Il PNRR occasione irripetibile per i piccoli comuni e le aree interne
Si è tenuto lo scorso 15 febbraio, in diretta streaming, il seminario online dedicato al PNRR, alle sue opportunità e alle sue criticità guardandolo con gli occhi dei piccoli comuni e delle aree interne. L'evento è stato organizzato dal Gruppo Unipol e dai CRU nell'ambito del progetto CreAree.
Il PNRR è il più grande programma economico dal dopoguerra e un’occasione irripetibile per il nostro Paese. Ma perché il PNRR possa essere davvero strumento di crescita e modernizzazione del nostro Paese è indispensabile che le misure proposte da nostro Governo abbiano una chiara dimensione territoriale e che i destinatari di tali misure, i soggetti beneficiari, siano essi enti pubblici o imprese, possano realmente aderire con loro progettualità.
Se questo vale in generale è sicuramente ancora più vero per i piccoli comuni, per i territori marginali delle aree interne e della montagna. Per tanti di questi territori quella del PNRR e davvero l’ultima possibilità per generare un’inversione di tendenza e scongiurare il totale abbandono dei luoghi e la scomparsa delle comunità.
L'evento, moderato da Elena Torri Program Manager di CreAree, è stato introdotto da Marisa Parmigiani Responsabile Sostenibilità del Gruppo Unipol. Sono poi intervenuti Francesco Monaco di Anci-Ifel (qui la sua presentazione in formato pdf) che ha fatto chiarezza sulle misure dedicate agli enti territoriali e Luca Bianchi di SVIMEZ che ha esposto una relazione dedicata, sempre in ottica territoriale, alle imprese. Il seminario è stato poi concluso da Gianluigi Granero di Coopfond.
Questo seminario è stato il primo di quattro appuntamenti, tutti on line, dedicati al PNRR e alle politiche pubbliche per le aree interne, che si terranno nelle prossime settimane. Ecco il programma dei prossimi 2 appuntament:
- Martedì 1 marzo 2022 ore 17 -19 DIGITALIZZAZIONE, COMPETITIVITA', CULTURA e TURISMO - Missione 1
- Martedì 29 marzo 2022 ore 17 - 19 PROGETTI DI COMUNITA' E TRANSIZIONE VERDE - Missione 2 e 3
- Data da definire - WELFARE DI PROSSIMITA' - Missione 5 e 6
https://youtu.be/HfMVOVZKyHc?t=108
Unipol Gruppo: superati i target del Piano Strategico 2019-2021.
Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Gruppo S.p.A., riunitosi giovedì 10 febbraio sotto la presidenza di Pierluigi Stefanini, ha analizzato i risultati preliminari consolidati dell’esercizio 2021. I risultati definitivi saranno esaminati dall’organo amministrativo in occasione della riunione prevista per il 24 marzo prossimo.
L’esercizio 2021 chiude il triennio del Piano Strategico 2019-2021 Mission Evolve che, nonostante un quadro congiunturale fortemente condizionato dalla pandemia Covid-19, ha visto il Gruppo Unipol impegnato nelle attività di:
• sviluppo del business secondo la strategia basata sugli Ecosistemi Mobility (la flotta di veicoli di UnipolRental, la società di noleggio a lungo termine del Gruppo, ha 56.745 veicoli di proprietà a fine 2021, con 14.438 veicoli immatricolati nel corso dell’esercizio), Welfare (il numero di clienti UniSalute è passato da 8,6 milioni nel 2019 a 11 milioni nel 2021) e Property;
• conferma della leadership europea nel settore delle black box installate nei veicoli, con circa 4 milioni di polizze “telematiche”;
• evoluzione della rete distributiva, costituita da più di 2.100 agenzie UnipolSai, tramite il potenziamento della forza di vendita specializzata, con l’ingresso di nuove figure professionali (1.100 Family Welfare, 550 Business Specialist) e attraverso l’intensificazione dei contatti commerciali omnicanale con la Clientela, grazie anche all’utilizzo di canali remoti quali contact center e App UnipolSai (circa 3,5 milioni di download e oltre 65.000 utenti unici medi al giorno);
• sviluppo della bancassicurazione, grazie all’innovazione continua di prodotto e al sostegno prestato all’ampliamento della rete distributiva del Gruppo BPER, a seguito dell’acquisizione di sportelli ex UBI Banca e Intesa Sanpaolo (ora oltre 3.000 sportelli);
• miglioramento del profilo qualitativo della nuova produzione Vita, il cui margine sul new business ha raggiunto l’obiettivo di Piano del 3%;
• incremento degli investimenti tematici SDGs a supporto dell’agenda 2030 (862 milioni nel 2021, che ha portato a superare ampiamente il target di Piano Strategico 2019-2021, fissato a 600 milioni) ed emissione nel 2020 del primo Green Bond Unipol (1 miliardo di euro);
• rafforzamento della leadership di Unipol in termini di reputazione (punti 79.3 su 100, presso il General Public nel 2021, in fascia ‘forte’ secondo il modello RepTrak®) e valorizzazione del brand UnipolSai che è “Top of Mind” a livello di mercato.
Anche nel triennio 2019-2021, analogamente ai Piani Strategici precedenti, sono stati raggiunti e superati i target di redditività, solidità patrimoniale e remunerazione per gli Azionisti fissati nel Piano Strategico, come dimostrano l’ottenimento di utili consuntivi consolidati cumulati del Gruppo Unipol pari a 2.3261 milioni di euro, contro i 2.000 milioni di target di Piano, e l’erogazione di dividendi cumulati previsti per 6172 milioni di euro.
Tutti i dettagli nel comunicato in formato PDF
https://youtu.be/zr6CEk-GBAc
Il 15 febbraio il webinar "PNRR e politiche pubbliche per le aree interne. Opportunità e criticità"
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è il documento che il governo italiano ha predisposto per illustrare alla commissione europea come il nostro Paese intende investire i fondi che arriveranno nell’ambito del programma Next generation EU, quali progetti l’Italia intende realizzare e le riforme collegate, finalizzate sia all’attuazione del piano sia alla modernizzazione del Paese.
Il PNRR è sicuramente il più grande programma economico dal dopoguerra, un’occasione irripetibile per il nostro Paese. Ma perché il PNRR possa essere davvero strumento di crescita e modernizzazione del nostro Paese è indispensabile che le misure proposte da nostro Governo abbiano una chiara dimensione territoriale e che i destinatari di tali misure, i soggetti beneficiari, siano essi enti pubblici o imprese, possano realmente aderire con loro progettualità.
Se questo vale in generale è sicuramente ancora più vero per i piccoli comuni, per i territori marginali delle aree interne e della montagna. Per tanti di questi territori quella del PNRR e davvero l’ultima possibilità per generare un’inversione di tendenza e scongiurare il totale abbandono dei luoghi e la scomparsa delle comunità. Se le misure del PNRR non raggiungeranno questi territori del margine, se non ci sarà la capacità di fare propri i finanziamenti stanziati, il PNRR, invece che uno strumento capace di ridurre le diseguaglianze si trasformerà nel loro amplificatore.
CreAree, il progetto promosso dal Gruppo Unipol e dai CRU per sostenere le aree marginali, per il tramite del suo gruppo di Lavoro Formazione e Digitalizzazione, lancia un seminario online dedicato al PNRR, alle sue opportunità e alle sue criticità guardandolo con gli occhi dei territori.
Quattro appuntamenti, tutti on line, per approfondire il PNRR e la sua applicabilità per le Aree Interne e marginali.
Il primo appuntamento, previsto per martedì 15 febbraio dalle 17 alle 19 è riservato a fornire un inquadramento generale, con la relazione di Francesco Monaco di Anci Ifel che farà chiarezza sulle misure dedicate agli enti territoriali e la relazione di Luca Bianchi di SVIMEZ dedicata, sempre in ottica territoriale, alle imprese.
Nei successivi appuntamenti, che verranno comunicati nel corso della prima iniziativa, verranno offerti focus su singole missioni e sulle relative potenziali progettualità.
L’evento è aperto a tutti gli interessati e sarà visibile sul sito e sui canali social dei CRU Unipol. Registrazione tramite Eventbrite https://bit.ly/Crearee_15_02_22
Le vie della digitalizzazione. Presentata la ricerca sull’impatto dalla pandemia sui processi digitali delle imprese
Quali strategie digitali hanno messo in campo le imprese per reagire agli shock pandemici? A questa domanda si è voluto rispondere con “Le vie della digitalizzazione”, progetto di ricerca presentato ieri a Bologna, promosso da Fondazione Unipolis e condotto da un team di ricercatori di Pandora Rivista. I casi aziendali oggetto della ricerca sono stati quelli di Granarolo S.p.A., Coop Alleanza 3.0, Gruppo Camst, TPER SPA Cadiai CNS.
La pandemia ha indubbiamente rappresentato uno spartiacque e un acceleratore alla digitalizzazione. Nuove piattaforme di comunicazione digitale, evoluzione dell' e-commerce, sviluppo dei sistemi di tracciamento, utilizzo massiccio dei big data sono solo alcuni esempi. Cambiamenti che hanno determinato adattamenti organizzativi e processi di formazione e autoformazione diffusi, ma soprattutto hanno creato un casistica di esperienze replicabili in altre aziende e in altre settori. La necessità di adattarsi velocemente, infatti, ha fatto emergere soluzione anche originali e creative che difficilmente sarebbero state introdotte in periodi diversi, ma che restano valide e utili. Da questo l'importanza per le aziende di prendere atto delle novità, delle nuove esigenze ma anche quello di confrontarsi con il mercato, con i cambiamenti e le nuove opportunità.
Durante l'iniziativa sono intervenuti Marisa Parmigiani, Direttrice Fondazione Unipolis, Stefano Quintarelli, Presidente Advisory group on advanced technologies delle United Nations e Presidente Steering Committee dell'Agenzia per l'Italia Digitale, Giacomo Bottos, Direttore Pandora Rivista e coordinatore gruppo di ricerca, Giuseppina Gualtieri, Presidente TPER, Franca Guglielmetti, Presidente Cadiai, Francesco Malaguti, Presidente Camst, Eleonora Faina, Direttore generale Anitec-Assinform.
La ricerca "Le vie della digitalizzazione" è scaricabile in formato PDF cliccando su questo link
Su YouTube è disponibile il video integrale della presentazione
https://youtu.be/ddreUHhQGes?t=439
Big Data e intelligenza artificiale a supporto della salute
La tecnologia sta rivoluzionando il mondo della sanità ed è già presente nel quotidiano di ricercatori, operatori sanitari e pazienti. Big Data e Intelligenza Artificiale aprono la strada verso nuove frontiere della ricerca scientifica, nuove forme di cura e nuovi profili professionali sul mercato del lavoro. Ma a che punto siamo con la rivoluzione digitale nella sanità italiana? Quale impatto avranno Big Data e AI sulla ricerca e sul sistema sanitario nazionale nei prossimi anni? Quali sono i limiti normativi e le opportunità legate all’utilizzo dei dati in sanità?
A queste domande risponderanno ricercatori ed esperti del settore nell'evento in streaming in programma il 9 febbraio 2022 dalle 15 alle 15.45 organizzato da Human Technopole e UnipolSai nell’ambito del Social Innovation Campus di Fondazione Triulza.
L'evento è rivolto a giovani universitari, ricercatori, operatori pubblici e privati del mondo della sanità, operatori e appassionati dell'impatto sociale dell’intelligenza artificiale e big data.
Il programma dettagliato (in aggiornamento) e il form di registrazione sono disponibili seguendo questo link
Le vie della digitalizzazione. Le strategie delle imprese attraverso e oltre la crisi Covid-19
Le tecnologie digitali non sono neutrali. Portano con sé un potenziale di disruption e sconvolgimento che agisce in direzioni contrastanti. La crisi della pandemia ha costituito un generale fattore di accelerazione, spingendo le aziende a sperimentare e a impostare strategie di digitalizzazione organiche. La trasformazione digitale è, dunque, una sfida che spinge le organizzazioni a ripensare i propri valori, le proprie visioni, nonché l'organizzazione del lavoro al proprio interno.
Le vie della digitalizzazione è un progetto di ricerca promosso da Fondazione Unipolis e condotto da un team di ricercatori di Pandora Rivista, con l'intento di indagare l'impatto innescato dallo shock pandemico sui processi di digitalizzazione delle imprese, in una prospettiva che parte dal periodo pre-Covid-19 per arrivare agli scenari futuri, fino ad approfondire le strategie messe in campo dalle aziende per rispondere alle sfide e criticità sollevate da un nuovo approccio al digitale. L'indagine, di tipo qualitativo, è stata svolta attraverso un'analisi di contesto e un confronto tra teorie e prassi rilevate attraverso interviste a sei grandi imprese del territorio emiliano-romagnolo.
Il 26 gennaio online e presso la Sala Conferenze del MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna (via Don Minzoni 14 | 9.30-11.30) si terrà un confronto sul tema a partire dai risultati emersi, con il contributo di esperti e dei rappresentanti delle imprese coinvolte.
Partecipazione (in presenza con disponibilità limitata o online) registrandosi a questo link: bit.ly/le-vie-della-digitalizzazione. Agli iscritti sarà inviata una copia PDF della ricerca in anteprima.
INGRESSO IN PRESENZA CON SUPER GREEN PASS
È obbligatorio l'uso della mascherina FFP2.
Per permettere il rispetto dei tempi e delle procedure di controllo, chiediamo agli iscritti che seguiranno la presentazione dal vivo di presentarsi con almeno 10 minuti di anticipo.
Ai partecipanti sarà fornita una copia della ricerca in anteprima.
Posti limitati. Registrazione obbligatoria a questo link: bit.ly/le-vie-della-digitalizzazione
SEGUI ONLINE LA DIRETTA
L'evento sarà trasmesso sul canale YouTube e sulle pagine LinkedIn e Facebook della Fondazione Unipolis
I giovani tra mercato e non mercato
Un progetto di ricerca biennale condotto da Fondazione ADAPT, con un’indagine sul campo condotta in Emilia-Romagna, Lombardia e Sicilia
La condizione giovanile all'interno del mondo del lavoro è sempre più caratterizzata da dinamiche di transizione continua tra mercato e non mercato. Una situazione più complessa rispetto alle tradizionali transizioni dalla occupazione alla disoccupazione (e viceversa): si tratta di riconnettere ai profili di carriera dei tratti dei percorsi biografici caratterizzati dallo svolgimento di attività che pur avendo un valore, spesso anche economico (lavoro senza mercato), si svolgono in “aree grigie", in assenza di tutele e adeguati strumenti di valorizzazione delle competenze agite. Il riferimento è alle esperienze di alternanza scuola-lavoro, di tirocinio curriculare e non, al volontariato, alle attività formative che implicano momenti di esperienza lavorativa, fino al lavoro nero o a quello tramite piattaforma.
Per tenere conto di tutto ciò, è necessario costruire un sistema di tutele non incentrate esclusivamente sul contratto di lavoro o sul mercato del lavoro, ma costruite intorno alla persona, con l'obiettivo di accompagnare i giovani in ingresso nel mercato del lavoro e nella vita adulta nello sviluppo della loro professionalità. Con questo concetto, si fa riferimento a una sfera della vita che intercetta, in diverse fasi, il rapporto tra persona e società, con particolare riguardo all'impiego delle proprie attitudini, capacità, competenze, tratti di personalità per intervenire nella realtà producendo un cambiamento in grado di creare valore.
Attraverso un progetto di ricerca biennale condotto in collaborazione con Fondazione ADAPT, come Fondazione promuoviamo lo studio di condizioni, strumenti e politiche in grado di concretizzare la prospettiva dello sviluppo della professionalità dei giovani nel lavoro fuori mercato. Attraverso un'indagine empirica in tre regioni italiane con caratteristiche socio-economiche differenti (Lombardia, Emilia-Romagna, Sicilia), verranno analizzate le transizioni biografiche e lavorative di gruppi di giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni, con particolare riferimento alle attività di lavoro senza mercato, al fine di mapparne la frequenza, le caratteristiche, gli esiti e individuare le condizioni che possono favorirne o ostacolarne la caratterizzazione come transitional employment e momenti di socializzazione lavorativa “capacitante".
https://youtu.be/KBJ1uS0gBAw
Progetto O.R.A.: prosegue il tour di presentazione del manifesto della mobilità sostenibile
Ha fatta oggi tappa a Reggio Calabria il tour di presentazione del primo Manifesto della mobilità sostenibile della scuola italiana. Partito il 23 novembre da Palermo e passato da Mestre, Genova, San Donato Milanese, Acireale, Messina, Locri, proseguirà a gennaio 2022 (il calendario in aggiornamento è disponibile sul sul sito sicurstrada.it).
Il tour sta dando la possibilità alle ragazze e ai ragazzi che hanno partecipato al Progetto O.R.A. – Open Road Alliance di Fondazione Unipolis e Cittadinanzattiva, di incontrare i loro amministratori locali di riferimento per avviare un confronto sui temi della mobilità a partire dalle idee espresse nel Manifesto.
Sono i giovani quindi che diventano veri ambasciatori della mobilità sostenibile nelle comunità in cui vivono che stanno ospitando ciascuna uno o più incontri con sindaci, assessori di riferimento e delegati delle città metropolitane.
"La voglia di partecipare e l'interesse degli studenti che ho avuto modo di incontrare oggi, sono un segnale che ci fa ben sperare per il futuro". Ha affermato durante l'evento di questa mattina il consigliere delegato metropolitano di Reggio Calabria Salvatore Fuda.