L’esperienza delle aree interne in Friuli-Venezia Giulia: risultati, attese e prospettive


6 Ottobre 2021|4 Minuti

Le Aree Interne individuate dalla Regione FVG ricadono tutte in territorio montano. Pur con caratteristiche storiche, economiche e sociali diverse, soffrono ed hanno sofferto degli stessi problemi legati allo spopolamento ed all’abbandono del territorio.
Le Strategie approvate dalla Regione, la concertazione territoriale, i gruppi di lavoro attivati dalle Istituzioni (Università in primis) e dalle Associazioni, intendono rappresentare un concreto passo verso l’inversione di questa tendenza ed il rilancio di potenzialità che possono avere ricadute positive sull’intera collettività, locale e regionale, in termini economici e sociali nel rispetto degli equilibri ambientali e di sostenibilità complessivi.

Di questo si è parlato nell’evento online dal titolo “L’esperienza delle aree interne in Friuli-Venezia Giulia: risultati, attese e prospettive“.

I lavori sono stati aperti da Franco Colautti Presidente CRU FVG (min 5 del video di seguito) che ha fatto un’introduzione sulla questione delle aree interne nel Friuli-Venezia Giulia sottolineando che, malgrado le difficoltà, vivere in montagna è ancora possibile.

Massimo Mentil Sindaco del Comune di Paluzza (min.12)  ha parlato delle difficoltà che il progetto nazionale sulle aree interne sta incontrando dovute prevalentemente alla burocrazia, lentezza  e quindi difficoltà a portare a compimento i progetti. Molti comuni quindi hanno cominciato a sviluppare progetti e servizi ma pochi rispetto a quello che si sarebbe potuto fare.

Francesco Nesich Sindaco del Comune di Resiutta (min.29) ha evidenziato come sia assolutamente necessario modificare la procedura della gestione delle risorse perché tempi di 5-6 anni sono troppo lunghi per dare delle concrete risposte ai territori. Malgrado questo c’è fiducia che le progettualità che andranno a buon fine poteranno dei reali benefici.

Elena Leschiutta Assessore Comune di Claut (min.36) ha parlato dei principali ambiti di intervento della strategia delle aree interne delle Dolomiti friulane che sono l’assistenza sanitaria, aspetto primario nei territori dove prevale la popolazione anziana, la mobilità e l’istruzione.

Mauro Pascolini, Docente Università di Udine –referente del Rettore nel progetto Cantiere Friuli – Officina Montagna (min 41.30), ha evidenziato tra gli altri temi quello della necessità di creare una cabina di regia regionale che assista i comuni e aiuti a coordinare tutte le diverse progettualità mettendole a sistema.

Erica Gonano Sindaca Comune di Prato Carnico (min 59) ha evidenziato l’importanza del ruolo della donna nella tenuta e sopravvivenza delle comunità montane (come dimostrano diverse ricerche). Donne e uomini insieme, cittadini della montagna, devono però lavorare insieme e fare rete per contare di più.

L’iniziativa è stata conclusa da Aleardo Benuzzi Stakeholder Management Unipolsai (1h17.30 min). Benuzzi ha evidenziato come la pandemia abbia radicalmente cambiato le condizione e il campo di gioco su cui si giocano le partite. Per questo motivo cittadini, imprese e istituzioni hanno necessariamente dovuto ridefinire le proprie priorità e in alcuni questo ha dato un’accelerata portando a dei cambiamenti concreti.  In merito alle areee interne Benuzzi ha ricordato che, il progetto CreAree, promosso dai CRU Unipol,  ha l’obiettivo di costruire un percorso che porti all’identificazione di un metodo di lavoro che possa essere utilizzato per sostenere le amministrazioni locali e le comunità territoriali nel realizzare i progetti di sviluppo delle aree interne. Definendo delle azioni replicabili nei diversi territori e dei progetti pilota dove sperimentare queste azioni.

L’evento è stato moderato da  Giacomina Pellizzari giornalista del Messaggero Veneto.

Di seguito il video integrale dell’evento.


L’esperienza delle aree interne in Friuli-Venezia Giulia: risultati, attese e prospettive


CRU unipol|6 Ottobre 2021|4 Minuti

Le Aree Interne individuate dalla Regione FVG ricadono tutte in territorio montano. Pur con caratteristiche storiche, economiche e sociali diverse, soffrono ed hanno sofferto degli stessi problemi legati allo spopolamento ed all’abbandono del territorio.
Le Strategie approvate dalla Regione, la concertazione territoriale, i gruppi di lavoro attivati dalle Istituzioni (Università in primis) e dalle Associazioni, intendono rappresentare un concreto passo verso l’inversione di questa tendenza ed il rilancio di potenzialità che possono avere ricadute positive sull’intera collettività, locale e regionale, in termini economici e sociali nel rispetto degli equilibri ambientali e di sostenibilità complessivi.

Di questo si è parlato nell’evento online dal titolo “L’esperienza delle aree interne in Friuli-Venezia Giulia: risultati, attese e prospettive“.

I lavori sono stati aperti da Franco Colautti Presidente CRU FVG (min 5 del video di seguito) che ha fatto un’introduzione sulla questione delle aree interne nel Friuli-Venezia Giulia sottolineando che, malgrado le difficoltà, vivere in montagna è ancora possibile.

Massimo Mentil Sindaco del Comune di Paluzza (min.12)  ha parlato delle difficoltà che il progetto nazionale sulle aree interne sta incontrando dovute prevalentemente alla burocrazia, lentezza  e quindi difficoltà a portare a compimento i progetti. Molti comuni quindi hanno cominciato a sviluppare progetti e servizi ma pochi rispetto a quello che si sarebbe potuto fare.

Francesco Nesich Sindaco del Comune di Resiutta (min.29) ha evidenziato come sia assolutamente necessario modificare la procedura della gestione delle risorse perché tempi di 5-6 anni sono troppo lunghi per dare delle concrete risposte ai territori. Malgrado questo c’è fiducia che le progettualità che andranno a buon fine poteranno dei reali benefici.

Elena Leschiutta Assessore Comune di Claut (min.36) ha parlato dei principali ambiti di intervento della strategia delle aree interne delle Dolomiti friulane che sono l’assistenza sanitaria, aspetto primario nei territori dove prevale la popolazione anziana, la mobilità e l’istruzione.

Mauro Pascolini, Docente Università di Udine –referente del Rettore nel progetto Cantiere Friuli – Officina Montagna (min 41.30), ha evidenziato tra gli altri temi quello della necessità di creare una cabina di regia regionale che assista i comuni e aiuti a coordinare tutte le diverse progettualità mettendole a sistema.

Erica Gonano Sindaca Comune di Prato Carnico (min 59) ha evidenziato l’importanza del ruolo della donna nella tenuta e sopravvivenza delle comunità montane (come dimostrano diverse ricerche). Donne e uomini insieme, cittadini della montagna, devono però lavorare insieme e fare rete per contare di più.

L’iniziativa è stata conclusa da Aleardo Benuzzi Stakeholder Management Unipolsai (1h17.30 min). Benuzzi ha evidenziato come la pandemia abbia radicalmente cambiato le condizione e il campo di gioco su cui si giocano le partite. Per questo motivo cittadini, imprese e istituzioni hanno necessariamente dovuto ridefinire le proprie priorità e in alcuni questo ha dato un’accelerata portando a dei cambiamenti concreti.  In merito alle areee interne Benuzzi ha ricordato che, il progetto CreAree, promosso dai CRU Unipol,  ha l’obiettivo di costruire un percorso che porti all’identificazione di un metodo di lavoro che possa essere utilizzato per sostenere le amministrazioni locali e le comunità territoriali nel realizzare i progetti di sviluppo delle aree interne. Definendo delle azioni replicabili nei diversi territori e dei progetti pilota dove sperimentare queste azioni.

L’evento è stato moderato da  Giacomina Pellizzari giornalista del Messaggero Veneto.

Di seguito il video integrale dell’evento.