Complimenti a Simone Gamberini, nuovo presidente di Legacoop Nazionale


6 Marzo 2023|4 Minuti

È Simone Gamberini il nuovo Presidente di Legacoop Nazionale. Lo ha eletto per acclamazione la Direzione nominata dal 41° Congresso dell’organizzazione cooperativa. Gamberini succede a Mauro Lusetti.

Bolognese, 49 anni, dal 2020 Direttore generale di Coopfond, il Fondo mutualistico di Legacoop, Gamberini negli anni precedenti è stato Direttore di Legacoop Bologna e, dal 2004 al 2014, Sindaco di Casalecchio di Reno.

Su proposta di Gamberini, la Direzione ha eletto vicepresidenti Attilio Dadda, presidente di Legacoop Lombardia e membro del board dell’International Cooperative Alliance e Eleonora Vanni, presidente Legacoopsociali. La Direzione ha inoltre approvato la proposta di Gamberini di affidare a Gianluigi Granero, già direttore Area promozione e Workers Buyout di Coopfond, l’incarico di direttore LegacoopFranco Mognato è stato confermato nell’incarico di amministratore.

“La sfida decisiva per la cooperativa”, ha detto Gamberini nel suo intervento, “riguarda la propria identità distintiva, la vocazione a tenere insieme interessi individuali di socie e soci e quelli collettivi delle cooperative e delle comunità, per rispondere a bisogni di uguaglianza e di tutela delle persone più deboli. Con la scommessa di sempre: generare quotidianamente efficienza e solidarietà, continuare l’esercizio della funzione sociale che ci è stata affidata dalla Costituzione e contribuire a ricostruire un nuovo ascensore sociale, che deve garantire un altro rapporto tra qualità della vita e qualità del lavoro, ridurre gli attuali gap di genere e generazione e favorire pari opportunità di partecipazione e crescita per tutti. In questi termini, il movimento cooperativo può partecipare da vero protagonista e da attore dell’economia sociale di stampo europeo. Rimettendo la cooperazione al centro dell’agenda politica ed economica del Paese, candidandoci a rappresentare un’opportunità per la sua crescita inclusiva e sostenibile”.

“In concreto”, ha sottolineato Gamberini, “questo significa candidarsi ad essere attori della transizione ecologica e della sostenibilità, con le nostre filiere dell’agroalimentare, i processi di economia circolare cooperativa, le eccellenze in tema di riuso e riciclo, i processi di rigenerazione urbana, sociale e culturale. Attori della transizione energetica, con una decisa azione di promozione di comunità energetiche rinnovabili in forma cooperativa; di riduzione dei consumi energetici; di organizzazione in cooperativa dei consumatori e dei produttori di energie rinnovabili.  Come attori della transizione digitale, che vogliamo democratica e mutualistica, valorizzando le sperimentazioni di piattaforme digitali cooperative per diffonderle su larga scala e dimensione, proponendo il mutualismo digitale, essenziale per il futuro della cooperazione, ma anche per la società nel suo complesso”.

Altro tema centrale dell’impegno dell’organizzazione nei prossimi anni, quello del lavoro. “Vogliamo garantire a chi lavora nelle nostre cooperative”, ha sottolineato Gamberini, “un lavoro dignitoso, ben pagato, nel pieno rispetto dei CCNL. E questo chiama direttamente in causa la responsabilità del settore pubblico, con il quale molte nostre cooperative lavorano: è inaccettabile che questo generi lavoro povero, ricorrendo ad appalti al massimo ribasso più o meno mascherato. Se l’inflazione si stabilizzerà su tassi superiori al passato, va messo un limite invalicabile. Un servizio non può diminuire in valore reale, ma dovrà essere adeguato all’inflazione e agli aumenti contrattuali. Solo così si potrà competere veramente sulla qualità del servizio e non più sul ribasso dei costi, scaricandolo sui lavoratori. Noi non possiamo limitarci a dire che il mercato non consente condizioni migliori; vogliamo invece impegnarci per promuovere un nuovo partenariato tra pubblico, privato e privato sociale. Un partenariato ‘solidale‘ che non veda nella concorrenza l’unica pietra angolare nei rapporti tra pubblica amministrazione e imprese, ma che assegni un valore essenziale alla fiducia reciproca, alla legalità, alla correttezza, alla trasparenza. Occorre, insomma, affermare una prassi di co-programmazione e di co-progettazione che consenta di garantire servizi di qualità senza comprimere i diritti dei lavoratori.

Tanti complimenti e auguri di buon lavoro a Simone Gamberini da tutti i componenti dei CRU Unipol.

Fonte foto: Account Twitter Legacoop Nazionale

 


Complimenti a Simone Gamberini, nuovo presidente di Legacoop Nazionale


CRU unipol|6 Marzo 2023|4 Minuti

È Simone Gamberini il nuovo Presidente di Legacoop Nazionale. Lo ha eletto per acclamazione la Direzione nominata dal 41° Congresso dell’organizzazione cooperativa. Gamberini succede a Mauro Lusetti.

Bolognese, 49 anni, dal 2020 Direttore generale di Coopfond, il Fondo mutualistico di Legacoop, Gamberini negli anni precedenti è stato Direttore di Legacoop Bologna e, dal 2004 al 2014, Sindaco di Casalecchio di Reno.

Su proposta di Gamberini, la Direzione ha eletto vicepresidenti Attilio Dadda, presidente di Legacoop Lombardia e membro del board dell’International Cooperative Alliance e Eleonora Vanni, presidente Legacoopsociali. La Direzione ha inoltre approvato la proposta di Gamberini di affidare a Gianluigi Granero, già direttore Area promozione e Workers Buyout di Coopfond, l’incarico di direttore LegacoopFranco Mognato è stato confermato nell’incarico di amministratore.

“La sfida decisiva per la cooperativa”, ha detto Gamberini nel suo intervento, “riguarda la propria identità distintiva, la vocazione a tenere insieme interessi individuali di socie e soci e quelli collettivi delle cooperative e delle comunità, per rispondere a bisogni di uguaglianza e di tutela delle persone più deboli. Con la scommessa di sempre: generare quotidianamente efficienza e solidarietà, continuare l’esercizio della funzione sociale che ci è stata affidata dalla Costituzione e contribuire a ricostruire un nuovo ascensore sociale, che deve garantire un altro rapporto tra qualità della vita e qualità del lavoro, ridurre gli attuali gap di genere e generazione e favorire pari opportunità di partecipazione e crescita per tutti. In questi termini, il movimento cooperativo può partecipare da vero protagonista e da attore dell’economia sociale di stampo europeo. Rimettendo la cooperazione al centro dell’agenda politica ed economica del Paese, candidandoci a rappresentare un’opportunità per la sua crescita inclusiva e sostenibile”.

“In concreto”, ha sottolineato Gamberini, “questo significa candidarsi ad essere attori della transizione ecologica e della sostenibilità, con le nostre filiere dell’agroalimentare, i processi di economia circolare cooperativa, le eccellenze in tema di riuso e riciclo, i processi di rigenerazione urbana, sociale e culturale. Attori della transizione energetica, con una decisa azione di promozione di comunità energetiche rinnovabili in forma cooperativa; di riduzione dei consumi energetici; di organizzazione in cooperativa dei consumatori e dei produttori di energie rinnovabili.  Come attori della transizione digitale, che vogliamo democratica e mutualistica, valorizzando le sperimentazioni di piattaforme digitali cooperative per diffonderle su larga scala e dimensione, proponendo il mutualismo digitale, essenziale per il futuro della cooperazione, ma anche per la società nel suo complesso”.

Altro tema centrale dell’impegno dell’organizzazione nei prossimi anni, quello del lavoro. “Vogliamo garantire a chi lavora nelle nostre cooperative”, ha sottolineato Gamberini, “un lavoro dignitoso, ben pagato, nel pieno rispetto dei CCNL. E questo chiama direttamente in causa la responsabilità del settore pubblico, con il quale molte nostre cooperative lavorano: è inaccettabile che questo generi lavoro povero, ricorrendo ad appalti al massimo ribasso più o meno mascherato. Se l’inflazione si stabilizzerà su tassi superiori al passato, va messo un limite invalicabile. Un servizio non può diminuire in valore reale, ma dovrà essere adeguato all’inflazione e agli aumenti contrattuali. Solo così si potrà competere veramente sulla qualità del servizio e non più sul ribasso dei costi, scaricandolo sui lavoratori. Noi non possiamo limitarci a dire che il mercato non consente condizioni migliori; vogliamo invece impegnarci per promuovere un nuovo partenariato tra pubblico, privato e privato sociale. Un partenariato ‘solidale‘ che non veda nella concorrenza l’unica pietra angolare nei rapporti tra pubblica amministrazione e imprese, ma che assegni un valore essenziale alla fiducia reciproca, alla legalità, alla correttezza, alla trasparenza. Occorre, insomma, affermare una prassi di co-programmazione e di co-progettazione che consenta di garantire servizi di qualità senza comprimere i diritti dei lavoratori.

Tanti complimenti e auguri di buon lavoro a Simone Gamberini da tutti i componenti dei CRU Unipol.

Fonte foto: Account Twitter Legacoop Nazionale