lo sviluppo sostenibile: misurare l'immisurabile?" si compone di cinque parti:

  • ​la prima affronta la questione della misura, nell'obiettivo di sfatare il mito secondo cui “la cultura non si può misurare" senza allo stesso tempo nasconderne le criticità;
  • la seconda presenta gli indicatori proposti dall'Unesco, concentrandosi in particolar modo sulla loro ratio e sulle indicazioni metodologiche fornite per la costruzione degli indicatori;
  • la terza identifica alcuni nodi irrisolti e possibili piste di misurazione alternative o integrative;
  • le ultime due sezioni ribadiscono l'importanza di un investimento atto a produrre evidenze sul contributo della cultura allo sviluppo sostenibile (quarta sezione), suggerendo un percorso di azione che parta da una profonda comprensione del tema per poi passare a un piano di misurazione (quinta sezione).

Valentina Montalto è policy analyst presso il Joint Research Centre (JRC) della Commissione europea, dove sviluppa il 'Cultural and Creative Cities Monitor', uno strumento che permette di misurare e comparare l'ecosistema culturale e creativo di 190 città in Europa. Dal 2009 al 2016 ha lavorato come project manager a KEA​, società di ricerca e consulenza per i settori culturali e creativi, dove si è occupata di politiche e statistiche culturali europee, e di strategie e indicatori di sviluppo locale.


Terzo settore e giovani al Social Innovation Campus 2021

Ritorna il “Social Innovation CAMPUS” promosso dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza al MIND Milano Innovation District dedicato al tema “Social Tech: la reazione per rinascere”. La seconda edizione si svolgerà il 3 e 4 Febbraio 2021 in modalità digitale e potrà essere seguita in streaming da tutto il territorio nazionale. Iscrizioni e approfondimenti sul sito web dedicato all'iniziativa.

Un appuntamento importante dopo il nuovo e difficile scenario economico e sociale tracciato dall’emergenza sanitaria e la necessità di mettere insieme tutte le migliori innovazioni ed energie per reagire: giovani e nuove generazioni di cooperatori, realtà del terzo settore e dell’economia civile, start-up e aziende tecnologiche, università, centri di ricerca, enti locali e imprese profit e sociali. Un ricco programma culturale su potenzialità ed esperienze di economia circolare, strategie di trasferimento tecnologico al terzo settore, strutture sociali e green per la rigenerazione e rilancio delle periferie, il ruolo della cooperazione nella competizione imprenditoriale, esperienze imprenditoriali dai giovani europei per il rilancio territoriale, cronache da paesi dove la sfida è ancora più difficile. Un palinsesto costruito in modo partecipato insieme alla ricca rete di fondatori e di partner di Fondazione Triulza. Questo evento è sostenuto tra gli altri dal Gruppo Unipol.

Di seguito il programma dell'evento di apertura. Qui il programma completo.

 


Emilia-Romagna sostenibile 2030: nato il nuovo coordinamento locale degli aderenti ASviS

Si è costituita  il 14 gennaio scorso “Emilia-Romagna sostenibile 2030", il coordinamento delle associazioni regionali aderenti all'ASviS  Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, con l'obiettivo di contribuire all'implementazione dell'Agenda 2030 dell'Onu a livello regionale, in sinergia e in linea con le numerose attività portate avanti dall'Alleanza a livello nazionale.

Sono 25 le associazioni e i soggetti aderenti, tra cui Fondazione Unipolis: Acli, Adiconsum, Africa Clean, AICCON, Anci, Arci, Cgil, Cia, Cisl, Confesercenti, Fondazione per lo sport del comune di Reggio Emilia, Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Fondazione Terzo settore, Forum Rimini Venture (in corso di perfezionamento), Impronta etica, Ires, Legacoop, Libera, Nuove Ri-generazioni, Uil, Uisp, Unibo, Upi, Urban@it. Ciascuna associazione indicherà i temi specifici sui quali ritiene di poter dare il proprio contributo.

La presentazione del Coordinamento avverrà in un evento pubblico nel corso del quale verrà illustrato il Rapporto ASviS sui Territori 2020. In quella sede si discuterà delle iniziative da assumere per sviluppare operativamente i contenuti del recente Patto regionale per il lavoro e per il clima, ritenuto un importante punto di partenza per orientare lo sviluppo dell'Emilia-Romagna verso la sostenibilità.

Per informazioni potete contattare la referente per il Gruppo Unipol Giada Coffari.