L’omaggio di Libera Catanzaro a Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte
Anche una delegazione di Libera Catanzaro era presente oggi alla commemorazione in ricordo e memoria di Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte, i due netturbini uccisi 29 anni fa dalla ‘ndrangheta. “Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte sono stati uccisi il 24 maggio 1991, per la strada, mentre lavoravano. Di mattina presto – ricordano da Libera in un video dedicato – come spesso gli capitava, a raccogliere la spazzatura che quello era il loro lavoro secondo i turni e i compiti che gli venivano assegnati. Brava gente, lavoratori onesti, caduti non per propria colpa ma per l’avidità insaziabile e la ferocia delle cosche lametine. Detta così è una storia crudele ma come tante altre, come tutte le altre storie di vittime innocenti cadute per mano mafiosa. E così la conoscevamo anche noi, per averla letta all’epoca o in qualcuna delle rare ricostruzioni successive. Poi, quando nacque il coordinamento di Libera Catanzaro si dovette scegliere a chi intitolarlo, e quella storia riemerse chissà da quale meandro della memoria di qualcuno di noi e divenne presto, subito, un pezzo della nostra memoria collettiva. Fu quasi casuale quella scelta, fu molto fortunata. Perché da allora conoscemmo i Cristiano e i Tramonte, le due famiglie che custodivano nel proprio scrigno i gesti, la dolcezza, i ricordi, il dolore, l’aspettativa di giustizia, la solitudine, lo sconcerto, il rimpianto. E ce lo consegnarono quello scrigno, ce ne fecero dono rendendoci così parte, per sempre, di tutto quello che non finisce con la morte, di tutto quello che nessuna ’ndrina può distruggere. Da quel momento abbiamo cercato di ricordarli in tanti modi, con una partita di rugby, con i premi per le scuole e per le tesi, con una manifestazione all’alba, con la presenza ogni volta che era possibile, ma soprattutto da quel momento Pasquale e Francesco sono divenuti parte di noi e con noi attraversano questa terra in attesa che qualcosa accada. Che venga giustizia finalmente, che i buoni vincano contro i cattivi, che non si muoia più per un appalto pubblico, che venga l’aria dolce di una mattina di maggio senza portare l’odore della morte”. Ecco il video pubblicato su Facebook.
https://www.facebook.com/coordinamentoLiberaCatanzaro/videos/vb.379964832185094/2668439686736490/?type=2&theater
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Anche una delegazione di Libera Catanzaro era presente oggi alla commemorazione in ricordo e memoria di Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte, i due netturbini uccisi 29 anni fa dalla ‘ndrangheta. “Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte sono stati uccisi il 24 maggio 1991, per la strada, mentre lavoravano. Di mattina presto – ricordano da Libera in un video dedicato – come spesso gli capitava, a raccogliere la spazzatura che quello era il loro lavoro secondo i turni e i compiti che gli venivano assegnati. Brava gente, lavoratori onesti, caduti non per propria colpa ma per l’avidità insaziabile e la ferocia delle cosche lametine. Detta così è una storia crudele ma come tante altre, come tutte le altre storie di vittime innocenti cadute per mano mafiosa. E così la conoscevamo anche noi, per averla letta all’epoca o in qualcuna delle rare ricostruzioni successive. Poi, quando nacque il coordinamento di Libera Catanzaro si dovette scegliere a chi intitolarlo, e quella storia riemerse chissà da quale meandro della memoria di qualcuno di noi e divenne presto, subito, un pezzo della nostra memoria collettiva. Fu quasi casuale quella scelta, fu molto fortunata. Perché da allora conoscemmo i Cristiano e i Tramonte, le due famiglie che custodivano nel proprio scrigno i gesti, la dolcezza, i ricordi, il dolore, l’aspettativa di giustizia, la solitudine, lo sconcerto, il rimpianto. E ce lo consegnarono quello scrigno, ce ne fecero dono rendendoci così parte, per sempre, di tutto quello che non finisce con la morte, di tutto quello che nessuna ’ndrina può distruggere. Da quel momento abbiamo cercato di ricordarli in tanti modi, con una partita di rugby, con i premi per le scuole e per le tesi, con una manifestazione all’alba, con la presenza ogni volta che era possibile, ma soprattutto da quel momento Pasquale e Francesco sono divenuti parte di noi e con noi attraversano questa terra in attesa che qualcosa accada. Che venga giustizia finalmente, che i buoni vincano contro i cattivi, che non si muoia più per un appalto pubblico, che venga l’aria dolce di una mattina di maggio senza portare l’odore della morte”. Ecco il video pubblicato su Facebook.
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