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5° Assemblea Nazionale CRU
Bologna, Auditorium UNIPOL, 21 Gennaio 2016 ore 10.00
Il tema dell’Assemblea nazionale dei CRU che si terrà a Bologna il prossimo 21 gennaio 2016 sarà l’esigenza per tutta l’industria assicurativa italiana, e per Unipol in primo luogo, primo gruppo italiano nei rami danni, di porsi di fronte ai problemi di protezione sociale del XXI secolo (temi di cui ha parlato recentemente l’AD del gruppo Carlo Cimbri in una serie di interventi): la sanità, la previdenza, le calamità naturali, il lavoro.
Il titolo dell’assemblea, NESSUNO DEVE ESSERE LASCIATO SOLO, riflette proprio questa impostazione: Unipol, anche attraverso le sue reti, vuole stare in mezzo alle persone, con i propri professionisti e le proprie proposte, imprenditoriali e di soluzioni. Proveremo a trattare questo tema, così vasto e complesso, lungo tre prospettive, ciascuna delle quali sarà articolata in approfondimenti su parole chiave, affidate agli stessi Presidenti CRU:
- Una collaborazione più avanzata fra pubblico e privato. Dalla partnership di esecuzione alla partnership di soluzioni. Il rapporto pubblico-privato viene prevalentemente pensato come sussidiarietà verticale, cioè come una filiera lungo la quale parti di attività vengono “lasciate” al privato. In una logica di partnership di soluzioni la sussidiarietà diventa orizzontale, è un mix di progettazione ed esecuzione. In altri termini: l’opportunità di potere disporre di risorse e investimenti privati, ad esempio in attività di welfare mix, necessita inevitabilmente spazi di codeterminazione nella progettazione del servizio e nella predisposizione delle soluzioni organizzative, anche per una comune esigenza, del pubblico e del privato, di controllo dei costi.
Il pubblico mantiene compiti di programmazione e di governo del processo, mentre la progettazione delle soluzioni, in coerenza con le finalità dei decisori pubblici, avviene insieme al privato. - Il mutualismo nella società del rischio. Organizzare la domanda, progettare la risposta.
Se è vero, ad esempio, che in sanità oltre 33 mrd vengono lasciati all’out of pocket c’è un problema di organizzazione in forma collettiva di questa spesa, difendendo in tal modo i ceti meno abbienti, che comunque concorrono a determinarla.
Inoltre oltre alla necessità di organizzare la spesa dei singoli, è probabilmente venuto il momento anche di riflettere sulla struttura delle forme integrative esistenti, che spesso corrono il rischio di difendere solo una parte sociale (i dipendenti delle grandi imprese che hanno fondi integrativi oppure i grandi fondi nazionali di categoria).
Queste forme spesso ignorano i dipendenti delle piccole e medie imprese, i lavoratori precari e i lavoratori non dipendenti. Il mutualismo si presenta così come una forma antica, ma sempre moderna, di tutela dei più deboli, dove il pubblico fa sempre più fatica ad arrivare.
Organizzare queste forme di tutela può rappresentare quindi anche un’opportunità per i corpi intermedi, di riaffermare il proprio insostituibile ruolo. - Una nuova relazione fra Organizzazioni e Unipol. Le reti fisiche sul territorio. Senza sottovalutare l’importanza delle reti virtuali e delle nuove forme di comunicazione, che saranno utilizzate anche nel corso dell’assemblea, le reti fisiche sono il principale strumento per non lasciare nessuno da solo. A questo scopo le reti fisiche di Unipol e delle strutture di servizio delle Organizzazioni possono interagire positivamente: la professionalità, le soluzioni e il servizio delle agenzie Unipol insieme alla capillarità delle reti di servizio delle organizzazioni possono rappresentare un’opportunità in più per i lavoratori e i piccoli imprenditori artigiani e commercianti. D’altro canto le organizzazioni stanno ripensando complessivamente le proprie strutture e le proprie attività di servizio. In una accezione di partnership fra Unipol (in particolare le agenzie del territorio) e queste strutture come possiamo pensare ad una relazione efficace? Abbiamo qualche esperienza che può rappresentare un punto di riferimento, da lì possiamo partire per ulteriori innovazioni in questo senso. In prospettiva, queste reti (sia le nostre che quelle delle organizzazioni) possono diventare sedi di diffusione di forme mutualistiche. Più nel breve possono diventare momenti di proposizione di soluzioni individuali contrattate (le convenzioni nazionali).
Da questa breve esposizione emerge quindi tutta la valenza in termini di prospettiva di lungo periodo che abbiamo dato all’assemblea di quest’anno che, proprio per questo, abbiamo voluto aperta alla partecipazione del più largo numero possibile di rappresentanti regionali e territoriali delle Organizzazioni del mondo del lavoro, delle imprese e della cooperazione.
Vi aspetto!
Aleardo Benuzzi
Ecco il programma della mattinata:
10:00 APERTURA E SALUTI Pierluigi Stefanini, Presidente Unipol Gruppo
10:10 I CONSIGLI REGIONALI UNIPOL NELLA REALTÀ DELLA NUOVA IMPRESA Aleardo Benuzzi, Responsabile CRU
10:20 Una collaborazione più avanzata fra pubblico e privato. Da partnership di esecuzione a partnership di soluzione. Presidenti CRU: Vincenzo Colla, Emilia Romagna; Antonio Falotico, Basilicata; Graziano Di Costanzo, Abruzzo; Franco Ianeselli, Trento; Donato Campolieti, Molise; Alba Lizzambri, Liguria; Alessandro Meozzi, Umbria
11:10 LINEE GUIDA DEL PIANO INDUSTRIALE 2016/2018 Matteeo Laterza, D.G. UnipolSai Assicurazioni
11.20 Il mutualismo nella società del rischio. Organizzare la domanda, proge are la risposta. Presidenti CRU: Pasquale Capellupo, Calabria; Giulio Fortuni, Veneto; Domenico Falcomatà, Valle d’Aosta; Carmelo Rollo, Puglia; Claudio Di Berardino, Lazio; Luca Bernareggi, Lombardia
12:10 AGENTI UNIPOLSAI: EVOLUZIONE DEL RUOLO E FUNZIONE SOCIALE Salvatore Lauria, Agente UnipolSai Assicurazioni
12:20 Una rinnovata relazione fra le Organizzazioni e Unipol. Le reti fisiche sul territorio. Presidenti CRU: Toni Serafini, Bolzano; Stefano Mastrovincenzo, Marche; Massimo Biagioni, Toscana; Claudio Cinti, Friuli Venezia Giulia; Giovanna Castagna, Sicilia; Ludovico Actis Perinetto, Piemonte; Gabriella Caria, Sardegna
13:10 UNIPOL VERSO IL FUTURO Carlo Cimbri, A.D. Unipol Gruppo
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Il tema dell’Assemblea nazionale dei CRU che si terrà a Bologna il prossimo 21 gennaio 2016 sarà l’esigenza per tutta l’industria assicurativa italiana, e per Unipol in primo luogo, primo gruppo italiano nei rami danni, di porsi di fronte ai problemi di protezione sociale del XXI secolo (temi di cui ha parlato recentemente l’AD del gruppo Carlo Cimbri in una serie di interventi): la sanità, la previdenza, le calamità naturali, il lavoro.
Il titolo dell’assemblea, NESSUNO DEVE ESSERE LASCIATO SOLO, riflette proprio questa impostazione: Unipol, anche attraverso le sue reti, vuole stare in mezzo alle persone, con i propri professionisti e le proprie proposte, imprenditoriali e di soluzioni. Proveremo a trattare questo tema, così vasto e complesso, lungo tre prospettive, ciascuna delle quali sarà articolata in approfondimenti su parole chiave, affidate agli stessi Presidenti CRU:
- Una collaborazione più avanzata fra pubblico e privato. Dalla partnership di esecuzione alla partnership di soluzioni. Il rapporto pubblico-privato viene prevalentemente pensato come sussidiarietà verticale, cioè come una filiera lungo la quale parti di attività vengono “lasciate” al privato. In una logica di partnership di soluzioni la sussidiarietà diventa orizzontale, è un mix di progettazione ed esecuzione. In altri termini: l’opportunità di potere disporre di risorse e investimenti privati, ad esempio in attività di welfare mix, necessita inevitabilmente spazi di codeterminazione nella progettazione del servizio e nella predisposizione delle soluzioni organizzative, anche per una comune esigenza, del pubblico e del privato, di controllo dei costi.
Il pubblico mantiene compiti di programmazione e di governo del processo, mentre la progettazione delle soluzioni, in coerenza con le finalità dei decisori pubblici, avviene insieme al privato. - Il mutualismo nella società del rischio. Organizzare la domanda, progettare la risposta.
Se è vero, ad esempio, che in sanità oltre 33 mrd vengono lasciati all’out of pocket c’è un problema di organizzazione in forma collettiva di questa spesa, difendendo in tal modo i ceti meno abbienti, che comunque concorrono a determinarla.
Inoltre oltre alla necessità di organizzare la spesa dei singoli, è probabilmente venuto il momento anche di riflettere sulla struttura delle forme integrative esistenti, che spesso corrono il rischio di difendere solo una parte sociale (i dipendenti delle grandi imprese che hanno fondi integrativi oppure i grandi fondi nazionali di categoria).
Queste forme spesso ignorano i dipendenti delle piccole e medie imprese, i lavoratori precari e i lavoratori non dipendenti. Il mutualismo si presenta così come una forma antica, ma sempre moderna, di tutela dei più deboli, dove il pubblico fa sempre più fatica ad arrivare.
Organizzare queste forme di tutela può rappresentare quindi anche un’opportunità per i corpi intermedi, di riaffermare il proprio insostituibile ruolo. - Una nuova relazione fra Organizzazioni e Unipol. Le reti fisiche sul territorio. Senza sottovalutare l’importanza delle reti virtuali e delle nuove forme di comunicazione, che saranno utilizzate anche nel corso dell’assemblea, le reti fisiche sono il principale strumento per non lasciare nessuno da solo. A questo scopo le reti fisiche di Unipol e delle strutture di servizio delle Organizzazioni possono interagire positivamente: la professionalità, le soluzioni e il servizio delle agenzie Unipol insieme alla capillarità delle reti di servizio delle organizzazioni possono rappresentare un’opportunità in più per i lavoratori e i piccoli imprenditori artigiani e commercianti. D’altro canto le organizzazioni stanno ripensando complessivamente le proprie strutture e le proprie attività di servizio. In una accezione di partnership fra Unipol (in particolare le agenzie del territorio) e queste strutture come possiamo pensare ad una relazione efficace? Abbiamo qualche esperienza che può rappresentare un punto di riferimento, da lì possiamo partire per ulteriori innovazioni in questo senso. In prospettiva, queste reti (sia le nostre che quelle delle organizzazioni) possono diventare sedi di diffusione di forme mutualistiche. Più nel breve possono diventare momenti di proposizione di soluzioni individuali contrattate (le convenzioni nazionali).
Da questa breve esposizione emerge quindi tutta la valenza in termini di prospettiva di lungo periodo che abbiamo dato all’assemblea di quest’anno che, proprio per questo, abbiamo voluto aperta alla partecipazione del più largo numero possibile di rappresentanti regionali e territoriali delle Organizzazioni del mondo del lavoro, delle imprese e della cooperazione.
Vi aspetto!
Aleardo Benuzzi
Ecco il programma della mattinata:
10:00 APERTURA E SALUTI Pierluigi Stefanini, Presidente Unipol Gruppo
10:10 I CONSIGLI REGIONALI UNIPOL NELLA REALTÀ DELLA NUOVA IMPRESA Aleardo Benuzzi, Responsabile CRU
10:20 Una collaborazione più avanzata fra pubblico e privato. Da partnership di esecuzione a partnership di soluzione. Presidenti CRU: Vincenzo Colla, Emilia Romagna; Antonio Falotico, Basilicata; Graziano Di Costanzo, Abruzzo; Franco Ianeselli, Trento; Donato Campolieti, Molise; Alba Lizzambri, Liguria; Alessandro Meozzi, Umbria
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11.20 Il mutualismo nella società del rischio. Organizzare la domanda, proge are la risposta. Presidenti CRU: Pasquale Capellupo, Calabria; Giulio Fortuni, Veneto; Domenico Falcomatà, Valle d’Aosta; Carmelo Rollo, Puglia; Claudio Di Berardino, Lazio; Luca Bernareggi, Lombardia
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